La Fiera del Disco & CD del Friuli Venezia Giulia è l’appuntamento annuale per eccellenza per i collezionisti e gli appassionati del nord est e non solo, in cui è possibile scambiare rarità, vinili, CD e DVD da collezione, gadget, libri e riviste legate al mondo della musica. I visitatori potranno acquistare e scambiare i propri dischi con gli espositori e far valutare il proprio patrimonio discografico da espertissimi collezionisti. Gli affezionati della Fiera del Disco attendono con ansia l’appuntamento di Pordenone, in cui si radunano i più grandi estimatori italiani e diversi importanti espositori stranieri. Sono attesi oltre 100 espositori da tutta Europa. Non solo vinile ma anche cd rari e da collezione, memorabilia, poster di concerti; questo è quanto ci sarà a Pordenone per la 24^ edizione della mostra del disco.
Orario continuato dalle ore 10:00 alle ore 19:00
Bar Interno, ampio parcheggio, 500 mt dalla stazione FFSS
Padiglione 6 – Ingresso centrale
Viale Treviso, 1 – Pordenone
Ingresso 6,00€
http://www.mostradeldisco.com/
IL VINILE. Hanno tentato di farlo fuori in tutti modi. A colpi di compact disc, minidisc, laserdisc e, ultimo, il download di musica digitale da Internet. Niente da fare, a 67 anni dalla sua introduzione avvenuta nel 1948, il vinile resiste. Piccola enclave dell’industria discografica, addirittura sta conoscendo una seconda giovinezza. Perché, come ha detto Bob Dylan «i dischi moderni sono atroci. Oggi non puoi fare un disco che suoni come quelli che ascoltavo e amo ancora». Dischi in vinile, ovviamente. La United Record Pressing di Nashville, l’azienda di stampa vinili che per prima stampò il primo singolo dei Beatles ancora oggi dichiara che “la propria catena di montaggio opera 24 ore al giorno”.
“Il vinile, nel suo piccolo, è diventato anche un fenomeno di moda. Scontato che l’acquirente di vinile sia il 40-50enne legato ai miti dell’adolescenza, il fenomeno ora interessa anche i giovanissimi che acquistano l’Lp feticcio, per poi ascoltarlo su mp3 dopo averlo scaricato da Internet” (BLOG – vinile).
Nonostante gli audiofili fedeli al vinile costituiscano oggi una piccola minoranza, una nicchia di mercato operante con altissima tecnologia è ancora attiva, basti pensare che, solo in Italia, attualmente sono presenti sui cataloghi diversi modelli dal costo di varie migliaia di euro.
Il vinile è, inoltre, ancora molto usato dai disc jockey e molte etichette, sia italiane che straniere, distribuiscono musica su vinile appositamente per dj.
Mentre gli amanti della musica classica hanno apprezzato il passaggio al digitale, molti amanti del genere rock invece continuano ad ascoltare musica su vinile. In questo settore, tuttavia, la produzione si è digitalizzata. Per questo motivo gli amanti del rock e del vinile ascoltano soprattutto dischi rilasciati alcuni decenni fa. Soprattutto nella scena underground, però, la tendenza a stampare anche -se non solo- i dischi in vinile, è rimasta.
Può darsi che la rinascita del vecchio disco nero sia soltanto il frutto di una moda, un ultimo guizzo prima dell’estinzione. Ma può anche darsi che rappresenti invece l’alba di una nuova stagione a doppia velocità, in cui vinile e MP3 non si escludono a vicenda, ma diventano complementari. Le due facce di un’esperienza musicale contemporanea, allo stesso tempo vintage e all’avanguardia, che risponde tanto alle nostre necessità di selezione (il vinile) che di abbondanza (l’MP3). (di Luca Castelli)