PROPAGANDHI

“Potemkim city limits” è stato probabilmente uno dei migliori album del passato anno.
I Propagandhi sono tornati in pista con un album potentissimo in cui propongono una miscela esplosiva di punk, Hc ma soprattutto tanta critica sociale e politica. A pochi giorni dall’uscita dell’album abbiamo fatto quattro chiacchiere con Jord.

Per dovere di cronaca l’intervista è durata un’ora e venticinque minuti. Quella riportata è solamente un estratto da questa lunga chiacchierata.

 

 

Come definiresti il sound dei Propagandhi del 2005 rispetto a quello, senza andare troppo indietro, di "Less Talk More Rock"? C’è una grande differenza non lo puoi negare.

Jord: La definizione Punk Rock è passata di moda ormai?! (ride) Meglio di Punk Rock non saprei trovarti. Se avessimo avuto in mente di fare sempre la stessa cosa di sicuro non saremmo usciti con un nuovo album. Se abbiamo qualcosa da dire lo diciamo sennò ci dedichiamo ad altre cose. Tutti ci dicono che il nostro sound si evolve sempre e di questo ne sono contento perché sennò avremmo fallito e saremmo diventate delle rock star e basta…cosa che noi non saremmo mai mi sa (ride). Non è che noi ci mettiamo a tavolino e decidiamo come deve essere, lasciamo che le nostre sensazioni e il nostro mood siano liberi di fare ciò che vogliono senza costrizioni da parte nostra o di nessun altro.

Voi avete avuto un procedimento inverso rispetto ad altre band Fat Wreck: mentre gente come Nufan o Lagwagon hanno cercato maggiormente la melodia voi invece sembrate sempre più incazzati, come mai?!

Jord: Il nostro cambiamento principale penso ci sia stato tra "Less Talk" e il "Today’s empires". Quando John ha deciso di lasciare la band per i Weakerthans abbiamo capito subito che la componente diciamo "melodica" del nostro sound ci stava lasciando. Lui era quello che cercava più la melodia mentre noi volevamo sempre sparare al massimo. Non sto dicendo che ci dispiacesse poiché altrimenti non lo avremmo fatto dico solo che cambiando una formazione necessariamente cambia anche il sound. Siamo tutti esseri umani differenti e ognuno porta qualcosa di se nel gruppo. Come quando in una formula togli un reagente, il risultato finale poi per forza cambia.  Poi con quello che succede nel mondo come fai a non essere incazzato?!

…ma ti piacciono i Weakerthans?

Jord: Non sono proprio il mio genere ma devo dire che sono bravi. Fanno appunto delle belle melodie. Sono contento per i riconoscimenti che stanno avendo.

Nel booklet del vostro album sono indicati gli album che hanno inspirato i vostri testi ma quali band o cose hanno influenzato il vostro sound in "Potemkin City Limits"?

Jord: Non penso che ci siano band in particolare che abbiano influenzato il nostro suono in "Potemkim city limits" o alle quali ci siamo ispirati. Abbiamo ascoltato molta musica che ha segnato la nostra gioventù e per certi versi magari volevamo cercare lo spirito che animava quelle canzoni.

Nel press-kit del disco  c’è scritto "I Propagandhi riprendono dove i Dead Kennedys lasciarono", che ne pensi di questa frase?!

Jord: Davvero?! Lo sai che non lo sapevo. Beh, chi lo ha scritto ci ha fatto davvero un bel complimento! (ride). Ho sempre ascoltato heavy music e band come DOA, Dead Kennedys, MDC o Subhumans sono state fondamentali per farmi iniziare a suonare ma soprattutto anche per formare una mia coscienza critica verso la società.

Come mai impiegate cosi tanto tra un album e un altro?! La media delle Fat Wreck band è un album ogni due anni mentre voi puntualmente ne impiegate 4 o più. Vi hanno fatto mai pressioni per essere più produttivi?!

