Nei giorni scorsi abbiamo fatto quattro chiacchiere con Andrej, uno degli organizzatori del Punk-Rock Holiday.
Per chi non lo sapesse il Punk-Rock Holiday è un festival che si tiene ogni estate a Tolmin, piccolo paese sloveno non distante dal confine italiano.
Giunto alla sua quinta edizione, il PRH anche quest’anno fa sul serio: gruppi come Beatsteaks, Less Than Jake, Against Me!, Anti-Flag, Flogging Molly, Madball si susseguiranno sul palco principale (senza dimenticare il beach stage in riva al fiume…).
Ma lasciamo parlare Andrej.
Ciao Andrej. Per cominciare: cosa vi ha spinto a iniziare a organizzare il Punk-Rock Holiday?
Ciao a tutti voi!
Sicuramente una grande falla nella scena slovena. Non avevamo quasi nessuna band che suonava tra il 2000 e il 2010, quindi la spinta principale ci è stata data dalla volontà di aiutare la scena slovena a riemergere e posso tranquillamente dire che tutto ciò ha funzionato.
Dopo 5 anni di stress per l’organizzazione, finalmente veniamo ripagati: ci sono concerti in locali che prima non ne organizzavano, le persone vengono a questi concerti e nascono nuovi gruppi. La scena locale è tornata attiva e importante.
Come vi sentite al pensiero che la grandissima maggioranza della scena punk mondiale calca il palco della piccola cittadina di Tolmin?
Non so, dovreste chiedere al pubblico. Ma penso che sia un pensiero comune che tutti amano. I gruppi sono stati spazzati via dalla bellezza della location, ma è anche il pubblico internazionale che crea un atmosfera così incredibile: in questo modo ogni singola band potrà godersi ancora di più il proprio concerto.
A proposito di Tolmin, com’è la coesistenza con la popolazione locale?
Ti faccio questa domanda perché (come ho avuto modo di vedere coi miei occhi) sarebbe impossibile per un paese come l’Italia organizzare un festival del genere, e uno dei motivi sarebbe sicuramente la coesistenza.
Bhé alla maggior parte della popolazione piace l’idea del festival, almeno durante l’estate Tolmin non è un luogo dimenticato da Dio. La maggior parte dei bar di Tolmin mettono musica punk e metal durante i party e l’idea comune è che c’è da essere onorati che così tanti ragazzi arrivano a Tolmin da tutta Europa e non solo.
Ma naturalmente ci sono sempre un paio di persone che vogliono farci smettere di organizzare questo evento. Farebbero di tutto per farci smettere e chiamerebbero qualsiasi tipo di controllo pur di trovare un pretesto.
Quindi non è tutto baci e abbracci, ma noi lavoriamo spinti dalla passione di ogni singolo ragazzo che l’estate viene al Punk-Rock Holiday. E’ il pubblico che ci da la forza e ci fa pensare sempre positivo e per questo non smetteremo mai…
Facciamo un passo indietro. La prima edizione del festival vide la partecipazione di band come Nofx, Bad Religion, Bouncing Souls e Strung Out, non certo gruppi da poco: non tutti i festival cominciano con nomi così altisonanti. Come mai questa scelta?
Semplice. In quel periodo erano tutti in tour… La line up è stata grandiosa il primo anno e non potevamo attenderci niente di meglio a livello di spettatori. L’anno successivo, quando confermammo “solo” gli Anti-Flag, i Toy Dolls, i Sick Of It All e i Good Riddance come headliner, molti rimasero delusi… Ma abbiamo deciso di abbattere le transenne che dividono il palco dal pubblico e abbiamo creato qualcosa di unico. Si tratta di una vacanza con in più quattro giornate di concerti in fin dei conti…
Penso che la gente abbia cominciato ad apprezzare tutto questo. Il festival ha cominciato a suscitare grande ammirazione anche negli eventi europei più grandi (come il Groezrock, che ci ha aiutato e non poco…).
Nel corso degli anni avete ospitato alcuni dei nomi più importanti del punk-rock e dell’hardcore, Qual’è la band (o quali sono le band) che più vi ha resi orgogliosi?
Penso la maggior parte dei gruppi. Ma non posso non menzionare i Nofx. I Nofx si sono letteralmente innamorati di ciò che facemmo. Fat Mike ci ha invitato sul tour bus dopo il loro concerto del primo anno di PRH. Come sentì che avemmo perso un sacco di soldi, ci promise che sarebbero tornati per cercare di riportarci quei soldi: ha mantenuto la promessa. Queste sono cose che non si dimenticano facilmente…
Uno dei vostri punti di forza è sicuramente la location. Descrivile in due parole per chi non ha ancora avuto la fortuna di farsi il festival.
In breve, è il luogo più incredibile a cui si possa pensare. Il festival si svolge tra due fiumi dall’acqua cristallina (l’Isonzo è quello dal color smeraldo) e tutto intorno non mancano le foreste con le loro sfumature.
Il palco principale si trova proprio nel bel mezzo di una foresta alberata, in modo da non subire troppo il caldo.
Abbiamo inoltre un palco sulla spiaggia a pochi metri dal main stage: è una posizione abbastanza diversa, in modo da avere più cose da scoprire. Ti senti come in un resort… Non c’è lotta: c’è solo divertimento!
Ogni anno riuscite a organizzare una meravigliosa line up. Credo che gran parte del merito sia da attribuire alla location sopra descritta. Dico male?
Beh non proprio.
Dobbiamo ancora lavorare molto sulla line up. I gruppi che suonano non possono godere della location tanto quanto gli spettatori presenti al festival. Il Punk-Rock Holiday è diventato uno di quei festival ai quali le band vogliono partecipare. Direi che stiamo diventando uno dei festival più importanti di tutto il mondo, e tutto ciò in maniera veramente veloce! Ci sono voluti 20 anni al Groezrock per diventare ciò che ora è; noi in 4 anni siamo cresciuti moltissimo. Oltretutto in un periodo in cui il punk-rock non è un genere particolarmente seguito.
Inoltre la Slovenia è lontana dalla reale scena punk-rock europea, quindi siamo contentissimi di ciò che abbiamo ottenuto in così poco tempo.
Tra pochi giorni comincerà la quinta edizione.
Introducicela brevemente.
Sarà la migliore edizione. Cii saranno molte più persone rispetto allo scorso anno. E non persone qualunque: persone vere che porteranno quella atmosfera alla quale ci hanno meravigliosamente abituati.
Ci aspettiamo una settimana di divertimento puro.
Piani per il futuro?
Non abbiamo piani. Ci aspettiamo il sold out e vogliamo rimanere un piccolo festival dalle sembianze di un live show in un club. Le persone amano il prh così com’è, dunque non abbiamo alcuna intenzione di cambiare.
Grazie per questa intervista Andrej!
Lascia un messaggio ai nostri lettori se vuoi, a presto!
Basta che veniate a Tolmin e vi divertiate!
Non posso dirvi con certezza se ci sarà un rimborso garantito se non vi piacesse il festival, ma posso garantirvi che amerete il Punk-Rock Holiday!
Per tutte le info su line up, location, biglietti e campeggio cliccate su http://www.punkrockholiday.com/
Allegato di seguito il teaser di presentazione del PRH 1.5
Evento facebook: https://www.facebook.com/punkrockholiday