Ammetto che quando ho letto che Michael Monroe avrebbe suonato al piccolissimo Legend, locale live di Milano, avevo qualche perplessità…mi sembrava veramente troppo piccolo, d’altronde nello scorso tour aveva riempito la ben più capiente R’n’R Arena di Romagnano Sesia…c’è però da considerare che la data di Milano era la terza del suo tour italiano, quindi piuttosto che rischiare un locale più grosso magari pieno solo per tre quarti, meglio un locale decisamente piccolo, ma che può offrire uno spettacolo più intimo e rock’n’roll…il che è esattamente quello che han fatto Mr. Monroe e soci.
La setlist la trovate in giro sul web, dal punto di vista della performance non c’è veramente niente da dire, tra Steve Conte, Sami Yaffa e Mike Monroe l’età media è veramente alta, ma la carica che tirano fuori si mette sotto le scarpe bands ben più giovani…a una carica fuori dal comune aggiungi anche l’esperienza di uno che vive sul palco da 35 anni, e capisci che il concerto non può che essere semplicemente perfetto.
Le piccole dimensioni del locale favoriscono il contatto del front man col pubblico, un’interazione continua, che porta Monroe in fondo al locale, camminando sulle balaustre laterali e facendosi tenere in equilibrio dalla gente. I pezzi dei Demolition 23 sono quelli che accendono di più la folla, ma anche quelli dell’ultimo “Horns and Halos” live acquistano maggior consistenza, e lo splendido anthem “Ballad of the Lower East Side” fa urlare tutti come i pazzi, ed è uno dei momenti più esaltanti di tutto lo show, fino alla conclusiva “Malibu Beach Nightmare” che manda a casa tutti distrutti e senza un filo di voce, e con la consapevolezza di aver assistito ad uno dei migliori concerti dell’anno.