Niente popò di meno che dalla Slovenski Punk Rock, DIY Records ZPP, nasce l’idea di pubblicare una compilation punkrock, che ha come obiettivo quello di fare conoscere i vari gruppi emergenti e non solo, della scena slovena. L’oggetto in questione è intitolato “Punk Rock Val 2014” e consiste in 24 canzoni suonate a manetta da 12 band locali, in pratica, due songs per gruppo, alcune delle quali già inserite da tempo all’interno della stessa etichetta con vari album prodotti. Ascoltandolo, ho trovato diversi stili e generi di produrre punk, passando dall’Indie dei Cao Portoroz, al rock’n’roll dei 3=Pijancki, al punkrock dei Guzva u Bajt, al melodic hc punkrock degli Harry…insomma una vera e propria fusione di stili, evidentemente il risultato era arrivare a ricevere il maggior numero di consensi positivi o negativi che siano, in larga scala. Nonostante i quasi 60 minuti di ascolto, subordinate a liriche che svariavano dallo sloveno all’inglese, l’ho trovata una compilation ………… (l’aggettivo infilatecelo voi), per quanto mi riguarda ho passato un’ora tra alti e bassi, incominciando con gli Odpisani, avete presente gli Agnostic Front?Bene, non c’entrano un cazzo!!!Ed in quel preciso momento cominci a paragonare il tutto alla scena italiana, cioè, noi non ci rendiamo conto, o forse si, ma con tutto il cuore, siamo decisamente una spanna sopra (anzi forse una è poco)!! Il punto di non ritorno? Traccia numero 5, pigio play, inizio non male alla Dickies, duo di voce uomo/donna (in sloveno ovvio), ma ad un certo punto….!!!!!! Lei comincia a miagolare e fare fusa…!!! Cioè…, è come una linea guida “come farsi mandare a cagare in 20 secondi”.
Obiettivo raggiunto +++. Per fortuna che scarrelando arrivo ai Pungert che con la loro “Sloveska depresija” (no, non vi sto prendendo per il culo) mi hanno ricordato molto i vecchi Guttermouth. “I Said Go” dei Neverend lasciatemelo dire è la mia canzone preferita della compilation, è caratterizzata da ritmi sostenuti, di chiara matrice HC Punkrock caiforniano, a cui si alternano momenti melodici in cui la voce del cantante e dei cori hanno un grande risalto, notevoli e azzeccatissime le parti urlate! Finisce quindi la prima parte con i Start at Zero che sfornano un brano caratterizzato da repentini stop&go e da un sound veloce graffiante e melodico al tempo stesso.
La seconda parte della compilation riprende pari pari la scaletta della prima, sicchè rispetta agli Odpisani innaugurare il lato “B” con il brano “Veter”, questa volta decisamente meglio, la canzone a livello musicale mi ha riscontrato positivo, meno per il cantato, le voci rauche stile MadBall, le digerisco poco. Anche qui, maggior rilevanza, almeno per quanto mi riguarda, l’hanno avuta: gli Harry, che riascoltandoli per la seconda volta, non hanno nulla da invidiare alla scena Americana o Italiana, (sia ben chiaro, l’eccezione non fa la regola!!), i Beer for Breakfast con la loro “Politikanta”, il titolo la dice lunga anche per chi non conosce lo sloveno e i Guzva u Bajt con un buon punkrock energico e grezzo coadiuvato da un cantato ben intonato a tematiche di protesta. Dimenticavo, gli Start At Zero che proponendo “Duffy”, fanno chiaramente capire che per fare hardcore non si può fare a meno della velocità.
Il tempo di recensire questa compilation, che già lho riascoltata 3 volte per lato e devo dirvi la verità, non mi è dispiaciuta affatto. Che altro dire, io ormai sta compilation ce lho, fossi in voi me la procurerei, cazzo ne so, magari diventerà un pezzo da collezione, o vi ritroverete a pogare o a sbattervi contro muri ascoltandoli, nell’attesa suggerisco a chi sta leggendo di farsi un giretto sul sito https://sprp.bandcamp.com/album/punk-rock-val-14, ne gioverete, ma non garantisco!!!