Sabato 9 Marzo scorso è andata di scena l’unica data italiana dei Mad Caddies al Teatro Miela di Trieste. Siccome Trieste è oggettivamente una bella città e siccome ho un ricordo bruttissimo di questo territorio (Triestina-Livorno 4-3), decidiamo di partire sperando di allietarci il ricordo della terra giuliana: e così è stato.
Arriviamo al Teatro Miela che sono appena cominciati i Jon Gazi, terzetto delle Isole Vergini che non conoscevo e che mi ha piacevolmente colpito con il suo ska/punk rock che mi ha ricordato vagamente i primissimi Sublime. Bravi.
Dopo i Jon Gazi è il turno degli svizzeri Rude Tins, altra band di cui ignoravo l’esistenza e altra band che mi ha colpito positivamente: a differenza dei Jon Gazi, i Rude Tins si presentano sul palco in 7, con una sezione fiati composta da tromba, trombone e sassofono. Lo ska-core dei Rude Tins è molto coinvolgente e, se avete voglia di approfondirli, ci sentirete sia una puntina di Mighty Mighty Bosstones, sia una puntina di California. La risposta del già numeroso pubblico è la dimostrazione che questi ragazzi di Brugg ci sanno fare eccome.
Ecco però il momento che ci ha spinto a fare quasi 1000 chilometri in due giorni: salgono sul palco i Mad Caddies.
La storica ska punk band californiana compie 25 anni nel 2020, ma sembra che per Chuck e compagni il tempo passi molto lentamente vista la potenza e la precisione che li rendono dei veri animali da palcoscenico.
Grazie al buon Renato riesco a ricordarmi la scaletta: si parte con l’immancabile intro The Dirge e con le successive Coyote e Backyard (tratte da “Keep It Going” del 2007, forse l’album più toccato di questo concerto), mentre il primo blocco è concluso da Brand New Scar. Dopo una prima parte soft ecco lo ska punk con pezzi come Leavin’, Love Myself e Monkeys, intervallate dalla cover dei Green Day She (da “Punk Rocksteady” dal quale verranno estratte anche …And We Thought Nation States Were A Bad Idea dei Propagandhi, She’s Gone dei Nofx e Sink Florida Sink degli Against Me!) e da Shout Out The Lights.
Nonostante la data di Trieste sia la penultima di un lungo tour europeo, il live continua, i Mad Caddies sono veramente in ottima forma e il pubblico sembra percepire questo stato di forma dando del suo meglio sotto al palco.
Mary Melody, Road Rash, State of Mind e Tired Bones infiammano il Teatro Miela, ma mai come il finale con Contraband, No Hope, Drinkin For 11 e, sempre grazie a Renato e alla sua richiesta, quella The Genleman di “Duck And Cover” che ha spiazzata un po tutti i presenti: espolosiva. Il live si conclude con Reflections, sempre tratto da “Keep It Going”.
Finisce qui una bellissima serata in compagnia di una delle band più significative dello ska punk d’Oltreoceano.
Ciao Trieste, finalmente non ti ricorderò più solo per Triestina-Livorno 4-3!
Qui sotto la Photo Gallery completa a cura di Silvia Spinelli.
Jon Gazi
Rude Tins
Mad Caddies
Se non l’avete ancora letta ecco la nostra intervista ai Mad Caddies di qualche settimana fa:
https://www.punkadeka.it/mad-caddies-chiacchierata-con-la-ska-punk-band-californiana/
Presente!
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Rude Tins JON GAZI music
Grazie mille????