MONDIALI ANTIRAZZISTI 2016, report fotografico

Ed eccomi di nuovo qui a raccontare più o meno quello che è successo ai Mondiali Antirazzisti 2016, la 20esima edizione, sempre nella splendida cornice di Bosco Albergati. Come l’anno scorso ho deciso di fare qualche tonnellata di fotografie per riprendere situazioni e facce che si vedono solo ai Mondiali, diciamo che le situazioni non sono mancate anche se non ho mai fatto le 6 del mattino, ma andiamo con ordine.
Partenza dalla bassa nel primo pomeriggio di venerdì, i Mondiali sono iniziati mercoledì, ma purtroppo il lavoro…arriviamo verso le 15.30 ed i gentilissimi organizzatori, visto l’ora, mi consentono di portare dentro la macchina, vi avviso da subito che ringrazierò spesso gli organizzatori, quindi fateci il callo, troviamo un bel posto vicino al campo da basket dove non disturbiamo nessuno, montiamo la tenda ed iniziamo i nostri Mondiali.
Noto rispetto alla passata edizione tante persone in più, se ne discuterà spesso e tanti diranno il contrario, fatto sta che quest’anno le squadre iscritte sono tantissime, e gli assolati campi delle varie discipline sono stracolmi di gente. Le giornate qui scorrono sempre troppo velocemente e ormai è talmente tanta la gente che conosco che mi sembra di stare nel cortile di casa, tra le freschissime birre dei bar, qualche torcia accesa (qui non ti diffidano) ed il profumo delle tende sotto il sole, passiamo davanti alla nuova arena concerti, non c’è più il classico tendone e forse è un bene, perché era bello quanto vuoi ma gli anni passati, dopo la terza torcia, la sotto non si respirava, un bel palco dove stanno provando gli Urgonauts, mi dicono che sono molto bravi, un saluto e quattro parole che faccio sempre con piacere con Enrico ed Elisa (Los Fastidios, KOB), sempre presenti anche loro, Fulvio ed Elena, Sam, Dali, Fube ed una splendida coppia che vi farò conoscere appena più avanti.


Si va a mangiare, la cucina come tutti gli anni è sempre ottima, e subito dopo attaccano gli Urgonauts presentati dall’inossidabile Ciccio Baudo di Bologna, il grandissimo RUDE! I ragazzi sul palco mi piacciono, piacciono anche ai ragazzi sotto al palco ed alla mandria di persone che pascola nei pressi del palco, bambini che corrono, torce accese ed una bella atmosfera, suoni perfetti per il gran lavoro dei ragazzi dietro le quinte. Nel frattempo inizia a farsi largo lo Skifomarcio, e mo’ son cazzi.


Dopo un bel discorso dell’incontenibile Adelmo, col quale mi perderò in discorsi a 360° il giorno dopo, all’ombra del bar, con un birrone fresco davanti, salgono sul palco i Bluebeaters, li conosco di nome e non li ho mai visti prima d’ora, mi dice il mio amico Fulvio che sono davvero bravi, ma al di la della tecnica e dell’atmosfera che creano, ad un certo punto si sente dire “ragazzi, c’è una persona in mezzo al pubblico che deve fare un annuncio”, si apre un fermissimo circle pit ed ecco i due ragazzi che vi ho accennato prima, lui in ginocchio con una scatoletta in mano, lei in lacrime, tutto intorno sorrisi, mille foto, curiosi ed un “si” che ho solo potuto immaginare data la calca, ma che è chiarissimo negli occhi e nei sorrisi di Matteo e Claudia. Congratulazioni ragazzi!!
Intanto il concerto prosegue, loro devo ammettere che sono bravi e coinvolgenti, suonano non mi ricordo fino a che ora, ma è tardi e c’è tanta gente, si sta bene all’aperto e nessuno ha fretta di andare a nanna, neanche la mia piccolina che si sta divertendo come una matta. Un po meno quella santa di sua mamma che le corre dietro da 3 ore, e senza di lei non potrei fare NULLA di quello che faccio.


Inizia il giorno clou per i tornei, il sabato generalmente è anche il giorno con più affluenza, già alle 8.30 del mattino si sente tamburellare sul campetto da basket, che sarà il nostro punto semi fisso per tutta la giornata, con tanto di piscinetta e con la stupenda musica che arriva dal bar Gianni, il sole picchia mica da ridere e i ragazzi ci danno come i matti sui campi, atleti veri contro disastri della palla, ma sempre ampiamente dentro i limiti di rispetto e fair play, ogni squadra fa sfoggio del suo merch e delle sue pezze, nel frattempo come ho detto prima, mi fermo a parlare di tutto con Adelmo, ci resterei i mesi a parlare con lui e ad ascoltare le sue storie, intanto Antonio salva in corner i malati di basket, e con una tripla allo scadere ci da la possibilità di vedere sul proiettore la finale del preolimpico contro la Croazia, vabbeh poi è andata com’è andata…siamo alle fasi finali delle partite, ci godiamo la bellissima e combattutissima finale del torneo di basket ed è già tempo di premiazioni, sempre presentate in 3 lingue dal Rude.
Poi il momento più toccante dei Mondiali, il discorso della Giusy è stato troppo bello ed emotivamente forte per farne un’estratto, mi dispiace ma non sono un giornalista e non ho pensato di fare un video, fatevelo raccontare, se lo ricordano tutti, fidatevi.

Asciugate le lacrime alziamo i bicchieri per Christine e si comincia coi live, intanto l’Italia del basket è ufficialmente fuori dalle olimpiadi, non vi racconto le bestemmie di Frollo e Manu, ma c’è un live che sta per iniziare, sono emozionato perché gli RFC da Caserta non li ho mai visti e l’inno che hanno scritto per i Mondiali è splendido, sul palco sono eccezionali, coinvolgenti e tutti stanno saltando al ritmo del loro energico skapunk, verso la fine salgono Enrico a fare una devastante “Antifa Hooligans” ed i Punkreas con Adelmo per “Bella Ciao”.
Poi tocca ai Punkreas a chiudere la serata musicale, possono piacere o meno, ma va ammesso che sul palco ci sanno stare, io non sono un loro fan accanito, ma il loro live è coinvolgente ed i pezzi vecchi, classico, richiamano tutti i vecchi punkettoni che con “la canzone del bosco” e “aca toro” ci sono cresciuti, suonano una vita e sotto il palco mi sembrano tutti belli contenti, così come sopra, piacevole l’intermezzo dei ragazzi di Lercio. Ma prima delle foto volevo far notare una cosa ai “punk dell’ultima ora”…mi ha dato parecchio fastidio vedere il pirla di turno che vuole far male alla gente ed ai volontari di proposito, ai Mondiali come a tutti concerti dove vado, un minimo il cervello bisogna usarlo e tirare le transenne addosso ai volontari non è divertente.
Finita la parentesi bacchettona voglio fare i miei complimenti ai musicisti ed alle loro crew per il gran lavoro, oltre allo staff dei Mondiali dietro al mixer che ha fatto un lavoro impeccabile.


La notte comunque continua, facciamo qualche giro per Bosco Albergati ma alla fine la piccola è stravolta, ci mettiamo in tenda con lo ska che proviene dal bar Gianni a fare da stupendo sottofondo…verso mattina si sente uno che urla come un pazzo perché ha perso credo la fidanzata e non la trova più, noi intanto con un po di tristezza chiudiamo la tenda, passiamo a salutare un po tutti e torniamo verso casa, contenti per il bellissimo fine settimana, ma un po tristi perché ai prossimi Mondiali Antirazzisti manca una vita.

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