Prima edizione per questo No Future day,ospitato al Lambicco Occupato di Vignola.
Tanti i gruppi ospitati che si alternano sul palco dal pomeriggio..
..Purtroppo per problemi “logistici” mi perdo i primi quattro gruppi,ovvero Devianti,Esclusi,Anomia e Fashtidio,tutti provenienti dalla zona di Bologna. Arrivo giusto in tempo,invece,per assistere all’esibizione di un altro gruppo bolognese:gli Ed. Il loro show,come sempre,ci riporta per un po’ indietro agli anni ’80 dato il loro sound a base di Negazione,Indigesti,Circe Jerks..tanto per citare alcuni nomi.Pian piano questa giovane band si sta guadagnando una certa popolarità all’interno della scena ed a pieno titolo direi.Alternando brani da Possibilità Deviate a qualche cover i nostri riescono a coinvolgere il pubblico presente a dimostrazione che tra le nuove leve del punk/hc italiano iniziano ad emergere band valide!
Subito dopo di loro è la volta dei Summer League,band anche loro bolognesi,anche se ben più noti sia in Italia che in Europa,con varie uscite all’attivo(la più recente lo split con gli Eyeless View-nda).
Questa volta,pur restando in ambito hardcore,le coordinate si spostano verso un suono compatto,”tosto” ma melodico,in linea con quanto fatto dagli Ignite ma anche da band più vecchie ed importanti come i Dag Nasty.Il loro show è senza sbavature,anche se l’acustica del posto,non rende merito né a loro né agli altri gruppi.Caratteristica di questa band sono i testi sempre politicamente impegnati,contro l’imperialismo americano,per la causa palestinese ma anche rivolti alla “scena” stessa.I cinque eseguono,tra gli altri,anche un pezzo nuovo,Rise Again,tratto dallo split sopracitato,e la cover di We are 138 dei Misfits.
Il festival volge ormai al termine e dopo l’esibizione dei gruppi locali mancano all’appello gli Skruigners ed i Face the fact.
Per gli Skruigners si radunano un sacco di punk kids sotto al palco e tutti “partecipano” allo show cantando con la band e massacrandosi a dovere..loro non sono tra i miei gruppi preferiti,però devo dire che tra alti e bassi lo spettacolo non mi annoia di certo,anzi mi ritrovo spesso nel mezzo del pogo,volontariamente o meno.In bilico tra l’hardcore/punk italiano e qualche aperture melodica “made in USA”,anche gli Skruigners fanno la loro bella figura in questo festival.
Infine è la volta dei Face the fact.Sinceramente li avevo solo sentiti nominare e quindi aspettavo di vederli dal vivo.
Inutile dire che tecnicamente i cinque romani sono molto molto validi ed il loro hardcore,molto influenzato dal metal di stampo svedese,risulta molto cupo e potente.Drumming pesante e chitarre taglienti la fanno da padrone,il tutto a supportare le doti vocali di Josh.Negli anni i nostri sono riusciti a costruirsi molta fama anche in giro per l’Europa e recentemente hanno suonato di spalla agli Anthrax,più o meno in concomitanza con l’uscita di Romeo and Juliet are not dead.Il pubblico è catturato dall’energia della band,anche se è piuttosto statico in questo caso (del resto la maggioranza dei punk kids venuti per gli Skruigners non apprezza di certo questo tipo di suono-nda).
In definitiva una prima edizione per niente male,considerando sia il livello dei gruppi che il prezzo di ingresso di soli 5 euro…iniziative del genere ultimamente sono sempre più frequenti,segno che di gente che si sbatte ad organizzarle ed altrettanta disposta ad usufruirne ce n’è eccome.
Non resta che sperare in un futuro per il “No future day”!