MACH 5

Realizzata da Deka con Francesco (Chitarra Mach 5) il 03/10/000

MACH5 … puro hardcore vecchia scuola dove la melodia lascia spazio a velocità e rabbia… cosa dicono i vostri testi e verso chi sono rivolti?</

 
Innanzitutto ti ringrazio per l’intervista e l’interessamento verso il nostro gruppo. La cosa che amo di più della musica che con i Mach5 riesco a creare è che la melodia, in realtà, non è sacrificata a discapito dell’aggressività, ma nasce una perfetta armonia tra le due; si può definire una potenza a sfumature dolci. Questo soprattutto nei pezzi nuovi, che usciranno con nostro imminente lavoro. Ciò che abbiamo voluto fare, è stato far coesistere riff talvolta violenti , talvolta malinconici, che fanno da ‘paradossale’ base a un cantato tagliente e incazzato! come dicono gli Statuto:”Rabbia e stile!”. Per quanto riguarda i testi, li scrive quasi esclusivamente Kanz e parlano dell’uomo, delle sue esperienze e delle scelte che quotidianamente si fanno e che condizionano la nostra vita. L’idea di base, tuttavia, è una sensazione di grande sensibilità verso tutte le sfumature che si possono cogliere in ogni avvenimento che ci accade o che facciamo accadere. Oltre a questi testi, comunque, parliamo di scena e di aggregazione, temi che da sempre hanno fatto la storia dell’HC e che ci stanno molto a cuore. I nostri messaggi sono rivolti a tutti quei ragazzi come noi, che vivono in un mondo troppo spesso governato dalla feccia dell’uomo, e che solo grazie a una grande forza interiore trovano le motivazioni per continuare ad opporsi e a essere sempre e fino in fondo se stessi.
 
A quale gruppo si potrebbero paragonare i Mach5 (sempre che ne esista uno!)?
 
Penso che siano molti i gruppi a cui ci ispiriamo nel nostro stile, ma quello a cui puntiamo, è riuscire a creare qualcosa di solo nostro, qualcosa che faccia dire alla gente:”…HC alla Mach5!!!”. Soprattutto con il nostro prossimo lavoro, ci sono tutte le premesse perchè questo avvenga. Nello split con i Php non eravamo ancora a un grado di maturità ‘musicale’ tanto sviluppato per poterlo dire. Forse questo però è stato la forza di quel CD, quel giusto livello di rabbia meno tecnica ma più diretta.
 
Qual’è stato il concerto che non dimenticherete?…
 
(risposta personale) Sono tanti i concerti dove sul palco mi sono sentito davvero felice, unito ad altre persone da un qualcosa di concreto. Le esperienze più belle che ricordo sono state indubbiamente il concerto a Milano con gli H2O, le date nei P.Baschi, senza dimenticare i nostri concerti casalinghi all’Arci di Arcore o al Bloom di Mezzago dove c’è sempre un vero macello!
 
Nonostante la diffusione dell’ Hardcore melodico, l’HC “old school” è riuscito a sopravvivere … cosa ne pensate…?
 
Penso che non sia giusto parlare di sopravvivenza, piuttosto parlerei di coesistenza! non c’è cosa più bella delle mille sfumature che un’arte come la musica offre! la musica va amata al 100%, se viene dal cuore. Personalmente amo e ascolto un sacco di generi musicali. Chi si fossilizza su un genere è limitato, o comunque si limita. Parlando specificatamente di HC oldschool, penso sia difficile trovare un altro genere così efficace e diretto. Come tutte le cose naturali è insostituibile.
 
Voi siete una colonna portante dell’HC italiano… l’ “Italicus Hardcore”… non avete mai pensato di fare un testo in inglese? Non pensate che sia una lingua internazionale con la quale il vostro messaggio può arrivare più lontano?
 
Ti ringrazio per come ci definisci!!! Beh… un testo (uno solo però! eh,eh!) in inglese l’abbiamo fatto, il pezzo si chiama “Friends” e sarà contenuto sul sopracitato nostro prossimo lavoro. In realtà è nato piuttosto casualmente il fatto che sia in inglese, è stato scritto da un nostro amico che ha vissuto a Londra. Sicuramente un testo in inglese ti può aiutare a far strada fuori dai confini nazionali, ma come abbiamo più volte detto, ciò che più ci preme è condividere il nosro messaggio, prima di tutto con giovani come noi, che vivono la nostra realtà, italiana. E poi, dall’esperienza che abbiamo avuto, è molto più soddisfacente essere apprezzati all’estero sapendo che ce l’hai fatta cantando con la tua lingua!
 
Mach5 … qual’è il significato del nome … è forse un “rasoio a cinque lame”??
 
Noooo! Il Mach è un’unità di misura del suono, e 5…. beh, noi siamo in 5! (si legge ‘Mak cinque’!!!!)

Bè… c’ho provato…

 
Infine… cosa ne pensate della diffusione della musica punk su internet?
Estremamente positiva. Il mercato musicale, in quanto tale bada solo all’aspetto lucroso della musica. Mentre in Internet, grazie agli Mp3 (grande invenzione!) lo smercio e la diffusione non hanno limite! E poi non ci sono squallidi e ignoranti personaggi televisivi a sparare cagate da incompetenti sulla musica, la maggior parte dei siti sono gestiti da ragazzi con il semplice e puro intento di diffondere e proporre idee. Basti pensare che un sito, per quanto brutto e insulso, può essere consultato da qualsiasi persona sparsa nel pianeta, in un secondo! Forza ragazzi, usufruiamo di questo aspetto di Internet! Gente come DEKA va solo supportata! :-)))

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