Miseria che giornata, un vero evento punk e skinhead, fatto dai punk e dagli skinheads per tutti, non solo per i punk e gli skinheads.
Ciò che i kidz di OI! Fatti un’ambulanza, Associazione Ale Villa e Music For Peace hanno tirato in piedi in questi anni, da quel freddo inverno del 2022, è una cosa che va oltre la musica, oltre a tutto, ha scavalcato i confini che qualcuno ha tracciato senza chiedercelo ed ha portato un’ambulanza attrezzata per aiutare i bambini nati nella parte sbagliata del mondo, perché noi siamo fortunati, ma abbiamo un gran cuore, lasciatemelo dire, e grazie ai tanti eventi organizzati, alle birrette che ci siamo scolati ed alle band che sono state super, i ragazzi sono riusciti a raggiungere l’obiettivo, ma va detto grazie anche a tutti noi, che abbiamo partecipato anche per un solo evento, perché come diceva una persona molto intelligente “without people, you’re nothing” e forse qualche cucciolo riuscirà finalmente a trovare un sorriso.
Ora sarà l’emozione della lunghissima giornata, iniziate alle 16:30 e finita alle 4:00 del mattino, ma non è che mi ricordo proprio tutto quello che è successo, so solo che sono arrivato più presto che ho potuto, e già da subito ho sentito quella sana aggregazione, quella sensazione di fare qualcosa di buono, ed i sorrisi che ho visto sulle facce dei tantissimi ragazzi, presenti in gran numero già dalle prime battute, sono veramente impagabili, il Pinelli si conferma un gran posto, ospitale e sano, e le band…ragazzi cosa non hanno combinato le band prima nel cortile e poi sul palco all’interno del centro sociale…a partire dai Dirty Job, partito in perfetto orario il quartetto milanese ogni volta che lo vedo è sempre meglio, un salto negli anni d’oro dell’OI! che scalda già i giovanotti presenti, per poi passare ai freschissimi Tigre, local heroes che hanno letteralmente spaccato, il buon Lobo è una macchina da guerra ed anche i più timidi sfidano il sole bollente di luglio per stare attaccati alle spie per cantare ed iniziare a spingersi malamente, poi dopo di loro gli Ostile, brutta gente dal Milano che non vedevo da troppo tempo, hanno ormai una bella verve sul palco nonostante la cresta del buon Andrew (lol), il carisma della Dali e la bravura dei musicisti fanno si che il pit si popoli in fretta, per restare zona pericolosa per l’arrivo degli altri local heroes Stiglitz, che stanno raccogliendo a due mani i frutti del loro lavoro, perché l’OI! sarà anche semplice e diretto, ma se passi le giornate a lamentarti su feisbuc non scrivi sti testi, a 20 anni. Ultima band all’esterno, tocca ai Miners da Bergamo e qui mi fermo un momento perché erano anni che non li vedevo, e cazzo che bomba! Un vero rullo compressore, un vero gruppo OI! con tutti i crismi, gente a cui piace la baldoria e gli piace farla appiccicata ai suoi ragazzi, momento top quando parte l’intro di “bassa bergamasca”, che pensavo fosse una registrazione, invece era dal vivo, finalmente abbiamo dato un volto a quell’intro, e mi scuso per la foto scarsissima.
Pausa cena, grazie Fuvlietto per l’ottimo panino con la salamella, il sole va dietro la montagna e l’evento si sposta all’interno del Pinelli, dove ci sono già 35° umidi ad attenderci, ma a noi non fa pura un cazzo ed appena attaccano i Plakkaggio è delirio vero, il quartetto di Colleferro scatena l’inferno col suo solito piglio micidiale, circle pit e stage diving come nella migliore tradizione punk, sudano anche i muri ma vaffanculo che spasso, poi momento serietà con Alice che spiega quanto fatto in questi anni, visibilmente emozionata, scrosciano applausi perché ragazzi, sta cosa resterà dentro di noi in eterno; tocca ai Sempre Peggio, prima di iniziare un giusto quanto apprezzato intervento di Martin, che con le sue doti oratorie incendia il pubblico prima di attaccare forte con la scaletta, sempre impeccabile, dell’esperta band milanese, che ha indubbiamente tenuto l’asticella del rancore altissima, con quel solito misto di ignoranza e pezzi rivolta anima che li ha resi una delle più belle realtà dell’OI!
