Il gruppo musicale Punkreas, con il Circolone di Legnano e la campagna No Justice No Peace di Busto Arsizio hanno deciso di provare a fare qualcosa per aiutare Il Manifesto, per finanziare e tentare di salvarlo.
VENERDI’ 21 NOVEMBRE AL CIRCOLONE DI LEGNANO SERATA BENEFIT PER "IL MANIFESTO"
-Dalle ore 21.00 incontriamo il Manifesto, chiacchiere, dibattito, discussione con alcuni giornalisti del Manifesto
-Dalle ore 22.30 DJ SET CONTEST:
Ruvido Kaos Gang Vs Punkreas in Dj set Style
Per tutta la sera banchetto con materiale informativo e prodotti de Il Manifesto
Gli organizzatori sono disponibili per maggiori delucidazioni e spiegazioni sia via mail che via telefono
LASCIAMO USCIRE: Salviamo Il Manifesto
La legge 133, si ancora lei, ora non parleremo di scuola e distruzione dell’istruzione pubblica, non parleremo di articolo 64, andiamo più in basso con i numeri e ci fermiamo all’articolo 44 della stessa micidiale e catastrofica legge.
"L’articolo 44 cancella nella legislazione attuale il diritto soggettivo ai contributi, cioè l’ottenimento dallo stato di risorse certe e commisurate alla tiratura e alla diffusione dei giornali non profit e di partito."
"Il manifesto è da 37 anni in edicola. Rappresenta ormai una voce storica dell’editoria italiana. E’ una voce della sinistra, critica e anomala, ma oggi forse più essenziale di ieri. E’ di proprietà dei giornalisti e poligrafici, che ogni giorno lo producono e lo fanno arrivare in edicola: e per questo sacrificano parte dei loro salari.
È un editore puro. Ancora più puro, perché subisce una discriminazione profonda sul mercato della pubblicità, che non arriva al 13% del fatturato, malgrado tutti i nostri sforzi per promuoverla e il fatto che il giornale abbia un indubbio e riconosciuto ascendente sui suoi lettori".
La libertà di stampa e di espressione sono valori fondativi della nostra libertà e del nostro paese, valori apprezzati, voluti e difesi costantemente da un paese che è uscito da un ventennio di dittatura fascista poco più di 60 anni fa che cancellò questi diritti.
Difendere Il Manifesto per noi significa difendere un quotidiano storico, significa difendere la libertà di stampa e la pluralità d’informazione nel nostro paese, l’informazione che nella società attuale rappresenta uno dei massimi poteri, in Italia vive uno status gia di per se stesso particolare avendo un politico padrone di reti televisive, radio e giornali, ed ora rischia di far precipitare ancora di più la situazione.
Con Il Manifesto anche altri 20 quotidiani rischiano di sparire.
I Punkreas questa settiomana potrete anche vederli:
Sabato 22 Novembre 2008
@ Hiroshima Mon Amour
PUNKREAS + THE JAINS in concerto
Sala Majakowskij – ore 22.00, ingresso 12.00 euro
Vincitori del premio al MEI 2008 come MIGLIOR TOUR LIVE i Punkreas proseguono l’attività live di "FUTURO IMPERFETTO", il loro ottavo e ultimo disco uscito lo scorso Aprile.
Diverse sono le tematiche argomentate in questo album, dalle psicosi sociali al global warming, delineando netti contorni di un presente alla deriva con precise opinioni su doping sportivo, dipendenza dal telefonino, divieto di adozione per le coppie omosessuali o scetticismo anticlericale. Nessun dubbio, nessuna frase lasciata a metà. 12 canzoni che lanciano delle bombe punk’n’roll nel cervello dell’ascoltatore che si ritrova, in medesimi tempi, tranquillo a ballare fino allo sfinimento e ad attivare le sue sinapsi. Il tutto con un “cuore nero” che pulsa e la consapevolezza, che oggi o domani, con il futuro imperfetto che ci viene incontro, il prototipo Punkreas “non cambia mai”, e se non andrà mai in prime time perché troppo scomodo, è destinato a incontrare sempre più persone che parlano la stessa “lingua” .
In apertura di concerto il duo femminile italo canadese “The Jains” che presenta il secondo album “Goddess in you”. Il titolo dell’album, che gioca anche sul significato suggerito dalla pronuncia, sintetizza l’idea di affrontare l’esistenza valorizzando la divinita’ femminile insita in ognuno di noi e portatrice di forza, creativita’, fecondita’ ed istinto. I 13 brani offrono un mosaico di vari colori, dai piu’ decisi ed essenziali in evidenza nelle tracce “it hurts” “ talkin’ about god” “pacifistic bloody revolution” “forever” “the coldest second” e “seems so” ai piu’ sognanti e ed evocativi di “stella’s been asking” “walk the talk” e “mermaid mantra”. Sempre mantenendo una sottile linea di pathos e sensualita’ in chiave rock, si incontrano nell’ascolto anche brani di estrema dolcezza come “ode to all” “falling backwards” “full circle” e “andreas tha skies hear your call” a testimoniare la volonta’ della band di non trascurare nessuna sfaccettatura utile ad una visione completa del proprio mondo creativo. I testi a tratti profondi intimi e ironici arricchiscono un album di intenzione e qualita’ di livello internazionale.