Mi fa un estremo piacere constatare come il “modernismo” italiano sia ancora ben vivo e “kicking”.
I novaresi MiniVip sono una delle bands di punta della nuova “mod scene” italiana e , in questo loro album d’esordio , ci deliziano con una torrenziale fioritura di melodie “catchy”, hammond grooves strumentali di scuola 60s Stax e un senso della perfetta pop song che a tratti mi ha ricordato le cadenze di una delle mie bands preferite di sempre : i grandi PRISONERS di Graham Day.
Muovendosi su una linea evolutiva che da WHO /SMALL FACES / MARK FOUR /CREATION conduce al mod revival di fine 70s /early 80s fino al brit pop dei 90s e alle rarefazioni psych dei KULA SHAKER ; i MiniVip hanno saputo creare uno stile trascinante e nello stesso tempo “sognante” e lisergico nel quale si compenetrano compiutamente influenze “nere” e reminiscenze della più classica pop song “bianca”.
In un periodo di pretenziose buffonate sonore e di noiosi (pseudo)rumorismi di mezza tacca è un vero piacere ascoltare bands come i MiniVip che ci riportano alla dimensione più pura , solare ed immediata della pop song.
L’opening track del disco, ‘Puoi sentirmi’, è assolutamente splendida e gira incessantemente sul mio stereo negli ultimi giorni.
Disco estremamente consigliato in vista della prossima estate. Per chi ancora crede che un semplice frammento dell’unghia di un alluce di TWIGGY valga infinitamente di più dell’intera galleria di zombi mediatici inventata dalla diabolica mente di Alda D’Eusanio negli ultimi 15 anni!!!!!