PIG TAILS: Teenage Apocalipse

Con questa uscita la Indie Box entra ufficialmente nella variegata e quanto mai affollata scena punk. La prima uscita di questa neonata etichetta sono i Pig Tails, giovane Punk Rock ‘n Roll mantovana. “Teenage Apocalypse” trovo che sia uno dei migliori modi per una etichetta di entrare nel giro poiché ha tutte le credenziali per far parlare di sé: attitudine Punk Rock, sfrontatezza e impertinenza al punto giusto al quale si uniscono ottime melodie.

Non si può trovare un filone musicale ben preciso per definirli: li potremmo definire Pop-Punk ma cosi non renderemmo giustizia alle influenze Rock ‘n Roll presenti e allo stesso modo ci dimenticheremmo degli aspetti puramente Punk Rock che fanno da collante al tutto…insomma il genere non importa, la cosa fondamentale è la qualità… et hic pueri est est est.

La voce strafottente e per certi versi irritante del cantante si fonde a melodie ben strutturate che affondano il colpo sin dal primo ascolto. Non cercano di essere alternativi sfruttando i soliti clichet, altrimenti sarebbero andati alla “Talpa” per prendere un po’ di leoni che passavano per la foresta come fan tutti per accontentare tutte le ragazzine (leggetelo al maschile) che ascoltano “Punk” da qualche anno a questa parte.

L’ironia e il sarcasmo la fanno da padrone nei loro testi. Non cercano l’attacco diretto, che potrebbe risultare scontato e di sicuro di più facile presa, ma preferiscono che i significati siano letti tra le righe. Un’intelligenza artistica che sorprende data la loro età. Purtroppo è brutto stupirsi di cose che dovrebbero essere la normalità, soprattutto per chi opera in campo underground e più specificatamente Punk.

Canzoni come Psychopill (primo singolo estratto dall’album) sono un esempio di come questi ragazzi abbiano talento e grazie a Dio lo riescano ad applicare in maniera egregia. Ma questo non è l’unico esempio. Tutto l’album (tranne “Melancholy’s lake” un gradino sotto) naviga su livelli superiori alla media proposta dalle etichette nostrane ultimamente che cercano la superproduzione dimenticandosi che la differenza la fa il contenuto e non il package.

Magari se ogni tanto le etichette italiane si ricordassero di non vendere caramelle o preservativi, per cui è necessario un package attraente, ma forme di arte complesse e sincere di sicuro non vedremmo il tripudio del nulla esaltato all’ennesima potenza. Insomma vi danno merda da mangiare e la gustate come Nutella e la cosa più triste è che ne siete contenti!
Che dire…benvenuta Indie Box e soprattutto continua cosi mi raccomando!
Voto: 8 – (Dieci tracce che pagano dazio per quanto riguarda la durata dell’album altrimenti un 9 non sarebbe stato un’eresia.) www.pigtailsmusic.com
Tracklist:
1. Teenage apocalypse2. Psychopill3. The dude rabbit4. Eat my brain5. Girl from happyland6. Yeah yeah boys7. Maryjane’s lies8. Hysteria9. Melancholy’s lake10. Rotten kids

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