Terza uscita in pochi anni del cantautore Pat Atho, “Cinema” è il titolo della sua ultima fatica, dove salta subito all’occhio la partecipazione del Collatino Goddam, ovvero un terzetto di ottimi musicisti tra i quali conosco il bassista Cacio, che contribuiscono non poco in questo disco.
Senza esagerare mi sento di dire che ci troviamo di fronte ad un disco completamente fuori da ogni schema, Pat non cambia una virgola nel suo modo di scrivere dove al centro di tutto ci sta sempre la gente comune, quella che non andrà mai da Barbara D’Urso, che fatica ogni dannato giorno per un pezzo di pane, quelle persone messe alla gogna già dal giorno “in cui sono venute al mondo urlando”, e che vengono sfrattate senza pietà quando ci sono case vuote lasciate a marcire. Questo è il set di “cinema”, e penso che la vera bravura dell’artista sia raccontare queste storie, di nuovo, con una naturalezza disarmante, in modo da farle arrivare dirette a chi ascolta con quel velo spesso di poesia che fa parte della sua formazione, io già dal primo ascolto mi sono ritrovato dentro questo set, tra la gente come me, più sfortunata di me, eroi senza nome e senza gloria.
Ma parliamo anche del Collatino Goddam, perché una delle particolarità che differenzia questo disco dai due precedenti è l’introduzione di una band che passa senza batter ciglio dal blues al punk passando per il rock, sonorità ’70s ma anche molto più indietro, con quella che secondo me è la ciliegina sulla torta ovvero la conclusiva “propaganda”, che potrebbe averla cantata benissimo John Lee Hooker, e invece è tutta bravura di Path e di chi ha reso dei semplici solchi di un vinile un capolavoro.
In conclusione “cinema” è un disco completo, pieno di emozioni di musica di qualità, raffinato sia nel suono che nella confezione, è un disco stradaiolo scritto da chi sa fare punk col pile e che non ha avuto paura di esplorare mondi parecchio distanti da quello su cui è abituato a stare, e l’ha fatto bene, riuscendo a creare delle atmosfere incredibili con un sound da urlo, pensato alla perfezione per ogni singola traccia.
Registrato, mixato e masterizzato presso l’Hombre Lobo Studio di Roma da Valerio Fisik, organi registrati presso il Red Carpet Studio di Bracciano da Gianluca Ranieri, produzione in studio di Path, Collatino Goddam e Valerio Fisik, progetto grafico di Alessandro Palmieri, fotografie di Matias Biglieri, prodotto da Roberto’ Hellnation.
tracklist:
01. Lakon
02. Piccola storia del mondo
03. Scatole vuote
04. Tutta la notte
05. Indagine 167
06. Senti a me
07. Day city rider
08. In trappola
09. Notte bianca a Roma Est
10. Propaganda