I milanesi No Frontiers possono essere annoverati tra i portabandiera della scena alternativa italiana, con ben sedici anni di sudata attività, show tenuti in ogni angolo dello Stivale e diverse autoproduzioni all’attivo. Partiti inizialmente come una delle più classiche punk-rock band sulla cresta dell’onda della scena californiana, il gruppo ha pian piano raddrizzato il tiro andandosi a piazzare in quell’universo alternative rock caro a nomi come quello dei Vanilla Sky. Un processo evolutivo costante che li ha portati oggi alla pubblicazione di “Moving Forward”, produzione che di punk ha poco o nulla ma che bensì ha dato al gruppo la giusta collocazione stilistica tra l’hardcore melodico californiano e l’alternative rock.
Il cantato in lingua inglese dona ai No Frontiers un taglio internazionale e maggior impatto, grazie a un sound che molto deve a ciò che va per la maggiore negli States, alternando adrenalina e pathos con maestria. Un disco riuscito? Decisamente sì, grazie come dicevamo alla scelta intelligente di offrire due versioni ben distinte del progetto, uno ad alto tasso energetico (quello più alternative oriented) e uno più soft, tra ballad e classici richiami rock. Un lavoro che sa come accontentare una bella fetta di ascoltatori e che proprio per questo motivo ha molto da offrire, provare per credere!