Esce oggi “FALSO” il nuovo cd dei Punkreas, sicuramente una delle uscite discografiche punk italiane più attese, la band lo presenta anteprima ai lettori di Punkadeka in questa intervista….
Elissar: Primadomanda, scontata, su ‘Falso’, il nuovo album:”affinità e divergenze” rispetto aiprecedenti.
Flaco:Siamo ansiosi perché mancano pochi giorni all’uscita,in realtà -al di là delle ipocrisie- quando suoni,puoi dare mille giudizi su te stesso, ma poi dipendemolto da come ti giudica chi ti ascolta, e per questoci interessa sapere come verrà giudicato il cd. Hadegli elementi nuovi molto importanti ai qualiteniamo, c’è una contaminazione con linguaggimusicali affini che in precedenza non avevamo mai piùdi tanto percorso, per cui lo ska è un po’ più ska,il reggae è un po’ più reggae, c’è un po’ di metal,c’è del punk… insomma ci sono delle suggestionidifferenti. Abbiamo cercato di allargare illinguaggio, le possibilità espressive, e con i testiabbiamo tentato di approfondire un punto di vistacritico su ciò che ci circonda, perché è difficilenon essere critici su questa realtà. Le musiche sonostate scritte in un tempo abbastanza lungo, circa unanno, a differenza dei testi che sono stati scritti intre o quattro mesi, dopo che una serie di avvenimentimacro e micro sociali avevano reso chiaro unapossibile nuova interpretazione del mondo.
Elissar:Per chi non ha ancora assistito ad un vostro nuovoconcerto, durante il quale suonate otto pezzinuovi, vuoi spiegare verso chi sono idealmente rivoltealcune critiche…
Flaco:Beh, dei pezzi che abbiamo fatto stasera uno erarivolto contro Radio Vaticana, ma la questione delleonde è un po’ esemplare, simbolica, di come qualsiasipotere spirituale, istituzionalizzato, in realtà siaanche un potere politico. Insomma dietro leistituzioni c’è sempre una capacità ed una volontàdi comando e di controllo, compreso il Vaticano,un’entità politica che ha avuto vasta parte nellastoria d’Italia da quando questa esiste ed anzi daancora prima. Roma ha avuto grande parte nella storiamondiale ed è una parte che non ci ha maientusiasmati. Siamo decisamente anticlericali, nonantireligiosi, perché ognuno è libero di crederealle favole che gli piacciono … ma anticlericalisicuramente.
Elissar: Sempreparlando dei pezzi impegnati dell’album nuovo, c’èo non c’è anche una connessione all’uomo con treocchi, tre orecchie… della cover di ‘Falso’ ?
Flaco:Si, perché pensiamo che se siamo arrivati ad unasituazione paradossale, forse stiamo cominciando aduscirne dopo Genova. Il grosso merito dellamanifestazione contro il G8 a Genova è stato chec’era così tanta gente, così tante persone, che imass media non hanno potuto più di tanto nasconderequesto evento perché poi la capacità dicomunicazione via passa parola, che è quella piùsicura e più certa, rendeva impossibile nasconderetutto. Paradossalmente siamo arrivati ad unasituazione alla quale se domani ci presentano icommentatori televisivi con tre orecchie, quattroteste eccetera e li presentano come “questo èl’uomo così, e così deve essere” qualcuno cicrede. I mass media hanno ormai una tale capacità diindirizzare e manipolare che il falso diventauna possibile realtà, qualcosa in cui la gente crede,e lo fa entrare nelle proprie vite. Hanno cominciatocon Dinasty e Dallas a massacrarci ed hanno continuatocon Forza Italia, gli slogan fascisti e via dicendo.Ci hanno sconcertato, per cui, invece dei vecchi tempidel “principe borghese”, della”P2″, della “presa del potere con learmi”, hanno deciso che era molto più facileprendersi il potere con la televisione, perché unpopolo infantile poteva tranquillamente dare il suovoto e dare di fatto un controllo politico, che non siha più interesse a mettere in gioco, perché non c’èmai stato interesse nel dialogo politico mentre èsempre interessata la presa diretta del potere.
