Vengono da Philadelphia i ONE WIN CHOICE. A molti di voi potranno sembrare degli emeriti sconosciuti nonostante 3 tour europei alle spalle. Sicuramente avranno molta più ascendente dopo che avrete speso qualche minuto ad ascoltare questo “Conveyor”.
La sapiente armonia con cui districano i complessi riff di chitarra di ogni brano (come non notare l’architettura musicale di “Places” o del bridge di “Frame your favorite picture”) li porta brevemente ad essere affiancati a band come A WILHELM SCREAM e NO TRIGGER, ai quali anche la melodia di “Who threw out the itinerary” è facilmente assimilabile.
La voce di Dan Kloza sempre al limite tra l’urlato ed il melodico (un po’ alla Strike Anywhere per intenderci) ci guida brano per brano nel mondo OWC. Un viaggio spensierato nel punk-hc moderno. Liriche non scontate (penso per esempio a “Paint me a better world”), tanta passione ed una innata voglia di condividere esperienze e sensazioni. Lontani dai riflettori e dal music business.
L’intensità hardcore che aveva caratterizzato i lavori precedenti (e che ancora echeggia nelle chitarre taglienti ed acide di “Where my allegiance Lies”) non è svanita ma si è aperta alla melodia “punk” dando davvero qualcosa in più a questa band.
Così quando le parti tecniche si affievoliscono, nascono brani come “Hand over hearts” che profuma di ANTI-FLAG, sia per la melodia che per il testo, o “ocean, Luzerne, Monroe” che tanto ricorda il moderno punk-rock dei FLATLINERS.
Esagero mettendo questo disco tra i 10 migliori del 2011? Forse si, però per ora nient’altro mi ha così piacevolmente sorpreso…
Voto: 7½/10