I Nunnery Nutty sono una giovane formazione spagnola, nata a Terrasa a fine 1996 dalle ceneri degli old-schoolers Godzilla Vs. Barbie. Raggiunta dopo alcuni avvicendamenti l’attuale formazione (Luis – voce, David – chitarra e voce, Jordi – basso e voce, Iván – chitarra e Juan – batteria) editano il demo “Sometimes” di cui fanno fuori ben 500 copie, e che li porta al contratto con la madrilena Slide Chorus, particolarmente attenta alle proposte in ambito HC melodico. Devo dire che un annuncio sulla fanzine spagnola “The Piohosa’s” mi aveva un po’ depistato, dato che vi si leggeva “hardcore duro e puro con basi melodiche complesse, mischiate a riffs tipo Abhinanda o Refused con cori e grida in stile old school”. E’ vero che i Nunnery Nutty presentano stacchi e, occasionalmente, interi pezzi più duri della media, ma in genere si tratta pur sempre di HC melodico di ascendenza Epitaph/Fat Wreck (Pennywyse, i No FX più epici, qualcosina dei Propagandhi) e Burning Heart (a proposito, i nostri hanno suonato dal vivo con Satanic Surfers e The (International) Noise Conspiracy). Questa vena è evidente nella struttura delle canzoni, negli stop&go, nell’impostazione vocale e nello stile della batteria. Quello che effettivamente si avverte subito è una certa atmosfera tesa, a volte malinconica, sempre riflessiva, ben rappresentata dai testi che, seppur in un inglese abbastanza “broken” (aaaaah con la lingua che si ritrovano…), toccano tematiche personali e generali con una certa profondità. “Pensiamo di dover lottare per la nostra autenticità, difendendo la nostra morale al di sopra dell’opinione degli altri. Qualche stronzo pensa che dobbiamo essere d’accordo nell’essere normali e superficiali” (“Delay”). Buono l’uso delle voci, con una decisamente “screaming” ad affiancare spesso quella melodica di Luis. Un buon disco se vi piace l’anima più sofferente del melodicore di stampo californiano.
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