Deka: Ilpubblico e i media si aspettano molto da voi come bandormai nota per questo genere musicale.”Falso” sarà visto con occhi criticiparticolari… Cosa pensi di chi decide di rimanerecostante sulla stessa linea musicale e noncambiare sound .. Prendiamo ad esempio iDerozer che con il nuovo album hanno continuatonello stile che li ha caratterizzati negli ultimilavori mentre voi…
Flaco:Senza nulla togliere alle scelte che fanno gli altri,in particolare i Derozer che sono uno dei miei gruppipreferiti, per noi è diverso , è come se lanostra situazione dal punto di vista strettamentemusicale e la situazione politica fossero due coseseparate.
Ci è sembrato che l’idea di arroccarsi su delleidentità, anche le più interessanti o pureinvidiabili, anche l’identità stessa di Punkreas,alla fine fosse un discorso che in questo momentorischiava di essere troppo vicino alla difesa di unapresunta identità, tipo quello che fanno i leghisti,che preferiscono una pseudo-indentità con in realtàmeri fini politici di controllo; per questo anchemusicalmente la contaminazione diventa una risposta achi vuole chiudersi nel suo recinto, perché in questomomento chiudersi vuol dire perdente.
Deka: Avetepartecipato alla compilation dell’Ammonia records, ‘Ieri.Oggi.Domani.25 anni di punk’, nella quale prendono parte ancheNegazione, Kina, Sottopressione… Cosa pensate dellarivalutazione del punk del passato?
Flaco:Fondamentale, perché noi abbiamo cominciato a suonarequando questi gruppi storici, che in realtà hannoseminato molto più di quello che hanno raccolto,perché forse erano troppo in anticipo sui tempi,avevano già preparato il terreno. Rispetto a questigruppi, abbiamo un debito incredibile. Assieme adessi, andando sempre un po’ nella dimensione delclassico, io aggiungerei anche i C.C.C.P. che per noisono stati fondamentali e che mi mancano, perchéhanno fatto un pezzo della nostra storia secondo meimportante. Questa capacità di rimando al passatoprogressivamente si è un po’ fiaccata e questo, comerisultato, ha fatto in modo che anche se lapreparazione dei gruppi dal punto di vistadell’esecuzione musicale è migliorata di molto, l’impegno e il lavoro sui testi e sulladimensione del significato, non solo sonora, delcantato tende a prosciugarsi progressivamente: Secondonoi invece, di questo atteggiamento fa parte anche lavolontà di misurarsi con una dimensione di questotipo.
Deka: Moltigiovani punkers hanno scoperto i punkreasrecentemente… dopo i video in Tv e dopo che lastampa ha iniziato ad occuparsi di voi… in realtà daquanto suonate?
Flaco: Noimaciniamo da una decina d’anni. Di più in realtà. Iprimi germogli di Punkreas risalgono al 1989 e i primilavori all’anno successivo. La stampa con noi, anchequando ci cagava pochissimo, perché eravamopiccolissimi, è stata sempre abbastanza tranquilla.Comincia a diventare cattiva adesso e questa è unacosa che ci fa preoccupare…
Elissar: Siarriva ad un punto della storia di un gruppo in cui igiornalisti cominciano ad usare la parola”commercializzazione”…
Flaco:Sinceramente, se è solo questo, mi preoccuporelativamente, perché vuol dire solo ristrettezzamentale di certo giornalismo. Se è solo questo… Mispiace aver avvertito un po’ di atteggiamentopregiudiziale proprio rispetto all’occuparsi di questacosa e non del “come”…poi, per carità,ognuno scrive come gli pare.
Deka:Personalmente ho sempreapprezzato chi usa la musica per mandare messaggi ma,ultimamente si sta diffondendo la teoria che moltitesti politici sono scritti apposta, come sloganlanciati per fare effetto…. eppure i vostri testisono sempre stati così.
