Passano gli anni ma ci sono band che continuano a girare il mondo, tour dopo tour, con la semplicità dei ragazzi della porta accanto…
E’ così che ci apprestiamo ad intervistare i disponibilissimi Mathias e Erik, chitarristi dei MILLENCOLIN, pronti a presentarci i loro nuovissimo “Machine 15”
– Ciao Ragazzi, come va?? Come sta andando il tuor?
Mathias: tutto bene grazie. Il tuor è andato alla grande, questa in Italia è l’ultima data.
– Siete qui per presentare il vostro nuovo album “Machine 15”. Ascoltandolo mi è sembrato molto più simile a “Home from Home”, molto più rock rispetto a “Kingwood” dove erano presenti diversi brani punk-rock. Cosa ne pensate di questo vostro nuovo lavoro?
Mathias: Amo questo nuovo album. Mostra la naturale evoluzione che abbiamo avuto come band.
Alla fine “punk-rock” significa fare/suonare quello che si vuole, e i brani di “Machine 15” rappresentano quello che siamo in questo momento.
E’ importante sentirsi soddisfatti quando si scrive una canzone e noi lo siamo stati componendo questo album.
– Come sottolineato dal titolo del disco quest’anno festeggiate i 15 anni di Millencolin. E’ bello vedere come dopo così tanti anni la vostra formazione non sia mai cambiata. Qual è il segreto dei Millencolin?
Mathias: il cibo italiano…eehhh…
Erik: la pasta con le olive …scherzi a parte, siamo grandissimi amici, lo eravamo prima di iniziare a suonare nella band e lo siamo tuttora nonostante abbiamo avuto un discreto successo in tutto il mondo. Ogni cosa è andata nel verso giusto in questi anni.
Mathias: nessuno di noi ha dovuto mai fare un secondo lavoro parallelamente alla band e questo ci ha aiutato molto.
Erik: sai ho passato metà della mia vita nella band, quindi faccio fatica a pensare alla mia vita senza i MILLENCOLIN
– E se un ragazzo dovesse avvicinarsi per la prima volta ai MILLENCOLIN quale album gli suggerireste
Mathias: Sicuramente quest’ultimo. Perché no???
Erik: certo. Ad esempio “Same Old Tunes” è un bel album ma non sarebbe adatto ad essere pubblicato oggigiorno. Ogni album rappresenta una sorta di stagione della band, “Pennybridge Piooners” rappresenta i MILLENCOLIN nel 2000, “Home from Home” i MILLENCOLIN nel 2002 e così via.
– E invece quali sono le vostre canzoni preferite?
Mathias: “No Cigar” e “Penguins & Polarbears”
Erik: siamo molto soddisfatti del nuovo album ma sicuramente il disco più significativo della nostra carriera è “Pennybridge Piooners” e quindi anch’io ti direi “No Cigar”
– Nei giorni scorsi mi è capitato di vedere il vostro nuovo video del brano “Detox”. Quando è importante per una band come i MILLENCOLIN avere un video?
Erik: Penso sia molto importante per qualsiasi band avere un video. Certo non molte TV musicali lo faranno passare ma avere anche solo la possibilità di pubblicarlo su myspace, youtube o in qualsiasi altro posto sul web non può che aiutare una band.
Mathias: E’ uno strumento promozionale, inoltre è stato possibile girarlo senza spendere molti soldi e anche questo è un aspetto importante.
Erik: Per “Home from home” abbiamo girato 3 video + uno extra ma in quel caso sono stati investiti molti soldi.
– Da 6 anni promuovete uno skate contest a Orebro, la città dove ancora oggi vivete.
Continuate ancora ad andare in skate come mostrato nel vostro DVD?
Pensate che l’attuale musica dei Millencolin possa essere ancora associata a questo sport?
Mathias: si continuiamo ad andare in skate e continueremo a farlo.
Erik: si non abbiamo più ripreso immagini però lo facciamo tutti i giorni.
