Ormai sappiamo tutti dell’ennesima genialata di Fat Mike (far cancellare tutte le restanti date statunitensi del Punk in Drublic Festival per aver fatto una battuta idiota sull’ennesimo episodio di mass shooting negli USA), ma dopo aver letto la bio dei NOFX, dopo le mille cazzate che han fatto sotto l’effetto di alcool e droga, dopo aver letto delle scuse che poi si sono sentiti in dovere di fare, la domanda nasce spontanea…ma Fat Mike, non imparerà mai?
Forse no, e per molti questo fa parte del fascino del personaggio…detto questo, un po’ di considerazioni sulle band che han suonato al Magnolia per l’edizione italiana del Punk in Drublic Festival, aka “il festival di Fat Mike”.
LA LOCATION
voglio sperare che il Magnolia fosse un ripiego…qualche anno fa i Nofx hanno riempito il Carroponte, che ha una capienza decisamente maggiore, quindi perchè mettere la data in un posto piu piccolo? Oh, il Magnolia e’ una location splendida, solo che la zona concerti tiene semplicemente troppa poca gente per una band come i Nofx. Quindi se fino alla fine dei Mad Caddies la gente era un po’ ovunque, quando sono iniziati i Nofx tutti i presenti si sono radunati in zona palco, e la situazione è diventata abbastanza ridicola, con gente che “guardava” il concerto da dietro un muro. Uhm.
GIUDA
Mi perdo i Bad Cop/Bad Cop perchè arrivare al Magnolia coi mezzi è un inferno, ma arrivo in tempo per vedere i Giuda spaccare letteralmente tutto. Ho visto un discreto numero di loro concerti, ma era po’ che non li vedevo…e oggi si sono mangiati il palco: zero chiacchiere, zero introduzioni, un pezzo attaccato all’altro, pezzi principalmente presi dai primi due dischi (i migliori), suoni impeccabili e in 30 minuti la gente è passata da applausi di cortesia a saltare e urlare come se fossero tutti mega fans di vecchia data. Pubblico letteralmente vinto, un pezzo dopo l’altro. La band di Roma è in costante crescita, i tour all’estero stan facendo crescere il loro nome, e posso tranquillamente sbilanciarmi nel dire che al momento i Giuda, per me, sono la miglior rock band italiana (occhio, ho detto Rock, non Punk).
THE BRONX
Non conoscevo i The Bronx, se non di nome…qualcuno me li aveva paragonati ai Gallows per l’intensità dei loro concerti, e devo dire che mi trovo d’accordo. Il loro punk e’ aggressivo, incazzoso, ai limiti con l’hardcore, la tenuta di palco del loro cantante è fantastica, ad un tratto si butta anche nel pogo e continua a cantare da li, poi dedica un pezzo a Steve Soto degli Adolescents, e finiscono il loro set nel delirio della gente sotto il palco. Grandi!
LESS THAN JAKE
Vedere i Less Than Jake, è un po’ come era andare ai concerti degli Ska-P fino a qualche anno fa: un rito di cui si sa tutto, ma di cui non ci si stanca mai. Questo è il loro secondo passaggio in Italia nel giro di un mese, avendo suonato alla Sbiellata di S. Zeno (LC) 15 giorni prima, ma la band di Gainesville non appare mai ne stanca ne svogliata, ne sembra essere li per timbrare il cartellino, e l’entusiasmo con cui ri-suonano per l’ennesima volta “All my best friend are metalheads” è lo stesso dei primi giorni. A questo aggiungiamo il fatto che il loro ultimo EP “Sound the alarm” è una bomba, dopo tutti questi anni di carriera, si capisce che la band di Chris DeMakes, Roger Lima e soci sarà in giro ancora per un sacco di tempo, nonostante il loro genere interessi ormai solo a “pochi” nostalgici.
SCALETTA LESS THAN JAKE @ MAGNOLIA
MAD CADDIES
I festival sono strani…ho visto i Mad Caddies in questo stesso posto meno di un anno fa, e nonostante un’affluenza decente, non c’era esattamente la ressa delle grandi occasioni. Dopo meno di un anno, quando salgono sul palco, sembrano gli headliner: la gente riempie il parterre, luci e audio iniziano a fare sul serio, e paragonare i filmati su youtube del concerto del 2017 e di questo fa molto ridere, sembra siano passati 10 anni. La band quindi si impegna un sacco, e fra “Mary Melody”, la cover di “She” e la conclusiva “All american badass” fa il suo sporco lavoro…vediamo quanta gente ci sarà al loro prossimo concerto da queste parti.
SCALETTA MAD CADDIES SERA PRIMA DEL MAGNOLIA
NOFX
I Nofx…cosa dobbiamo dire dei Nofx? Che blaterano ancora tanto tra un pezzo e l’altro? La prima volta che li ho visti è stato nel ’97 al Palalido (Mi) con Vandals e Lunachicks, e già allora blateravano, prendevano per il culo il pubblico che non capiva e in generale se ne fottevano di tutto. E’ sempre stato così, a me questa cosa ha sempre dato fastidio. Non lo trovo “punk”, lo trovo un atteggiamento da coglioni, provatelo a farlo voi con la vostra band al pub sotto casa, se qualcuno la prende male e vi lancia qualcosa non ci si può proprio stupire…e non è che la fama dà dignità a questa cosa. E non è che la droga e l’alcool la scusano. Quindi sta volta, hanno blaterato? Si. Hanno anche spaccato? Certo, come fai a non pogare quando parte “Linoleum”? L’inferno nel parterre si crea sempre e comunque, qualsiasi cosa faranno…e questa cosa non accenna a diminuire. Bene così eh, però per me il pezzo forte del concerto è quando parte “Radio“. E ora sotto con gli insulti!
SCALETTA NOFX @ MAGNOLIA
Pure io l’ho pensato troppo piccolo il magnolia…ci voleva il vecchio pratone dei primi rock in idro :’v
A mio avviso il concerto il concerto al Magnolia, fantastico e ben organizzato, è stata però la dimostrazione del problema “italiano”. Mi spiego meglio… come avete ben raccontato la gente si è ammassata solamente per i Nofx (essendo gli headliner è anche ovvio) ma non solo…la maggior parte del pubblico cantava e conosceva solo i brani dei dischi pubblicati fino al 2003.
Cosa che non succede in un concerto all’estero. La verità è che ci siamo fermati ai 40enni nostalgici degli anni 90′ riempiendo i festival quando suonano bands come Rancid, Nofx e Bad Religion, ma poi quando arrivano altre bands nei vari clubs vediamo sempre le stesse faccie.
live report su http://www.irritatepeople.it