“…Dentro, l’Alcatraz è stipato di ragazzine in crisi ormonali e padri e madri di famiglia in crisi d’orchite cronica abbandonati sui divanetti del locale…quando i New Story salgono sul palco sono accolti da un discreto boato, e iniziano a suonare il loro pop-punk-emo…”
My Chemical Romance + The New Story21/11/06Alcatraz, Milano
Antefatto: Sono in fila davanti alla cassa accrediti, sto discutendo con un amico sugli orari del concerto, e mi scappa la frase “Oh no, mi sa che i New Story ce li becchiamo in pieno”, a questo punto si gira un signore brizzolato che parte con una filippica sull’ascoltare la musica prima di giudicarla, completamente ignaro del fatto che gli avevo detto di aver sentito i pezzi sul myspace della band, il signore aggiunge anche che se i New Story sono arrivari a suonare lì vuol dire che non sono proprio gli ultimi arrivati.
Quando questo individuo raggiunge la cassa accrediti scopro che è il manager della band.
Dentro, l’Alcatraz è stipato di ragazzine in crisi ormonali e padri e madri di famiglia in crisi d’orchite cronica abbandonati sui divanetti del locale…quando i New Story salgono sul palco sono accolti da un discreto boato, e iniziano a suonare il loro pop-punk-emo; io memore della lezione impartitami dal loro manager raddrizzo le antenne e cerco di analizzare bene il sound della band. Ascolto ogni riff, arpeggio, melodia, passaggio, stacco…e dopo 3 canzoni decido che il bar offre distrazioni decisamente più interessanti. Anche il pubblico piano piano abbandona la band…dopo la metà del concerto ogni fine canzone raccoglie un applauso alquanto svogliato, e anche una cover di Torn di Natalie Imbruglia non lascia certo il segno (visto che è pure suonata molto simile all’originale). Se aggiungiamo a tutto questo il fatto che la band dimostra tra un pezzo e l’altro di non avere personalità e carisma, vedete come la naturale destinazione di questa band sia, a mio avviso, il dimenticatoio.
I My Chemical Romance dal canto loro invece con quest’ultimo album hanno dimostrato di essere ben più della classica, pallosissima emo-band, sfoderando un sound che si rifà equamente al glam anni ’70 e al pop-punk, tirando fuori quindi un o dei migliori album usciti quest’anno…per questo motivo quindi sono qui stasera.
Quando le luci si spengono e parte The end mi viene da pensare che iniziare un concerto con un pezzo lento è una delle mosse più sbagliate che si possano fare, ma in un contesto come questo, in cui la band presenta un concept album, direi che ci può stare…quando Gerard Way fa il suo ingresso sul palco il boato è assordante, e meritato. Il cantante dimostra di avere un’ottima padronanaza di palco, e di sapere come si gestisce una folta folla…peccato che la scarsa conoscenza dell’inglese da parte del parterre dell’Alcatraz rende impossibile una qualsiasi interazione.
La tripletta del concerto ripropone fedelmente l’inizio del cd, poi si fa largo I’m not ok, una delle mega-hit del passato, e l’Alcatraz esplode. Personalmente non riesco ancora ad appassionarmi ai pezzi vecchi…fino al finale con Helena, ma il momento veramente forte del concerto, arriva a metà, e il singalong sul nuovo singolo Welcome to the black parade è ASSORDANTE. Mi guardo intorno, è pieno di ragazzine da tutta Italia pesantemente truccate che piangono come fontante, ma me l’aspettavo.
Su un fronte un po’ più professionale devo dire che l’esibizione della band è ottima: senza sbavature, errori, o momenti stanchi…i pezzi calmi si bilanciano con quelli più rock, e in entrambi la band da il meglio di se. Restano solo un po’ di commenti negativi sulla loro attitudine backstage, ma questa non è cosa che può interessare al pubblico.
Un buon concerto, quindi, alla fine del quale le ragazzine sconvolte potranno tornare a casa coi genitori perplessi e passare il resto della settimana a pensare a quanto è figo Gerard Way.Scaletta del concerto: (grazie a Paolo The Punisher – http://musicametal.blogosfere.it/) The endDeadThis is how i disappearIm not okCemetery DriveMama!Welcome to the Black ParadeI dont love youThank you for the venomTeenagersGive ’em hell, kidHouse of wolvesFamous Last wordsYou know what they do to guys like us in prisonCancerHelena p.S: Purtroppo a ‘sto giro niente foto del concerto…