La critica internazionale ha sempre osannato questi Ozma, giovane band della sempre più nutrita scuderia Kung Fu Records, ma a me sinceramente proprio non riescono a convincere. Questo “Spending time on the borderline” segue “Rock n roll part three” che la critica aveva definito come uno dei migliori album power-pop degli ultimi tempi.
Solitamente io nutro grande simpatia verso il sound di casa Kung Fu Records ma questi Ozma non mi riescono proprio a prendere e coinvolgere con il loro ritmo. Cercano di mescolare musica pop con tastiere e influenze elettroniche ma senza scrollarsi mai di dosso quella vena eccessivamente melodica chè fa scorrere come su di una linea piatta tutta la durata dell’album.
Il loro è un power-pop che nasce da influenze passate e risentono dell’influenza di band come Red Kross ma che purtroppo però non riescono a reinterpretare in modo personale ma alla quale cercano di avvicinarsi in modo troppo semplicistico.
Anche questa prova non mi è riuscita a convincere e sebbene mi sia sforzato nell’album non sono riuscito a trovare nemmeno il classico hit-single.
Voto : 5 + (Ridondante)
Tracklist
1. Spending Time2. Your name3. Come home Andrea4. Bad dogs5. Utsukushi Shibuya6. Turtleneck coverup7. Game over8. Curve in the old9. Restart10. Eponine11. Wake up12. Light years will burn