Dopo la recente reunion, facciamo due chiacchiere con una delle band che ha segnato il panorama punk di fine anni 90/inizi 2000…
Ciao! cosa vi ha spinto ad una nuova reunion e nuovo tour?
Intanto grazie mille per lo spazio che ci dedicate. Allora, in primis l’amicizia che negli anni ha avuto qualche cedimento ma poi è tornata più forte di prima. Quindi la voglia di suonare che è sempre dentro di noi.
Tornare a fare pezzi che hanno fatto la nostra storia personale e di conseguenza non buttare tutti gli anni che abbiamo passato insieme come Peter Punk.
Dopo lo scioglimento della band ci sono stati negli anni diversi approcci a reunion e tour… Questa e’ la volta buona?
Si si, dopo qualche “esperimento” abbiam deciso di tornare per restare e continuare il nostro sogno. Dopo queste 5 date fatte per sondare il terreno e soprattutto per ripèrendere confidenza con il mondo Peter Punk ne faremo altre 5 questa estate. Con l’occasione del nuovo mini tour faremo uscire un nuovo disco con una nuova etichetta.
La Grande V rec.Sarà il nostro primo disco a non uscire per la Agitato ma siamo sicuramente in ottime mani. Appena si iniziava a vociferare di un nostro ritorno si è fatta subito viva per iniziare una collaborazione. Abbiamo subito accettato con entusiasmo perchè la Grande V è una etichetta veneta che sta facendo del gran bene alla scena locale.
Tra i gruppi che appartengono a questa label ci sono i Rumatera. Un grandissimo gruppo che canta in dialetto veneto che sta facendo sfaceli in tutta la nostra regione e non solo. In più sono degli amici e secondo noi hanno delle canzoni davvero fantastiche.
Mentre per quanto riguarda i concerti la nostra agenzia è la BPM, fino a poco tempo fa conosciuta come Virus. Quindi è un ritorno alle origini per noi
Che pubblico vi aspettate? Vecchi sostenitori o nuovi fan che hanno solo potuto sentire e mai vedere dal vivo la band?
Ci aspettiamo un pubblico eterogeneo, fatto appunto di vecchi amici e nuove persone che hanno solo potuto sentire i pezzi dei Peter su cd o attraverso internet.
Poi con le nuove produzioni che ci saranno in futuro cercheremo di ampliare la nostra audience, rimanendo fedeli al genere che ci ha contraddistinto fino ad oggi.Quello che possiamo vedere è che ai concerti dove suoniamo il pubblico si ammazza sempre, come al secret show che abbiamo fatto all’Home Festival qui a Treviso.
Noi non ci risparmiamo di certo sul palco , la gente lo percepisce e sputa sangue per noi.
Secondo voi quali sono i cambiamenti che ci sono stati nella scena punk dal 94 (anno della prima formazione) al giorno d’oggi… Sono quasi vent’anni…
Semplicemente i gusti son cambiati negli anni e quindi c’è meno gente rispetto all’esplosione degli anni 90. Di conseguenza ci sono meno band che suonano il genere.
Però alla fine c’è sempre un nutrito numero di persone a cui interessa il punk rock italiano, quindi non ci lamentiamo.
E nei peter punk cosa e’ cambiato?
Siamo diventati ancora più folli. Nel senso che il tempo non ha scalfito, ma addirittura aumentato il degenero cerebrale che ci ha sempre segnato. Musicalmente siamo naturalmente migliorati, poi le nostre vite son completamente cambiate dal momento dello scioglimento.
Come è ovvio che sia.Diciamo che musica e tatuaggi sono diventati il nostro lavoro.
Possono coesistere peter punk e cattive abitudini?
Certo! perchè tutto fa parte di noi. Abbiamo imparato nel tempo che davvero la frase “mai dire mai” è sempre azzeccata anche se scontata.
Nel nostro caso poi…. Quindi non si mai, se si vuole tutto può succedere. Momentaneamente ognuno di noi 4 ha un’altra band dove suona regolarmente, quindi è un pò troppo prematuro parlare di Cattive Abitudini.
Quali sono le band Italiane che vi piacciono (ascoltate/seguite) in questo momento?
Purtroppo i soliti nomi. Purtroppo perchè non abbiamo ancora sentito nuovissime leve che possono spaccare il culo. E questo ci dispiace molto.
Tra i più recenti Duracel e Gerson sono sicuramente i migliori, soprattutto i testi dei Gerson lasciano a bocca aperta.Senza dimenticare i Talco che all’estero spopolano. Sono “vicini” ci casa, quindi siamo ancora più felici per loro.
E le straniere?
A parte i nomi storici, i Paddy and the rats (ungheresi), i Secret 7 line ( giapponesi) sono tra i gruppi che ci hanno sorpreso in positivo. Soprattutto i primi sono un gruppo che meriterebbe un successo stellare da quanto belle sono le loro canzoni.
Diciamo che siamo affezionati alla musica che ascoltiamo da sempre. Comunque i nostri ascolti sono davvero vari. Stefano è sempre malato di punk hard core melodico.Nicola è sempre e solo Ramones e hard core italiano. Nicolò è più folkloristico mentre Ettore ascolta soprattutto metal anni 80.
Volete dire qualcosa ai lettori? E’ il momento di farlo…
Andate ai concerti.