Inutile dire quanto apprezzi quando gli amici di THC DIY mi mandano certe sventole, i Michael Khill fanno un genere che non è nelle mie corde, ma vuoi per attitudine, vuoi perché siamo comunque tutti figli dell’hardcore, lo trovo estremamente interessante, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista che mi interessa di più, ovvero quello dei contenuti.
Musicalmente stiamo parlando di un’amalgama pazzesca di generi estremi come grindcore, ovviamente hardcore ma anche crust, una scatola perfetta per contenere i racconti urlati da una voce dannata, che vomita malessere e fastidio, con un senso di soffocamento che pervade le 8 tracce cantate in italiano; parere personale trovo molto bella la traccia “bisogno”, quella che preferisco e che parla del “fantastico” mondo del lavoro, notevoli anche “ghetto” e “perizia asettica”, per quanto ho ascoltato però tutto il disco è ben strutturato e creato per trasmettere disagio e disperazione, una una sorta di concept sulla negatività che attanaglia attualmente le nostre esistenze, suonato da gente che sa come sfondare le casse senza scadere nel baccano casuale, anzi, è evidente che hanno ben in testa di come creare l’atmosfera cupa e nebulosa.
Disco registrato, mixato e masterizzato da Luca Incerti, prodotto grazie alla collaborazione tra ZAS autoproduzioni, THC DIY productions, Rumori in Cantina records, True Believers DIY booking, KOE records, Controversy records, Wrong Disk records e Cincilla records, grafiche di Mattia Akira.
tracklist:
01. fulcro dell’agio
02. bisogno
03. perizia asettica
04. torcicrollo
05. frecce
06. la coscienza del male
07. ghetto
08. crepe
Vi chiediamo di taggarci , noi
Michael Khill ed THC DIY PROD
Intanto grazie mille ??
????