People Hate Each Other: The next chapter

People Hate Each Other Avete rotto il cazzo!

Tranquilli non mi riferisco alla band del tosco-prolifico-mugellico Sid Parrot ma a tutti (proprio tutti) quei personaggi che si annidano tra la popolazione orecchie munita e che ancora oggi, dopo quaranta anni di punk e i suoi derivati nostrano, stanno li a pensare che i chilometri siano l’unità di misura della qualità della musica e del relativo interesse. A tutti quelli che ascoltano le solite due band con fede “vaschiano rossista” senza voler sapere che la fuori di candidati nuovi idoli c’è pieno e, per chiudere, a tutti i musicisti e addetti ai lavori che pensano tanto a cosa possa piecere alla gente che finisce che poi non lo fanno.

Questo per dirvi che i primi sabotatori, i primi che non permettono che non si possa parlare di Punk made in italy, perché di quello ci interessa in questa sede, al di fuori dei soliti stereotipi siamo noi. Quelli che (cazzo sembro V! ) non hanno alcuna intenzione di premiare il coraggio, l’audacia e la qualità delle migliaia di musicisti che lo stato di poeti e navigatori ha a sua disposizione. Questo sono i People Hate Each Other, dei coraggiosi con due palle così, che scrivono senza impalarsi esplorando in modo sincero e innamorato del loro genere, non interessati a cambiarlo con genialate inutili, intenzionati a viverlo con una freschezza che levati. Fin dal primo disco, uscito e consumato coi passamano, era chiaro che la scrittura e la varietà fosse la caratteristica primaria del nostro Sid, era lampante come una parata di specchi nel Sahara a mezzogiorno. Con il nuovo costrutto, non solo si conferma tutta l’alchimia, perfino si amplia, cresce e si inciccia diventando un universo di influenze e interpretazioni personali che, mi ripeto, eruttano qualità che quasi fa male.

Mai mi permetterei di dire di mollare i vostri ascolti, vi chiedo di arricchirli come si fa con la maionese che scopre i sapori e non li copre (catodico fui) e fatelo partendo da questo disco che vi stupirà , vi coinvolgerà e sarà anche in grado di farvi ballare; lo amerete!

Oggi con i PHEO e il loro The Next Chapter, neanche a farlo di proposito, inizia il nostro 2023 italo punk, facciamolo insieme, io ho già cominciato.

Ps se ciò che scrivo vi apparirà come un ammasso di stronzate siete invitati a sputarmelo in faccia.

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