Mathias: la musica dei MILLENCOLIN degli ultimi album sicuramente non è più adatta per andare in skate. Come ti dicevo amiamo andare in skate, lo facciamo tutti i giorni, ma abbiamo sempre tenuto separata questa nostra passione dal nostro modo di comporre musica.
– Avete nei vostri programmi futuri la pubblicazione di un nuovo DVD, magari già dopo questi tour?
Erik: ci piacerebbe molto ma preparare un DVD, come fatto per “ The Hi 8 Adventures ”, in cui si ripercorrono gli avvenimenti in ordine cronologico della band richiede tantissimo tempo.
Sicuramente quindi non sarà una delle nostre prossime priorità.
Ad ogni modo stiamo riprendendo molto materiale anche in questo tour e appena torneremo a casa passeremo una settimana solo per vedere tutto.
– Ho saputo che la vostra etichetta di sempre, Burning Heart ha chiuso. Cosa pensate della situazione discografica attuale?
Mathias: In realtà non ha chiuso. Burning Heart è diventata una piccola succursale della Epitaph, il proprietario della Epitaph è lo stesso di Burning Heart.
Semplicemente ha spostato la sua sede ad Amsterdam ed ha chiuso gli uffici in Svezia.
Purtroppo il “downloading” ha danneggiato fortemente le etichette indipendenti, ancor più di quanto a fatto alle major.
Erik: Siamo molto tristi perché i ragazzi che lavoravano in Burning Heart sono sempre stati spinti a far questo per la passione verso la musica e ora a per i motivi che diceva Mathias non possono più farlo.
Mathias: questo è un aspetto negativo anche per le piccole band che non possono più pubblicare i propri dischi perché non esistono più etichette indipendenti in giro.
– Come dicevamo nonostante ripetuti tour in giro per il mondo vivente ancora tutti e quattro in Svezia. Provate a convincerci a venire almeno una volta nel vostro paese.
Erik: potreste venire a Marzo per il “Millencolin skate contest”…Oppure d’estate, ci sono sempre tantissimi festival…
Mathias: la Svezia è un ottimo posto dove vivere, un posto sicuro e con spazi infiniti da visitare.
Certo l’inverno è molto freddo ma non è neppure così male come molti dicono.
Erik: il governo in Svezia supporta la crescita artistica e musicale dei ragazzi molto di più di quanto fanno gli altri paesi europei. Per esempio mette a disposizione delle band delle sale prove dove suonare gratuitamente. Per usare questi spazi è sufficiente compilare un modulo. Dopo molte prove, quando questo modulo è riempito si ha diritto ad andare in sala di registrazione, sempre tutto senza pagare. Quindi ogni band può riuscire ad avere un “demo” senza spendere soldi.
Questo è sicuramente un motivo perché molte più band riescono a emergere in Svezia.
– Dai allora suggeriteci qualche “nome” nuovo di band:
Mathias: i Radio Brigade, in cui canta il vecchio singer dei Bombshell Rocks.
Poi i 1208 anche se non sono proprio un nome “nuovo”.
– Per concludere qualche domanda botta e risposta:
Il miglior posto dove avete suonato:
Mathias: Ci sono molti posti. Forse il Sud America. In particolare in Brasile ci siamo trovati benissimo
Erik: Abbiamo ottimi ricordi di ogni posto dove siamo stati. Quando sali su un palco, quel rettangolo su cui suoni è come se fosse casa tua. Per questo abbiamo intitolato un nostro album “Home from home”, perché ci siamo sempre sentiti a casa su qualsiasi palco del mondo.
La miglior band che avete avuto di supporto:
Erik: direi proprio i DEAD TO ME (NB:con cui sono attualmente in tour).
La miglior band europea con cui avete suonato:
Mathias: abbiamo suonato con moltissime band ma ora come ora ti direi i DONOTS dalla Germania.
La miglior band invece con cui stare in tour:
Erik: probabilmente Bouncins Souls e Bombshell Rocks. Dimenticavo è stato grandissimo stare in tour con i Refused.
– Perfetto ragazzi. Grazie per la disponibilità e buon concerto per stasera.
Mathias: Grazie a voi e ci vediamo dopo sul palco.