I Punkreas meritano rispetto.
Non c’è band in Italia che abbia saputo conquistarsi lo spazio che hanno i ragazzi di Parabiago senza scendere a compromessi, andando avanti per una strada spesso complicata senza lasciarsi tentare da tentazioni di soldi facili.
Lo meritano ancora di più con “Futuro Imperfetto”, il disco che ne segna il ritorno sulle scene a tre anni da “Quello che Sei”.
Perché Cippa e soci confezionano il miglior lavoro dai tempi di “Pelle” (era il 2000), completando quella metamorfosi sonora che ha impedito loro di scimmiottare se stessi in eterno.
Molto più rock la musica, decisamente punk l’attitudine: potremmo sintetizzare così le caratteristiche di queste 12 tracce, aperte dalla programmatica “Non Cambio Mai”.
E i cambiamenti, invece, ci sono stati, anche se di quelli che fanno bene: via il booking dei concerti, via l’etichetta, via il management; si riparte da casa propria e dalla “Canapa dischi”, e l’aria di libertà porta a dire le cose “Dritto in Faccia”, anche se la mia preferenza è per il cinismo anti-bacchettone che anima “Family Gay”, forse il miglior testo di un lotto comunque dalla media molto elevata.
Se li avete sempre snobbati probabilmente continuerete a farlo, ma se dovesse arrivare l’illuminazione potreste cominciare proprio da qui; potrebbe accadere l’impensabile. Per tutti gli altri queste parole saranno quasi superflue, meglio tagliare corto: ottimo lavoro, i (non più)ragazzi sono più in forma che mai.