Jord: Non ci hanno mai fatto pressioni perché sennò li manderemmo a cagare direttamente!(ride). Beh ovviamente quando ci diamo una scadenza la rispettiamo ma questa è una semplice questione di correttezza. Per prima cosa ti posso dire che non siamo dei geni come molte band che gli riescono le canzoni in ogni momento. Per noi il processo produttivo di una canzone purtroppo è lungo e travagliato e fino all’ultimo non ne siamo mai soddisfatti. Facciamo uscire gli album quando pensiamo che abbiamo qualcosa da dire. Non ci va di fare come la maggior parte delle band che incide ogni due anni solo perché si deve fare cosi. Se molti gruppi iniziassero a ragionare come noi di sicuro ci sarebbe molta meno merda in giro (ride).

Quale è la cosa che ha fatto iniziare la tua coscienza animalista?! Perché hai scelto di diventare vegano?!

Jord: Sono anni ormai che sono vegetariano e che ho sviluppato una coscienza che mi porta a difendere i diritti degli animali. Ti potrei fare la stessa domanda al contrario perché tu mangi gli animali?! Innanzitutto trovo ipocrita vedere come molta gente si erge a paladina della giustizia per gli animali, che si scaglia contro le pellicce e i prodotti di derivazione animale ma poi si mangia una bella bistecca a cena. Che senso ha questo scusa?! Gli animali sono esseri viventi come noi e hanno diritto agli stessi nostri diritti. Non giudico chi mangia carne ma io non la trovo una cosa giusta. Si può vivere senza carne e rispettare i diritti degli animali. Poi basterebbe vedere un documentario sulle condizioni in cui vengono allevati certi animali e ti passerebbe subito la voglia credimi. Nel nostro cd nella traccia multimediale potrete trovare il vegan starter pack e tante altre informazioni che penso possano interessarvi. Queste informazioni le potrete trovare anche suwww.g7welcomingcommitee.com

Cosa pensi degli attivisti radicali che usano la violenza per promuovere i propri ideali come l’Animal Liberation front?! Non pensi che magari ci sia  una via non-violenta che porti però la gente a capire i problemi del nostro mondo malato?!

Jord: La violenza a volte è necessaria per dimostrare le proprie idee. Sia ben inteso non dico che sia giusta. Se ci sono delle ragioni giuste è necessario usare tutti i mezzi per difendere i propri ideali. Trovo che sia più violento ciò che fanno i media e i nostri governi lasciando la gente nell’ignoranza e non dandogli gli strumenti per capire a cosa si sta andando incontro. La non-violenza va sempre perseguita perché la guerra, che sia tra due persone o tra due popoli, non è mai veramente giusta.

Però non pensi che le dimostrazioni e le azioni pacifiste stiano diventando più una moda senza valore che una vera azione popolare contro il sistema?! Non trovi che la gente scenda in strada per dire "io c’ero" e quindi pulirsi la coscienza ma alla fine gli piace crogiolarsi nel proprio mondo fatto di piccole certezze?! In fondo tutti sappiamo, aggiungerei purtroppo, che le dimostrazioni servono a ben poco oramai.

Jord: Questo fatto lo trovo veramente pericoloso. Se la gente comincia a perdere fiducia nel potere dello scendere nelle strade non so a cosa andiamo incontro. La società americana è una società molto individualista. Ognuno pensa al proprio giardino e se cresce l’erbaccia in quella del vicino difficilmente fa qualcosa ma si preoccupa soprattutto che non entri nel proprio di giardino. Io ci credo ancora, se non ci credessi dovrei smettere anche di suonare perché la musica per me è un modo per mandare un messaggio forte alla società.

"Knowledge is power arm yourself" è il vostro motto: Scuola e Università trovi che siano un modo per formare una coscienza critica o sono diventate anche loro parte del sistema?!

Jord: Il sistema scolastico nordamericano fa acqua da tutte le parti e l’ultima cosa che vogliono i nostri governanti è quella di informarci. Nella mia adolescenza ho imparato molto di più ascoltando gruppi punk che andando a scuola. Non voglio dire che non bisogna andarci e quindi costruire una propria educazione, dico solamente che bisogna creare una propria coscienza, far nascere una forma mentis in noi che ci porti a guardare la società e i media con atteggiamento critico che ci porti sempre a domandare se una cosa è giusta, se quello che vediamo è la verità. Solamente cosi si potrà cambiare qualcosa.

E quale è secondo te il migliore modo per "armarci" contro il potere?!

