PUNKREAS

Sono passate due settimane da quando Berlusconi ha vinto le elezioni, ad Arcore (la patria del Cavaliere) si svolge l’annuale “Alternative Station festival” giunto alla quarta edizione. Quest’ anno abbiamo visto la partecipazione di Punk Bands come The Crooks, The Shits, i ThC, i cosentini Duff (per la prima volta al nord) e la sfida HardCore tra Kevlar HC e No Comply. In serata è stata la volta dei Water Tower che hanno presentato il loro nuovo album Saloon, infiammando il pubblico di oltre duemila persone… (impossibile tenere il conto degli Stage Diving con pezzi come “Disoccupazione”, “Pompiere”, “Billy” e “Sudore”..); infine hanno chiuso alla grande la serata gli ormai famosissimi Punkreas, con uno spettacolo degno della loro fama… Ho fatto una veloce intervista con Paolo “Noyse” per scoprire qualche novità sul gruppo…
Avete giàiniziato a scrivere i pezzi per il nuovoalbum?

Ci stiamolavorando… siccome il nostro metodo dilavoro prevede prima la composizione musicalee dopo la scrittura dei testi, il nuovo cdquindi è molto avanti sul punto di vistamusicale e in questi giorni stiamo lavorandosui testi…

Dal puntodi vista musicale, sarà simile a quellipassati (anche se molto diversi tra loro), oci sarà qualcosa di innovativo?

Secondo noiè molto diverso dagli altri, anche se, comehai detto tu, bisogna dire che tutti i lavorisono diversi uno dall’altro, per esempio perle scelte di registrazione … ad esempio"Paranoia e potere" lo abbiamo fattoin maniera molto artigianale però dedicandocimolto tempo con una situazione apparentementemeno professionale;"Elettrodomestico" lo abbiamoregistrato tutto dal vivo, per cercare diriportare la nostra impronta "live"anche su disco, "Pelle" è statofatto completamente in una altra maniera,cioè tenendo molto conto del supporto sudisco, facendo quindi una traccia per volta…

Il prossimoda questo punto di vista sarà a sua voltamolto diverso, anche se segue sempre il nostrosolito punto di vista come attitudine, cioèsecondo il nostro modo di fare le cose,cercando di dare un certo effetto sia dalpunto di vista musicale che dal punto di vistadel messaggio rimane sempre lo stesso…quindi non sò se si noterà la differenza…però secondo me ci saranno delle grossesorprese…

Come testiqualcosa lo avete già scritto? 

Come tidicevo prima li stiamo scrivendo in questigiorni ed è prematuro parlarne, anche sesiamo molto gasati poichè ci sono moltiargomenti che ci piacerebbe trattare… equindi siamo contenti, perchè non faremmo maiuna canzone se non avessimo qualcosa da dire..prima viene la necessità di comunicare poi lacanzone…

Unmessaggio per il nostro vicino di casa…? (..gli chiedo indicando il parco della villa diBerlusconi che abbiamo alle nostre spalle..)

Cosa vuoipensare dl vicino di casa… è un bruttoaffare… un affare abbastanza pericolosoperchè in generale per ogni tipo didemocrazia, la concentrazione in una solapersona di potere economico, potere politico epotere mediatico… in questi ultimi tempisoprattutto di potere mediatico… Orwell ci ha insegnato qualcosa… è unadelle cose più pericolose che possanoesistere… In realtà non sarebbe cosìpericoloso se non fossimo circondati da moltagente praticamente imbesuita… a cui bastano due ballerine, due tette e una squadradi calcio per dare un suo giudizio politico…fortunatamente ci sono delle feste alternativedi questo tipo [riferendosi all’"ArternativeStation" di Arcore] delle occasioni,magari come il G8 di Genova, che fanno dacatalizzatore ad un certo tipo di movimentoche ti fa vedere che esiste una certa realtàche non rimane imbambolata e incantata dalleveline…  tempo fa c’era il circuito deicentri sociali che dava un certo Humus fertilesu cui lavorare, adesso ci ritroviamo piùchiusi in noi stessi, spero che il movimentocontro la globalizzazione dia uno spunto perl’accorpamento delle forze, delle volontà …anche se risulterebbe più difficile perchèci si muove su un terreno internazionale…mondiale…

Praticamentehai già risposto alla domanda che volevofarti sul G8… vedo che sei preparato..(risate)

Tra tuttii concerti che avete fatto…Te ne ricordi unoin particolare?

ehm.. i primiconcerti sono quelli più particolari, intriveneto, verso Treviso, abbiamo fatto unbellissimo concerto al centro sociale Agro(che adesso non c’è più) … praticamentequando siamo andati noi non esisteva ancora,l’abbiamo fondato con l’organizzatore, quandosiamo arrivati c’era ancora il lucchetto conle catene, che è stato rottodall’organizzatore con un sasso, è statomontato tutto in un attimo… sono questeprime esperienze che mi sono rimaste piùimpresse… Un altro dei migliori concerti loabbiamo fatto a Sinigallia in provinciadi  Ancona con Paletta completamenteciucco che cadeva per terra e non si reggevain piedi…

[risate]

…Aquelli che vi dicono che vi sietecommercializzati con l’ultimo album, mandandoanche i diversi video sulle  retimusicali… cosa rispondete?

Secondo mesono molto simili a quelli che rimangonoincantati dalle Veline… è una cosa stranada spiegare, ci potrebbe essere stata unaspecie di propaganda anche qua… Alla fine,nel lungo periodo, quelli che hanno usato leorecchie per ascoltare, il proprio cervello,il proprio cuore, hanno notato che era solopropaganda… una puttanata.. Anche perchè misembra evidente, dai testi, dai concerti,dall’attitudine… non è diverso da quelloche c’era prima, dalla "canzone delbosco" a "terrorista nato" ilfilo conduttore c’è ed è evidente… disolito non spendiamo molte parole su questo…basta ascoltare…

Ho fattola stessa domanda agli Ska-p, gruppo spagnoloche usa le canzoni per mandare un messaggiodecisamente "contro" e, alla fine,se guardi l’etichetta sono su una majormultinazionale come la BMG.. mi ha rispostoche che tutti sono capaci di parlare diantiglobalizzazione, ma alla fine tutti bevonoCoca Cola…

…Tidirò una cosa… prendi i Rage Aganist theMachine , che fanno un grosso lavoro (vediper il popolo messicano o Mumia Abdul J.) cheio apprezzo moltissimo,(anche se adessopurtroppo è andato via il canatante) nonhanno questo problema in Italiasemplicemente  perchè sono stranieri,nessuno va a guardare che sono sempre staticon una etichetta…  

Una voltastavo parlando con dei ragazzi abbastanzagiovani seguaci convinti della musicaPunk;  mi chiesero:" Non vi sembradi esservi commercializzati, che non siatepiù dei veri punk?"… etc.. Io glispiegato velocemente i miei motivi e alla fineli avevo abbastanza convinti… ad un certopunto arriva una ragazza che mi chiede unautografo… io glielo faccio, perchè misembra da figo e da snob non farlo… a quelpunto i ragazzi esclamano: "Non èpossibile! i veri punk non fanno gliautografi!" allora io gli racconto chequando i Punkreas hanno suonato con JoeStrummer… mi sono fatto firmare l’autografosulla chitarra, dato che per me è sempre statoun mito…e loro mi hanno guardato un pò imbesuitidomandandomi… "Chi è Joe Strummer?" 

Pensopossa bastare…

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