MAD CADDIES: Arrows Room 117

E’ uscito il 15 Marzo “Arrows Room 117” l’ultimo lavoro dei Mad Caddies, o per meglio dire il primo album dei nuovi Mad Caddies. Già, proprio così, perché dei Caddies che conoscevamo è rimasto davvero ben poco, e i numerosi avvicendamenti nella line up di cui resta solamente il cantante Chuck Robertson, hanno ovviamente finito per portare nuove influenze e perderne altre a cui eravamo sentimentalmente più legati.

Lontanissimo da lavori come Quality Soft Core e Duck and Cover, l’album appena uscito, intervallato solamente delle cover di “Punk Rocksteady” arriva 10 anni dopo “Dirty Rice” e sarà il primo lavoro che non uscirà sotto Fat Wreck Chords (Questa la dice lunga), ma con 55 Rose Records negli Usa e Sbam Records in Europa.

Insomma, i Caddies ska-punk che conoscevamo sono ormai un capitolo chiuso, e salvo qualche sporadico pezzo che potremo ancora gustare durante i live, con questo album si preparano a spostarsi su nuovi palcoscenici. Le nuove influenze spingono infatti la band verso un sound dub-ska dai tratti più maturi e meno spensierati, più adatti a un aperitivo al tramonto in riva al mare piuttosto che a un festival punk rock.

L’album oltre alle nuove influenze dovute ai cambiamenti di formazione si trascina dietro, come dichiarato da Robertson, anche gli effetti del lockdown del 2020: “E’ un album molto personale per me e rappresenta 3 anni di duro lavoro nella legnaia, mentre metà del mondo era fermo. Durante quel periodo ho attinto a una nuova fonte di creatività e ho condiviso nuove esperienze con nuovi amici e grandi musicisti. Questo corpus di lavori e queste canzoni mostrano dolore e tradimento, amore e perdita e poi la luce brillante di nuovi inizi”.

L’album si apre con la calma di “Green Eyes” in cui l’inconfondibile voce di Chuck ci prende per mano per accompagnarci verso terre sconosciute (e perché no, verso questo nuovo sound) guidati dall’amore:

“Hear my voice, take my hand
Walk with me to foreign lands
Let’s set our sails, let love be our guide
With open hearts, the truth we’ll find
I wanna know what love feels like in a different part of the world…”

Un pezzo che ben si allinea agli ultimi singoli di “House on fire” in cui i ritmi notevolmente rallentati e le chitarre uniformate in unica direzione si fanno accarezzare dai fiati che non affondano mai un deciso e secco colpo di ska vecchio stampo.

Rilassatevi dunque sul divano e fatevi cullare dall’ascolto delle 12 tracce di circa 4 minuti l’una che manterranno più o meno lo stesso soporifero ritmo per la maggior parte della loro esecuzione se non per qualche singola eccezione.

Il secondo pezzo ad esempio “Palm Trees and Pines” si fa notare per lo ska leggermente più veloce che si riallaccia in qualche modo ai Mad Caddies classici. Mentre “Baby” piazzato li a metà album con il suo country ska ci risveglierà con quel suo ritmo unico in cui i fiati vanno sottobraccio con le chitarre country. E poi c’è “Backroads” pezzo decisamente più pop in cui gli inserimenti dei fiati riecheggiano di una velata malinconia. Chiude “In the morning” il pezzo molto probabilmente più lento dell’album ma forse anche uno dei più piacevoli, vera e propria chiave di ascolto dell’intero lavoro. Nel mezzo “Darkness” con le sue melodie decisamente più cupe e “Arrow Room 117” con i suoi virtuosismi di chitarra e l’accompagnamento costante degli ottoni ci catapulteranno all’interno di un jazz club piuttosto che a un festival punk rock.

Un album che in conclusione si prende la sufficienza piena e in alcuni punti raggiunge un buon 7, ma che può benissimo prendere un 5 da parte di chi cercava qualcosa di più nostalgico. La band apre una nuova parentesi senza rinnegare il proprio passato e con qualche brano riuscirà a inserirsi anche nelle vostre playlist. Tuttavia l’ascolto dell’intero album senza mai skippare almeno una volta potrebbe risultare davvero difficile a un primo ascolto, forse meglio gustarselo a piccole dosi per apprezzarlo maggiormente.

  1. Green Eyes
  2. Palm Trees and Pines
  3. Arrows Room 117
  4. Beautiful Bed
  5. Darkness
  6. Everywhere you go (there you are)
  7. Run
  8. Baby
  9. Ride or Die
  10. Backroads
  11. Looking for the Answers
  12. In the Morning
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