Jord: La controinformazione è il migliore dei modi. Leggendo e informandosi su quello che succede nel mondo è l’unico modo secondo me. Siamo arrivati ad un punto nella nostra società dove è necessario ed anche un dovere morale per tutti noi fare qualcosa.

Non pensi però che sia triste vedere come le nuove generazioni si disinteressino di quello che succede nel mondo, dei problemi dell’Africa ma siano solo attratti da effimere mode?!

Jord: Purtroppo non posso che darti ragione. La situazione ahimè è drammatica. Però ho anche grande fiducia nella capacità delle persone di cercare una via per un mondo migliore. I media fanno il gioco del potere e se anche cercano di scovare i buchi neri della nostra politica lo fanno solamente per vendere più copie o essere più seguiti e assolutamente non per cercare di fare qualcosa di concreto nella direzione giusta. Ti dico però che in tutti questi anni che suono mi piace vedere come prima e dopo lo show vengano a parlare con noi ragazzi che hanno una loro propria coscienza critica e che anche praticamente si adoperano per promuovere i loro ideali. Questa cosa ha sempre fatto parte di quello che secondo me è il punk e vedere che non è ancora morto mi fa solo che ben sperare.

Cosa pensi del fatto che in molti stati come Spagna, Paesi Bassi e recentemente Uk i matrimoni Gay stanno diventando una felice realtà?! E’ possibile secondo te lasciare in eredità ai nostri posteri un mondo dove l’omofobia sia solo una parola in disuso del dizionario e non più una forma di razzismo?!

Jord: Lo spero vivamente. E’ solo un piccolo passo quello fatto da questi paesi. Spero che altri paesi seguano il loro esempio. Nella mia mente sembra strano che ci sia voluto cosi tanto tempo per far diventare una cosa cosi normale e naturale una legge.

Parlando invece del governo del tuo paese, cosa pensi della decisione di inviare truppe ad Haiti?!

Jord: Come c**o fai a saperlo?! Nessuno parla di questa cosa. La BBC o la CNN, come tutti gli altri grandi organi di informazione a livello internazionale hanno cercato di non informare la gente su questa cosa. La mia opinione personale?! Una decisione fottutamente deplorabile! Penso che sia la peggiore e più stupida decisione mai presa dal Governo canadese. Non vedo perché sulla guerra in Iraq erano tutti, giustamente, contrari e poi si vada a fare una cosa simile. Non ha proprio senso. Fortunatamente il Canada ha una buona reputazione a livello internazionale non essendosi mai immischiato a giochi di potere internazionali o spartizioni di terre e ricchezze ed essendo in prima linea nella difesa dei diritti umani. Nel mio tempo libero partecipo ad un gruppo di informazione che spinga la gente ad informarsi su quello che succede proprio in quel paese.

Torniamo ora a parlare di musica. Questa domanda penso te la faranno tutti ma anche io non posso esimermi dal fartela. Quale è stata la reazione di Fat Mike quando ha sentito "Rock for sustainable capitalism"? Immagino che non sia stato troppo contento…

Jord: Chris e Fat Mike non si sono parlati per circa un anno e mezzo. Non so sinceramente cosa hanno detto anche se non penso sia stato proprio contento. Però ti dico che conoscendo Mike di sicuro qualche cosa nel nuovo album se lo aspettava. L’acredine tra Chris e Mike risale come ben saprai ai tempi della "Rock Against Bush" e di Punkvoter.com . Fino ad allora le cose erano andate sempre bene, se ti ricordei qualche anno fa pubblicarono il volantino scritto a quattro mani "10 ragioni per non votare Bush" e poi distribuito al Warped Tour.

E parlaci allora delle ragioni sul perché non avete voluto partecipare a queste iniziative della Fat Wreck supportate oltre che dalla scena punk anche da gruppi come No Doubt o Foo Fighters.

