Non molto tempo fa scrissi che, cito testualmente, “…i Madbeat se tanto mi da tanto faranno il disco del secolo, hanno ridotto l’urlato, hanno ridotto la velocità ma hanno aggiunto un botto di grinta…”, ecco, più o meno potrei riassumere così questo capolavoro che ho tra le mani, perché cari kidz “Luci Rosse” è per quanto mi riguarda uno dei migliori dischi punk rock che ho avuto il piacere di ascoltare, ma anche se sono una capra sia in musica che in italiano, proviamo ad approfondire.
La prima cosa che salta all’orecchio se lo si paragona ad “Ancora Domani” è il suono, che in tutti questi anni s’è fatto molto più compatto, hanno rallentato un pelo, e come avrete notato di quei Madbeat è rimasto solo Fix che nel frattempo ha fatto esperienze suonando il suo strumento di origine con altri gruppi storici della scena streetpunk, tutto questo unito ad i nuovi ingressi nella band credo che abbia in qualche modo contribuito negli arrangiamenti, attenzione non mancano di certo le sfuriate come nella traccia più corta del disco “passo e chiudo”, e la tensione non cala mai per tutta la durata del disco, ma a farla da padrone sono i pezzi più “ragionati”, che sono quelli che preferisco.
Ascoltando poi i testi, che ritengo di gran spessore, trasuda un’attitudine stradaiola che non mi dispiace affatto, si parla della vita da punkrocker in pezzi tutto sommato spensierati come “casa” e “notti punk”, poi le atmosfere si fanno più pesanti e nebulose quando si fa pressione sui nervi scoperti, che a 30 anni corrispondono al mondo del lavoro ed a tutta l’alienazione che deriva da una vita troppo ripetitiva e grigia, senza grosse speranze per il futuro; molto toccante poi la traccia di apertura dedicata a Genova con Pablo degli Uguaglianza a duettare, così come la introspettiva ed emotivamente carica “specchio” che chiude il disco, un turbine di emozioni avvolge “Familia” con il buon Path ad accompagnare uno dei miei pezzi preferiti, tanto per il tema trattato, quanto per come è stato scritto, con quella “clashanità” che da sempre si portano dietro, e fondamentalmente, da come si capisce, penso di essere innamorato di sto disco.
Non c’è mai rassegnazione ne tanto meno debolezza nelle loro parole, paura di nulla e voglia di vivere tante notti con gli amici di sempre, in un disco dove i piemontesi non nascondono la loro bravura a 360°, dove la musica esce bella fluida ed i testi sono ben chiari e decisi, dove i featuring sono importanti e confermano la sensazione di “strada” con le stupende voci dei già citati Pablo – Uguaglianza e Path – Barbera&Champagne, oltre ad Eugenio- Bull Brigade e Gippy – L.E.I.S.F.A. e CGB, francamente non vedo l’ora di poter ascoltare tutto dal vivo.
Luci rosse è autoprodotto dai Mad Beat, registrato, mixato e masterizzato presso l’Indiebox Music Hall di Brescia presumo da quel genio di Giovanni Bottoglia.
tracklist:
01. amica mia (feat. Pablo – Uguaglianza)
02. casa
03. durerai stanotte (feat. Gippy – Luca e i suoi fantastici amici, CGB)
04. familia (feat. Pat Atho)
05. luci rosse (feat. Eugenio – Bull Brigade)
06. notti punk
07. passo e chiudo
08. sotto processo
09. specchio