PintorRock (27/28 ottobre 2017 – El Morell/CAT)

Visto che è un festival di due giorni con tante ottime band, i racconti dei singoli concerti saranno meno dettagliati…così magari leggete tutto il report 🙂

Gli imprevisti pre-concerto:

Alle 4 di mattina prima di partire per l’Aeroporto Orio al Serio scopro che il tizio su Blablacar ha annullato solo la mia prenotazione – senza spiegare nulla…Ottimo cercare un passaggio per 120km di strada alle 6 del mattino in aeroporto e quando 3 ore dopo hai bisogno del passaggio. Arrivo a Barcelona, mi confermano un altro passaggio. Probabilmente preso dalla paura di perdere anche questo, quando lo vedo arrivare gli corro dietro, non vedo un gradino per strada e cado fuori dalla sedia rotelle. Un pò di sangue, tanto spavento, ma alla fine arriviamo a Tarragona. Da lì col bus organizzato dal festival ci spostiamo a El Morell a 15km da Tarragona.

Il festival: 

La mia terza volta consecutiva al PintorRock e ormai questo è uno dei miei festival preferiti. La crew (Maria, David, Marc, Isma & co,) propone anno dopo anno una line-up di tutto rispetto e soprattutto si vede che fanno le cose per questioni di passione e cuore. Quella passione si respira proprio a 360 gradi. Organizzatissimi, ma nello stesso tempo anche sempre sorridenti e disposti ad aiutarti in ogni momento. D’altronde se come l’anno scorso ti succede che pochi giorni prima del festival ti ritirano l’autorizzazione e devi spostarlo in un paesino e viene fuori un festival della madonna, credo questo dica tutto. Per il resto tantissimi Amici, ottima compagnia, grandi concerti e tante risate.

I concerti (P.S. Scusate, ma con così tante band non sono riuscito a vedere tutti i concerti interi):

Day 1:

Porco Bravo: questa rock band fa sempre live molto belli, fatti di carica, entusiasmo e coinvolgimento.

Juantxo Skalari: la band di uno dei membri degli Skalariak fa ballare il pubblico che è un vero piacere

Riot Propaganda: la formazione rap, composta da gente degli Habeas Corpus e los Chikos Del Maiz è sempre molto seguita ed apprezzata dal pubblico.

Boikot: per me i migliori e ormai lo sapete. Grandi musicisti e soprattutto persone meravigliose. Juankar e compagnia bella non sbagliano un colpo e anche al PintorRock sono una delle band più seguite. P.S. Nota da parte per la mia promessa a notte fonda che ci vedremo anche al loro ultimo concerto nel 2017.

Zoo: i valenciani col loro „strano“ mix tra Rap, Hip-Hop, Rock, Ska ed elementi elettronici live sono davvero belli. Particolarmente bella la mia canzone preferita di questa band, „Corbelles“.

Auxili: altra band della provincia di Valencia che live mi piace sempre. Col loro mix tra Reggae e Ska mettono sempre una gran voglia di ballare e di far festa.

Banda Bassotti: sempre un gran piacere vedere come le band italiane vengano apprezzate all’estero. Loro sono sempre una certezza. Musica e militanza. Punto. P.S. Parlare un pò di italiano nei backstage all’estero è sempre una bella cosa.

Day 2 (tornato al festival nuovamente col bus organizzato dallo stesso – questa è organizzazione seria):

Gatillazo: il mitico Evaristo e i suoi sono sempre tra le migliori live band e i loro classici scaldano il pubblico anche alle 5 di pomeriggio. Grandi.

Desakato: questa rock band asturiana è sempre seguitissima ai festival. Loro live sono sempre carichi e meritano decisamente di essere visti.

El Drogas: il cantante degli storici Barricada da quelle parti è un vero mito e si nota appena sale sul palco.

Segismundo Toxicomano: i „Segis“ tornano sul palco dopo una luuuunga pausa. Questo è infatti l’unico live per il loro 20esimo anniversario. Punk diretto e senza fronzoli e una gran bella live band. Nel 2018 faranno altri concerti, molto bene.

Toy Dolls: la storica Punk band inglese ormai fa parecchie date in terra iberica e sono quelli di sempre: belli e divertenti.

Non Servium: Karlitos e compagnia bella come sempre fanno tremare i muri. Una delle migliori live band per me per intensità, cattiveria e presenza sul palco. Emozionante vedere torce come in uno stadio durante il loro live sotto quel tendone.

Peccato che per la troppa stanchezza non riesco a vedere gli amici Rat-Zinger e i grandi Los de Marras, ma mi rifarò presto.

Dormo qualche ora a Tarragona, torno a Barcelona in Blablacar, scopro di essermi portato dietro le chiavi dell’Airbnb, le rispedisco a Tarragona e torno a casa. Direi che anche stavolta abbiamo dato!

Conclusione:

Il PintorRock si conferma un festival e un’ambiente meraviglioso sotto ogni punto di vista. Che dire se non: „Gracias y nos vemos el ano que viene!“

P.S. Scusate, stavolta pubblico volutamente solo una foto – ovvero il delirio durante il concerto degli Amici Non Servium. È una foto che descrive esattamente quello che è il PintorRock: una gran bella festa! Per il resto stavolta i concerti, gli Amici, la loro compagnia era più importante delle belle foto! Chiudo davvero con un GRAZIE immenso a tutta la bellissima gente che mi ha fatto compagnia, aiutato e fatto divertire in questi due giorni – mi sono sentito a casa! E un GRAZIE enorme anche a chi organizza questo bellissimo festival! Organizzazione, ma soprattutto cuore e passione! Immensi!

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