Potrei già essere soddisfatto così, ma manco per il cazzo, con l’ennesima bottiglietta d’acqua cacciata giù alla goccia mi piazzo sotto al palco per la Torino OI! All Star e rivedere, credo dopo quasi 10 anni, uno dei miei gruppi preferiti, i Gavroche da Santena…che attaccano potenti e bellissimi, mi ricordo tutte le canzoni e penso che 20 minuti dopo tutto sto tempo siano una tortura, ma vedo che i ragazzi vanno avanti, inizia farmi male la gola e alla fine suonano per quasi un’ora tutti i loro pezzi, penso “va beh, non vedrò i Pretesto e gli S-Contro, ma è andata comunque bene, dai”, esco a prendere un po’ d’aria, qualche goccia di pioggia e per fare due parole come si deve col mio amico/maestro Fritz, e quando rientro stanno per iniziare i Pretesto, non ci credo, non li ho mai visti dal vivo e sognavo sto momento da quando ho deciso di venire all’evento, ed eccoli qui con tutta la loro bile ad incantare un Pinelli stremato, ma che non ha la minima intenzione di fare un passo indietro, e dopo di loro, alle 2:00 del mattino, la sciabolata morbida degli S-Contro che fanno tremare muri e certezze, ormai è una bolgia sia sotto che sopra il palco, non si capisce più un cazzo e con “ma che cosa resta di noi” credo di aver detto addio alla voce ed alla dignità per almeno 3 giorni.
Si ristabilisce un momento l’ordine, il caldo è ai livelli di morte cerebrale, ma ci sono i Dalton ed il coroner può andare a bersi un caffè, pensavo che la combo orario improbabile + ottava ora di concerto avesse lasciato qualche eroe per strada, ma nemmeno per il cazzo, il quartetto romano è ormai una delle band di punta della nostra scena, sanno stare su qualsiasi palco e le loro canzoni sono le nostre vite raccontate bene, li ho visti tantissime volte dallo “StreetCore de Roma” (quell’evento dove tante band romane sono venute a suonare a Magenta (MI) e dove i Dalton hanno praticamente esordito dalle mie parti) ed ogni volta è una magia, ti ritrovi con l’incazzatura del dopo lavoro e la leggerezza di una birra gelata tutto assieme, sono unici, credo.
Arrivano le 3:00 del mattino e portano con se la band che ha prestato una delle sue hit per questa iniziativa, i Klasse Kriminale sono di fatto una delle più longeve, conosciute e apprezzate band italiane, rudi ma con un cuore enorme, Marco si presenta con tutta la sua classe ed il suo stile con tanto di giubbotto e t-shirt degli Angelic Upstarts, danno il via alle ultime battute di questa giornata indimenticabile, le loro canzoni hanno un arco narrativo di 35 anni e sanno colpire forte, fortissimo, gli eroi rimasti sotto al palco a cantare sembrano freschi come una rosa appena attaccano con “OI! Fatti una risata”, che però sta volta è stata cambiata in “OI! Fatti un’ambulanza” per l’occasione, e via con una strappalacrime “uniti si vince” ed i pezzi nuovi, ah hanno anche presentato il loro ultimo lavoro “belin, dei pazzi”, una raccolta stupenda che ci riporta tutti dove tutto è iniziato, e grazie di cuore alla band per i disco, e per averci messo le mie foto all’interno, voi non potete immaginare cosa sto provando.
Sono le 4:00, come dice Balestrino “orario molto punk”, saluto tutti ma non sono per nulla stanco, dj Skappe sta già facendo ballare i superstiti, ma io ho più di un’ora di strada che mi separa dal letto, sto evento passerà alla storia, ne sono certo, e spero solo che i quattro scatti di merda che ho fatto vi ricordino ciò che è stato. Lunga vita ai ribelli OI!
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