Dare un seguito ad un album capolavoro è difficile per qualsiasi gruppo, e “Federico Tre e il destino infausto”, il precedente album dei Pay era proprio questo: un capolavoro.
E’ fresco di stampe il nuovo album del duo (+2) gallaratese, una band decisamente atipica sul panorama punk italiano, il loro pop-punk-rock’n’roll cantato in italiano sui testi geniali di Mr. Grankio (alias Ariel, ex dj di Rock FM ora in forze a Lifegate radio) e su musiche sue e della sua spalla di sempre Mr. Pinguino, mette a segno un altro grande album: “La ragazza col coltello“.
Difficile seguito di un capolavoro quindi, perchè le aspettative da parte del pubblico sono alte, e il livello qualitativo dev’essere quantomeno mantenuto. Questa nuova fatica, presentata da Mr. Grankio (nel loro ultimo concerto al Circolone di Legnano) come “l’album della maturità”, mostra un ulteriore sviluppo nel sound della band: vengono introdotte un po’ di tastiere e un piccolo tocco di elettronica che va ad arricchire gli arrangiamenti semplici e decisamente punkrock della band.
Il primo brano in cui è palese questa svolta è “Zombies” in cui le tastiere imperversano, ma non sovrastano, c’è anche “Incondizionatamente” (il cui attacco ricorda un po’ “From out of nowhere” dei Faith No More), che si impernia proprio su una parte di tastiera…per il resto lo standard qualitativo di “Federico tre” è ampiamente mantenuto, ormai i Pay, vecchi esperti del genere, sanno esattamente come scrivere una bella canzone senza ripetersi, mantenendo una feschezza che ha pochi pari oggi sulla scena alternativa italiana.
Ci sono altri esempi di sperimentazione, come la gemma pop ultramelodica “Desdemona e il panico“, o il country-rock di “Prendeva a calci la luna“, accostate ai classici pezzi “alla Pay”, come il primo singolo “La conquista dell’universo” o la opener “Che quando balla“. Standard qualitativo quindi mantenuto, i Pay possono avviarsi a rendere la nostra estate un po’ più divertente andando in giro per l’Italia a risollevare gli animi portando in giro il loro nuovo show (con tanto di tastiera suonata da uno dei due “operai del rock’n’roll”). Non perdeteveli!