Si defiscono una band di rock vulcanico: per la loro fervida immaginazione, credo. Canadesi di nascita, ma infatuati dalle atmosfere e dalle bevande polinesiane, mescolano rock esplosivo di vecchissimo stampo con stampe e decorazioni visuali dei paesaggi cari a Gauguin.Non c’è molto da dire: suoni grossi e perfettamente prodotti, riff devastanti degni di Kiss, Billy Idol e Motorhead. La voce ruggisce l’unica fede: il rock’n’roll.
Tutto è dannatamente retro, dalle metriche, ai testi, agli assoli, completamente dimenticati dalla musica moderna.
Bastano i primi tre pezzi a capire il concetto e l’epilogo del disco: è hard-rock, con suoni di chitarra più vicini al metal.
Se non vi interessa il genere, -che personalmente penso non abbia più nulla da dire di nuovo, e anzi, lascerei volentieri alle band veterane nei loro tour nostalgici, ma comunque potenti ed inebrianti-, non prendete neppure in considerazione il disco.
Se avete gli AC/DC e Twisted Sister nel sangue, la voce di Lenny come icona della perfezione rock, allora il disco è ben fatto e interessante.
Non inventano e copiano pure spudoratamente. Vi sfido a non riconoscere il riff della sesta traccia ‘Suffering Bastard’.
Tracklist: 1-Blue Hurricane; 2-Kahiki Pearl; 3-Cobra’s Fang; 4-Smoking Eruption; 5-Instant Urge; 6-Suffering Bastard; 7-Headhunter; 8-Jungle Fever; 9-Viciuos Virgin