Jord: Le ragioni sono molte e staremmo qui una giornata a parlare di questa cosa. Principalmente perché la riteniamo un’iniziativa fine a se stessa e che non ha futuro. Secondo poi noi non sostenevamo, e non sosteniamo tuttora, John Kerry. Bush sicuramente è una testa di cazzo ma non vedo il motivo di eleggerne un’altra. Che differenza c’è tra Bush e Kerry scusa?! Solamente che uno è stato eletto e l’altro no. In campo politico non penso ci siano. E infine non vi abbiamo partecipato perché cosi come è stata organizzata, sia la compilation che il sito, erano solamente delle iniziative commerciali e su questo nessuno può dire nulla. Sicuramente Fat Mike crede che Bush sia una testa di cazzo e debba essere mandato via a calci in culo ma non ci credo se mi dite che lui non aveva pensato a tutto il movimento di marketing, soldi e business che vi era dietro. Questo vale anche per tutte le altre grandi rockstar che hanno usato il loro volto contro Bush, sono più i soldi che gli sono rientrati in pubblicità ottenuta che quelli spesi "promuovendo" i loro ideali. Se vuoi muovere qualcosa lo puoi fare anche dal basso. Io partecipo a gruppi di attivisti da anni e cerchiamo di cambiare qualcosa senza per questo mettere in circolo business da molti verdoni. Poi la trovo quantomeno assurda l’immagina di un Punk Rocker che stringe la mano ad un politicante che pensa solo a far soldi.

Scusami però c’è qualcosa che non mi quadra. Se c’è questo attrito tra voi e lui, per quale razza di motivo avete deciso di pubblicare l’album su Fat Wreck?!

Jord: Bella domanda. La situazione è strana e complicata. Abbiamo iniziato con la Fat Wreck quando la Fat Wreck non era nessuno. Non era di sicuro la quasi-"major"-label che è ora ma era una vera indie. In questi anni abbiamo instaurato un rapporto di stima, affetto e amicizia che va al di là del piccolo malinteso o litigata. Tutti ci chiedono questa cosa, ma scusate voi quando litigate con un amico chiudete sempre i ponti per sempre con lui o dopo un po’ vi ritornate a parlare e l’amicizia torna quella di prima? Cosi è stato anche per Chris e Mike. Beh, magari non proprio come prima (ride). Pensiamo che la Fat Wreck è, e spero sarà, la migliore situazione per i Propagandhi. Hanno sempre fatto un ottimo, e sottolineo, ottimo lavoro per noi. Condividono le nostre opinioni e ci supportano in tutto e per tutto quindi non vedo perché avremmo dovuto cambiare.

Visto che parliamo di etichette permettimi questa domanda. Cosa pensi della decisione degli Anti-Flag di passare su major?! Condividono molte idee con voi e, stando alle loro parole, siete uno dei loro gruppi preferiti. Pensi che un giorni ci vedremo anche i Propagandhi su Major?!

Jord: Ma sei pazzo?! I Propagandhi non andranno mai su Major questo e assicuro. Per quanto riguarda gli Anti-Flag, beh non so che facce abbiano, ne ho mai sentito un loro album intero a dirti la verità. Quando vai su una major secondo me decidi di non fare più musica ma di vendere solamente un prodotto tutto qua. Poi francamente non è un problema che mi riguarda, non trovo che il loro pop possa cambiare la mia passione per la musica.

…pop?! Beh non direi pop, hanno sempre fatto un buon punk rock

Jord: Forse perché abbiamo una concezione diversa del Punk Rock. Prima di essere musica per me il punk è attitudine e se fai queste cose significa o che non la hai o preferisci mettertela sotto il culo per soldi. Hey, pero bisogna riconoscere che Fat Mike però ha orecchio a scovare i prossimi talenti di Mtv.(ride)

Nel vostro album tra le tante cose e persone che criticate, in "Superbowl Patriot" vi sono anche due illustri personaggi del music business internazionale: Sir Paul Mc Cartney e Bono Vox. Potresti spiegarci perché visto che dal testo non è propriamente chiaro?!

Jord: Sono dei deficienti questo ti basta?! (ride) A parte gli scherzi. Per quanto riguarda Bono la questione risale al Superbowl, la principale partita di football negli States, quando cantò durante l’intervallo tra i due tempi. Mentre intonava una canzone ad un certo punto ha aperto il suo giubbotto di pelle, ovviamente prima ha controllato di aver puntate per bene tutte le telecamere su di lui, e ha tirato fuori una bandiera americana. Oltre a questo poi non sopporto il suo modo arrogante di ergersi a paladino dei diritti dell’Africa. Si presenta al G7 ad elemosinare soldi per l’Africa. L’Africa non ha bisogno di elemosina, vuole solamente avere i suoi diritti e cio che gli spetta per secoli di sfruttamento da parte dell’occidente. Poi trovo ridicolo che una persona che guadagna in un anno quasi quanto il pil della metà dei paesi africani si faccia questi problemi. Non basta solamente la faccia, a volte bisogna anche fare qualcosa di concreto. Fatti due calcoli poi su quanto è ritornato nelle sue tasche come pubblicità indiretta per queste iniziative. Pensa solamente a quanti idioti si è portato ai suoi concerti in questo modo. Non si gioca sporco sui diritti dei più deboli.

