Oltre che alle pecore e alle ville di Berlusconi la Sardegnanasconde anche un suo lato punk che i Padrini, giovane ma interessante band,mettono in luce. Il loro sound affonda le radici nel punk rock anni ’90 a metàstrada tra il pop-punk Lookout e il melodic Hc Fat Wreckiano.
“Star Wars” è il primo full-lenght della band che sipresenta con grande grinta, potenza e simpatia. I testi dimostrano una assolutademenzialità che li rende una sorta di ibrido tra gli Skiantos e gli ScreechingWeasel con punte di idiozia Nofxiane.
Hanno ottime qualità nel costruire ottime punk rock catchysong alle quali però manca totalmente la parte dei testi che sembra un coacervodi deliri post-sbronze adolescenziali, o come loro stessi dicono di Valium oMdma.
Canzoni come “Scooter”, “Instabile” o “I fan dei Padrini”non hanno nulla da invidiare alle più blasonate band del genere italiane. Probabilmentenon brillano per originalità ma per essere il loro primo disco non mi sentoaffatto di biasimarli poiché nonostante tutto ho trovato ottimi spunti.
Mi chiedo però, c’era bisogno di una band del genere come iPadrini?! Probabilmente no, ma questa cosa potrebbe essere valida per il 99,9%delle band odierne. Quantomeno i Padrini non si prendono sul serio e nonammorbano le palle. Tecnicamente dimostrano ottime capacità, ora serve solo unpizzico di maggiore fantasia nel non appiattirsi sui clichè del genere (idemper i tentativi in inglese).
Vivamente consigliato ai fan di band come Duff o CattiveAbitudini.
Voto: 7 + (Baciamo le mani)
Tracklist:
01.Tattoo Song
02. Basalto
03 .L.C.S. Punk
04. Scooter
05. Instabile
06. MIki Lovesong
07. Riga Storta
08. Spank (Scacciano)
09. La Mia Ragazza
10. Where is My Mind
11. Il Fan dei Padrini
12. Tarantooledoo