Flaco:Noi abbiamo modellato il nostro lavoro sul modello deigrandi cantori greci omerici cercando di creare unconnubio moderno tra la danza del piede e quella dellatesta. Nella tradizione orale si tramandavano deisaperi e intanto si ballava, per cui la memorizzazioneera incerta e, in un certo senso, qui si cerca diviaggiare in due velocità: ballare con i piedi,grazie alla musica, e, se possibile, far arrivarequalche messaggio al cervello.
Elissar: Dall’antichità,passiamo alla scena punk attuale! Cosa ne pensi?
Flaco:La scena attuale secondo noi è molto interessante.Forse è nata in una maniera particolare, nel sensoche, a differenza di altre scene, che partivano dalbasso, cioè da una collaborazione prima dicominciare a suonare, incidere etc.. adesso sembraparadossalmente una collaborazione nella scena che sista formando un po’ a posteriori in realtà.
I gruppi che hanno avuto o hanno le loro storiediverse però cominciano a contattarsi, ad avereproblemi comuni, gusti simili ed a scambiarsi un po’di saperi e un po’ di musica. Ecco io penso che lascena stia crescendo. Forse si riesce, questa voltaveramente a superare un po’ il provincialismo, ilmassacro al gruppo italiano che appena alza un attimola testa, se non rimane regolarmente nascosto esconosciuto, deve essere massacrato. Spero chesucceda, perché già in passato un sacco di gruppiitaliani, tra i quali i primi che mi vengono in mentesono i Casino Royale, non hanno raccolto quello cheavrebbero meritato perché non c’è stata una scenaveramente in grado di sostenerli e spero che questavolta ci sia invece. Vedo che tra i gruppi c’è moltapiù disponibilità rispetto ad allora.
Elissar:In questo senso pensi che internet possa aiutare…forse per far aprire un po’ la mentalità dellepersona, anche perchè i siti sono accessibili achiunque, anche giovani interessati, ma senza soldi.
Flaco:Si, sicuramente. Io con internet ho un rapporto moltoenigmatico nel senso che quando mi serve qualcosa e soche posso trovarla, mi connetto e cerco, quindi èutile. Immagino che, per chi vuole, ascoltare deipezzi e scaricarli dalla rete vada benissimo. Daquesto punto di vista sicuramente la possibilità dicircolazione orizzontale dell’informazione non puòfare che bene perché da che mondo e mondo laverticalizzazione e la gerarchia sono fondate sulpossesso dell’informazione, mentre più leinformazioni circolano e più c’è orizzontalità.
Elissar: Etu, Cippa, che giudizio vorresti esprimere sulla scenaattuale? Che ne pensi?
Cippa:Ci sono un sacco di gruppi validi… finalmente nonsiamo più soli, tra Derozer, Porno Riviste, Linea77… solo per citarne alcuni.
Elissar:E’ possibile affermare che c’è un rapporto dicollaborazione tra i vari gruppi o piuttosto unafaida?
Cippa:Una faida no, almeno per noi. Al disco hannocollaborato un sacco di persone: i Meganoidi si sonoaggiunti a noi con i fiati in ‘Mondo proibito’ ed iltastierista dei Reggae National Tickets ha fatto delleparti con il suo strumento. Noi cerchiamo dicollaborare dov’è possibile.
Elissar:Rimanendo ai Punkreas, prima ha detto Flaco che questonuovo album è diverso dai precedenti, perchéinfluenzato da altri generi, cioè non èsemplicemente punk ma è frutto di”contaminazioni”…da dove provengono?
Cippa: Secondome una cosa che ci ha “flashati” è statosuonare sullo stesso palco e vedere da 2 metri i RageAgainst The Machine. Quello ci ha cambiato sicuramentela vita.
Elissar: Quindi,per una volta, siete stati quasi pubblico. E del”vostro” pubblico, che vi segue ai concertie che vi supporta, cosa pensate?
Cippa: Ilpubblico è quello che ci manda avanti. Senza pubblicosuoneremmo nel garage. La gente è sempre stata quellache ci ha dato la grinta per andare avanti ed anchel’ispirazione musicale. Dipende tutto da loro, allafine. Il concerto è al 50% pupplico che partecipa eal 50% Punkreas che suonano.