Cosa pensi della moderna scena punk rock e della scena dei Centri Sociali europei?! Ho ancora vivo nella memoria il concerto vostro al Forte Prenestino a Roma.

Jord: Il concerto di Roma è stato spettacolare. I centri sociali penso siano il posto più bello dove suonare. E’ bello il clima che si respira perché ti trovi a  suonare davanti a gente che veramente crede in quello che dici e supporta le cause per cui combatti pure te e non lo fa perché è di moda o perché lo ha visto in Tv ma lo fa perché veramente ci crede. Inoltre il fatto che i ragazzi non devono pagare cifre astronomiche per vedere le loro bands preferite mi sembra un diritto sacrosanto. Noi ci sforziamo per far si che i nostri concerti abbiano prezzi accessibili ma purtroppo non possiamo controllare ciò che fanno i singoli tourmanager nei paesi in cui andiamo a suonare. E’ brutto arrivare in un posto e poi magari suonare in un posto fichetto dove il biglietto ha un prezzo assurdo e dentro trovi tutti figli di papà annoiati che giocano a fare gli alternativi. I Centri Sociali sono una delle migliori cose che esistano in Europa. Se mi dicessero cosa salvare di Roma tra il Vaticano e il Forte Prenestino, ti direi sicuramente la seconda (ride)

Prima di concludere una curiosità di un lettore di Punkadeka. Per quale squadra della Hockey League tifate te e Chris?

Jord: Pensavo che queste cose le chiedessero solamente alle grandi Rock Star non ai Propagandhi! Non immaginavo che a qualcuno interessasse questa cosa (ride). Non tifo più per nessuna squadra, sono disgustato dal sistema sportivo dei grandi paesi dove le squadre sportive sono solo macchine per far soldi. Non vedo perché tifare per dei mercenari che vanno dove li pagano di più, se non ci credono loro nei colori e nelle magliette che portano perché dovrei crederci io?! Un tempo, neanche troppo lontano a dire il vero, l’Hockey era uno sport popolare in Canada. I ragazzi delle regioni settentrionali uscivano da scuola e si mettevano a giocare e vedevi i grandi giocatori che gli passavano accanto e magari si facevano quattro scambi con loro. Ora tutti questi giocatori girano scortati, pensano di essere degli dei scesi in terra. Nah, questa cosa non è fatta per me. Viva l’Hockey ma abbasso lo sport business.

Per concludere ti ringrazio di questa lunga e piacevole chiacchierata. Prima di finire volevo dirti che io sono stato solamente il portavoce per queste domande ma che principalmente vengono dai lettori del mio sito web e per finire ultima e dolorosa domanda: quando pensate di venire in Italia a prendere in culo i nostri politici?!

Jord: Beh spero che per quello ci pensiate già voi da soli(ride). A parte gli scherzi non te lo saprei dire. Una importante band italiana, non ricordo il nome, ci aveva chiesto se volevano fare un tour in Italia con loro prima delle elezioni politiche nel vostro paese ma non siamo riusciti ad incastrarlo nel nostro tour. Non so ancora quando verremo in Europa ma sicuramente prima della fine del 2006. Prima di finire vorrei ringraziare te e i ragazzi che ci hanno fatto queste domande perché significa che apprezzate veramente la nostra musica e che avete una coscienza sociale che vi porta a farvi le stesse domande che ci facciamo noi. Ringrazio la tua web-zine per l’intervista ma soprattutto perché a differenza delle web-zine americane in questa intervista ci avete dimostrato di avere un cervello pensante e che fate funzionare bene. Grandi ragazzi, continuate cosi. Finchè ci sarete voi i Propagandhi saranno in giro a dire la loro statene certi.

 

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