C’è stato un solo vero momento emozionante per ilsottoscritto e per tanti come me in questa serata:poco prima che iniziasse il concerto, sul megaschermodel Motion passano il video di “American Psycho”, etutti si sono ricordati di quello che erano i Misfitsfino a qualche anno fa: un gruppo seminale con unagrande storia alle spalle, ancora capace di concertiepici come i due proposti in anni recenti al Babyloniadi Biella.
Oggi? Oggi la creatura una volta conosciutacome “The Misfits” è un mostro a tre teste, ognuna conla sua storia e con la sua leggenda sulle spalle.
Evitando le considerazioni sul tipo di manovrarealizzata da Jerry Only e compagni possiamo soloazzardare un giudizio di tipo tecnico sul concerto distasera, daltronde chi si è fatto travolgere dallanostalgia non è stato a pensare a niente, si è buttatonella mischia e per un’ora scarsa non ha pensato adaltro che: “Jerry Only e Marky Ramone, Jerry Only eMarky Ramone”…e Dez Cadena? Siamo seri, a chi è maifregato qualcosa dei Black Flag qui?
Ma noi restiamofuori dalla mischia, e mettiamo in moto le orecchie elo spirito critico prima del cuore.
Beh…il risultato non è buonissimo: i pezzi deiMisfits sono stravolti, quasi hardcore, “TeenagersFrom Mars” che in originale aveva una melodiabellissima diventa irriconoscibile, con Jerry Only chequasi ne bofonchia le parole, l’innotransgenerazionale “Last Caress” è sfigurato, efinisce in 25 secondi, “Astro Zombies” altro macello,anch’essa irriconoscibile…un minimo di pelle d’ocasi affaccia quando dal casino emerge il vero sound deiMisfits che paradossalmente esce durante i pezzi piurecenti: “American Psycho”, “The Forbidden Zone”,ecc…
…E i pezzi dei Ramones? Lievemente meglio, ma sempreTROPPO veloce, ben più di quando i Ramones leeseguivano live: “Pet Sematary” è addirittura stonata,”The KKK Took My Baby Away” quasi dignitosa,”Blitzkrieg Bop” dura anche lei 20 secondi, “Sheena isA Punk Rocker” è eseguita bene, “I don’t care” allimite della decenza…ok, dopo un concerto così afine serata cosa resta? Per il sottoscritto ladelusione di vedere tre icone decadute e un nome,quello storico dei Misfits, utilizzato per meri scopicommerciali.
Meglio per me abbandonarmi alla fantasia e prendereper vere le voci di una prossima reunion con GlennDanzig alla voce e il ritorno del transfuga Doyle allachitarra; per tutti gli altri, basta spegnere ilcervello e buttarsi nella mischia.
Motion Unlimited – Zingonia (BG)
13/02/2004