Che la scena alternative nazionale stia attraversando un momento di assoluto valore è innegabile, ottime band e produzioni di calibro internazionale stanno aprendo pian piano gli occhi anche ai più scettici.
E proprio su questa tesi vi presento gli Out Of Reach, quintetto milanese all’esordio discografico e intento a proporre un hardcore melodico di scuola californiana ben predisposto a incursioni riflessive ed emozionali.
Come tutte le band provenienti dal sottosuolo nazionale, anche gli Out Of Reach hanno sudato parecchio per arrivare al tanto atteso contratto discografico, lo si sente in tutta la durata di questo “Neverending”, disco veloce e rabbioso.
Il quintetto nei dieci brani proposti (ottima scelta a mio modo di vedere quella di pubblicare un numero essenziale di brani, evitando così di perdersi strada facendo) mostra con chiarezza i propri intenti, dando vita a un disco dove gruppi come Face To Face e Propagandi sono fonti d’ispirazione oltre a proporre song spesso e volentieri caratterizzate da assoli chitarristici ben riusciti nonostante un acceleratore costantemente pigiato con decisione.
Non mancano come dicevamo episodi più distensivi, come in “Try” dove un ritornello malinconico dà vita a uno dei pezzi più belli dell’intero disco.
Tanta freschezza e voglia di sbattersi, qualità che oramai sembrano normali agli occhi di tutti, ma che devono essere sempre come un pregio non da poco.
Arrivando a parlare dei testi quello che si intuisce da subito è la semplicità con la quale vengono proposti, senza cercare facili rifugi nei temi caldi della società odierna, ma bensì basati su esperienze personali e quotidianità. In conclusione una bella scoperta questi Out Of Reach, bravi nel ritagliarsi un posto al sole in una scena già ben collaudata come quella italiana.
Voto:7
Tracklist:
01 Deep inside; 02 Try; 03 Hardly getting over it; 04 Gazer; 05 Nothing to expain; 06 Dead leaves;07 Sweet dream; 08 One day; 09 Wishes; 10 Tension with society;