Elissar: Perl’uscita di ‘Falso’ c’è molta attesa tra i seguaci.Dovranno aspettarsi anche la realizzazione di unvideo??
Noise:La prossima settimana faremo il video del brano ‘Canapa’.Non so se raccontarlo… Toglierei il gusto divederlo…
Elissar:Raccontalo!
Noise:Prevedela collaborazione con Davide Toffolo dei Tre AllegriRagazzi Morti, che è un grande disegnatore e cheaveva già realizzato per noi il video, a cartonianimati, di ‘Voglio armarmi’. Anche in ‘Canapa’ cisaranno gli stessi personaggi, ma in un’altra vicenda,e la storia sarà intervallata da momenti di live. ‘Canapa’ è una canzone”autobiografica” che tratta di un fattorealmente accaduto ad uno di noi… chi sia è un gransegreto! .. un fatidico giorno sono arrivati degli”sbirrotti” a casa di uno di noi e lo hannoarrestato per avere tre piante di marijuana sul suobalconcino. Il brano racconta questo avvenimento inmaniera goliardica e allegra.
Elissar: Tragli altri brani, ti andrebbe di commentare il testo di’W.T.O.’?
Noise: Pernon dimenticare quello che è stato. E’ un branocattivo, diretto e violento. Riguarda quello che èsuccesso a Genova, preso da un punto di vista piùinternazionale, perciò si riferisce anche a ciò cheè successo a Seattle. Il testo polemizza contro ilcomportamento dei potenti verso tutte le personepacifiche, desiderose di manifestare, per indurlestare a casa e per seminare panico e paranoia, in mododa dividere le persone per riuscire a controllarlemeglio. E’ un testo incazzato proprio per questomeccanismo che fortunatamente, in realtà, ha avutol’effetto contrario.
Deka: Durantela vostra esibizione ho sentito un “W ilTerrorismo Organizzato” (in sigla: W.T.O.), cosami dici, a questo proposito, dell’attuale situazionein Palestina ?
Noise:La situazione in Palestina è abbastanza chiara:abbiamo un paese, Israele, che occupa e persegueviolentemente un altro popolo e poi si erge a vittimadelle proprie vittime, insomma un popolo che finge diessere vittima di persone di cui, in verità, è ilcarnefice. Non si può dire che i Palestinesi siano”dei grandi”, perché fanno gli attentati,però in una situazione del genere c’è un popolo chetira sassi ed ha un unico bene, cioè la propria vitae basta. Ed essa, oltre ad essere la loro unicaricchezza, è anche la loro unica arma. Il problemaoriginario è quello: il paese deve riconoscere laPalestina e i Palestinesi come nazione e, finchè nonlo farà, ci sarà la guerra. Comunque non si puòdire che io sia a favore degli atti terroristici, peròabbiamo un paese ricco che occupa un paese povero e neottiene certe conseguenze.
Elissar: Spostandol’attenzione su un pezzo più frivolo, che tratta didonne, ‘Mondo proibito’, cosa vuoi dirci?
Noise:‘Mondo proibito’ è riferito a donne televisive,quindi donne “in cartapesta” e conosciamo ilpotere mediatico che ha avuto la televisione nelrecente passato, basti pensare ad un partito che inuna settimana ha preso il 35% dei voti a colpi disculettamenti, tette e cose del genere. Il pezzo parlaappunto del personaggio femminile utilizzato daimedia.
Gianluska:Per concludere, non possiamo non parlare dellanovità di quest’album, ossia l’addio di Mastino el’arrivo di Gagno alla batteria…
Cippa: Dopol’abbandono di Mastino come batterista, abbiamocercato un nuovo drummer e dopo centinaia di provini,poichè cercavamo una persona con una certa attitudinee professionalità, eravamo propensi a prendere connoi il batterista dei Senza Benza, ma è spuntatoGagno con cui abbiamo avuto da subito un buon rapportoe gran sintonia, alla batteria e un grande, moltopreciso… ottimo acquisto!