Così come per i Lawrence Arms, anche coi Pears sono in clamoroso ritardo a causa della regola “parla di un disco solo dopo averlo comprato”, mi perdonerete.
I Pears sono una delle realtà più interessanti in giro, in particolare nel carrozzone Fat Wreck che ultimamente non ha sfornato, almeno per il sottoscritto, band degne di grandissima nota (Bad Cop/Bad Cop e The Bombpops su tutte).Il s/t della pazza scatenata punk hardcore band di New Orleans è uscito lo scorso Marzo e rappresenta il quarto lavoro da studio dopo “Go To Prison”, “Green Star” e “Human Movement”, lo split coi Direct Hit!. Esso si compone di 14 pezzi nei quali la band dà un’ulteriore dimostrazione di saper ben miscelare melodie pop punk ad esecuzioni punk hardcore condite con una tecnica quasi “propagandhiana”.Si parte con Killing Me e si conclude con Cynical Serene e il suo micidiale breakdown iniziale: nel mezzo tantissimi alti come Zero Wheels, veloce e cattiva, Dial Up, coi suoi cambi di ritmo ormai vero e proprio marchio di fabbrica dei Pears, la successiva Rich to Rags, 2 minuti e 30 di hardcore melodico puro, Naptime, manifesto dell’eclettismo sonoro del quartetto di New Orleans, Worm, dalle chitarre stile NYHC, Sympathy Cone, la mia preferita in assoluto col suo palm muting illegalmente veloce e perfetto connubio tra hardcore e hardcore melodico e Traveling Time, una sorta di pop-grunge impreziosito con arrangiamenti di piano che dà quel pizzico di stacco dal martellante hardcore proposto dalla band della Louisiana. Decisa e netta conferma dei Pears sulla scena punk mondiale con un disco che a differenza dei precedenti manca forse di quella ruvidità di suono a scapito di un sound più curato e “pulito”, ma che risulta essere una chicca per gli amanti del genere.
Tracklist:
Killing Me
Zero Wheels
Comfortably Dumb
Dial Up
Rich To Rags
Nervous
Naptime
Pepaw
Worm
Funerals
Sympathy Cone
Daughter
Traveling Time
Cynical Serene