QUALE DESTINO PER N’OI! (C.S.A. Baraonda, 17/02/24)

Sarò ripetitivo, ma le serate al Baraonda organizzate dai pelati del mio cuore sono sempre speciali, è passato un po’ troppo tempo, lo so, ma il mio amore (non ricambiato) per la fotografia è inversamente proporzionale al tempo che ho a disposizione per sistemare tutti i miei lavori, passerà anche sto periodo…comunque tornando alla super serata “Quale destino per n’OI!” direi che tutto è andato come doveva andare, scaletta azzeccatissima con i local heroes Sempre Peggio ad aizzare le folle, ormai lo dico da tempo, sia sul palco che su disco sono una band di grande caratura, con la formazione a 4 ne giovano tutti e il loro set è un concentrato di lotta, risate e OI! all’ennesima potenza, hanno inserito in scaletta i due pezzi nuovi presenti sullo split coi Sacro Cuore, e se l’intento era creare strafottenza e bordello già in apertura direi che ce l’abbiamo fatta.
Dopo di loro tocca ai giovani Tigre da Genova, ho un debole per quella città e per la musica che arriva da quella zona, ed i Tigre non fanno che alimentare tutto questo, a suon di freschissimo OI! super incazzato e ottimamente suonato, Lobo poi è una belva da palcoscenico e ciò che ne è uscito è stato una flash per tutti, sia per chi li aveva già visti, sia per chi come me non vedeva l’ora di conoscerli, stesso discorso per i Dirty Job (tranne che per “giovani” eheheh), ormai conosciutissimi e rodatissimi sul palco, con il loro discreto seguito attaccano la macchina del tempo portandoci ai primordi dell’OI!, con grande classe e mentalità di ferro, per quanto mi riguarda semplicemente devastanti.
Arriviamo alla vera sorpresa della serata, i parigini Cran non li avevo mai visti, ma ne parlano tutti gran bene, io che solitamente sono molto curioso mi sono piazzato in prima fila per godermeli meglio e devo dire che sono davvero bravi, sono già molto conosciuti anche da noi e non mi stupisce che li abbiano chiamati a suonare dall’altra parte del mondo, una vera ventata di freschezza e 4 molle cariche che non si fermano finché non gli staccano la spina; concludono la serata i maestri indiscussi, i Klasse Kriminale sono un vero patrimonio della scena, ma che ve lo dico a fare? Dico solo che a 43 anni mi emoziono ancora quando vedo che i miei idoli si ricordano di me e hanno tempo per fare due parole…ma tornando al concerto direi che la bolgia è servita, non so che ora s’è fatta, ma chissenefrega? Stare a vedere i Klasse Kriminale per giorni.
Finita la festa sono scappato come un ladro, che l’indomani avevo i cazzi miei da fare, saluto virtualmente tutte le brutte facce che ho visto con menzione particolare a Tom ed Ely di Radio Punk, è sempre bello rivedervi amicici, e complimenti dovuti alla S.H.A.R.P. Milano, alla mia seconda casa il Baraonda ed a tutte le band.

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