Pensavate di esservi liberati di loro. E invece, dopo quasi un decennio, preparatevi a dare il ben tornato ai Peter Punk, che si rimettono insieme e sfornano il loro quarto album di inediti, Il Seme della Follia (un titolo che, se lo senti per la prima volta, non può non riecheggiare la strofa di Tu sai come si fa delle Porno Riviste – beh, un motivo in più per ricordarselo).
Lo stile è sempre lo stesso: punk rock italiano, con influenze californiane e accenni ska. Un melting pot sempre efficace, che senza troppi complessi – e col sorriso sulle labbra – ci fa tornare tutti un po’ indietro nel tempo. Poi arrivi alla seconda traccia e il sorriso diventa a trentadue denti (col rischio di essere scambiato per psicopatico se stai ascoltando l’album in cuffia in un luogo affollato) quando ti accorgi che Sasha Grey è l’azzeccata continuazione di A letto con Selen – questa volta però senza intermezzo per il sesso femminile.
In generale, testi con argomenti che spaziano dalla vita delle persone comuni alla bellezza di essere artisti e coinvolgere tutti nella propria musica; dalla critica allo stato attuale delle cose fino all’impatto che le nuove tecnologie e i social hanno su di noi (tema chiave dell’album). Davvero bello, piacevolissimo da ascoltare e da pogare – quindi tenete d’occhio i loro live, magari passeranno vicino a casa vostra.
Tracklist
Lo stesso fuoco
Sasha Grey
I veri ladri
Il seme della follia
Trashers
Ombra longa day
Odio
Nucleo Storico
I ricordi che non ho
The pug song
20+
Panico
Destini
Il sogno vive in me