LOW-L Fest, DAY 2 (Guardamiglio, 18/06/22)

Cosa posso scrivere se non solo cose belle su questo festival? Innanzitutto parto dai complimenti a chi ha ideato ed organizzato minuziosamente tutta sta giostra, siete riusciti a dare un’impronta super professionale ed europea ad una festa di provincia, è stato il mio primo Low-L e fino ad oggi ne avevo sentito parlare gran bene dai miei colleghi di redazione, dopo aver toccato con mano non posso che confermare tutto e dire che forse è difficile spiegare quanto sia bello cazzeggiare su quel prato, davanti ad un palco delle grandi occasioni con delle luci spaziali, con dei tecnici coi controcazzi che fanno girare tutto perfettamente, sorseggiando ottime birre di uno dei miei birrifici preferiti, il BrewFist, a prezzi contenuti ed accessibili, e poi passare dalle distro ad abbracciare i miei amicici che si sono fatti dei bei chilometri per esserci, a partire da Max Galli, Bolzo di Anfibio, Zoe e Tom di Radio Punk con il sommo Andrea di Ostia Records, e Roberto’ di Hellnation che non vedevo da anni, col quale mi fermo a bere una delle tante birrette  ed a parlare di nuove produzioni, e ultimo ma non meno importante Luca Mazza che collabora con la Crew del Low-L, eh beh ragazzi, mica uno che non sa fare il suo mestiere!
La giornata insomma è iniziata nel migliore dei modi ed entriamo subito in un mood stupendo, i bambini giocano liberi, gli adulti si sparano coi mitra ad acqua e le birre scorrono che è un piacere, ed il festival inizia a tutti gli effetti con la divertente intervista delle Punkadeka Girlz agli Ultimi e Plakkaggio, con l’argomento a sorpresa pescato da una scatolina, intervista finita ovviamente con le pistole ad acqua, dopodiché inizia la musica con i vincitori del nostro contest Erezione Continua, li conoscevo già e mi sembrano molto migliorati dall’ultima volta che li ho visti, che risale a circa 10 anni fa, non c’è la ressa ma tantissimi gli sguardi di approvazione ed i culi che si muovono grazie alla grinta che sprigionano; durante il breve cambio palco le nostre ragazze completano l’intervista con gli headliners di stasera Bull Brigade, poi salgono i Lineout sempre sul palcone, gruppo che volevo vedere da tanto tempo e finalmente mi sono tolto lo sfizio, tecnica da vendere e gran presenza sul palco, discreto seguito di teste che tengono il ritmo, io sono immerso nelle chiacchiere da bar con le centinaia di amici che si presentano con un bel sorriso e le braccia già allargate, ma l’orecchio è sempre sul palco e devo dire che ne esce un gran suono da sto quartetto, così come per Palm Down, in tanti sono qui per lui e scopro a malincuore che questo è il suo ultimo show, che risulta comunque divino e pieno di emozioni anche per me che non lo conosco. La gente inizia ad avvicinarsi alla transenna complice anche il fatto che i suoni sono perfetti, ottimo il volume ma non fastidioso, alla spicciolata arrivano i miei scappati da casa preferiti, adoro i Bad Frog, mi conoscono a malapena e mi sembra di essere uno di famiglia quando sono in mezzo a loro…dopo Palm Down è il turno del primo set acustico con Dan On The Moon, che non conosco ma che crea una bella atmosfera sciallata, in tanti si mettono a semicerchio per ascoltarlo, chiude anche lui tra i sudati applausi e passa la palla ai superbravi rockers Los Fuocos sul main stage, attivi da diversi anni e tanta energia purissima che finalmente smuove un po i presenti, non conoscendoli posso solo apprezzarne la bravura, ma il bello di questi festival è che si conoscono un sacco di gruppi interessanti. Dopo di loro si torna sul palchetto acustico per il Fat Mike di Corbetta, Andy Ramponi magari lo conoscete come bassista dei Discomostro, ma lasciatemi dire che anche da solista sa come si fa la bella musica, il suo disco “fine thanks” è bellissimo e ve lo consiglio, come consiglio ovviamente di andarlo a vedere dal vivo che merita tantissimo, anche qui tanta gente a seguirlo, oltre ai suoi mostri tanti kidz si accalcano davanti a lui per ascoltare le sue storie, poi è di nuovo il turno del main stage, la ressa sotto al palco si fa importante perché stanno salendo i Plakkaggio da Colleferroth, chiedo ed ottengo in 2″ il pass dei fotografi seri da Claudio, che ringrazio tantissimo, e mi fiondo sotto al palco per un po di sport metal, il pubblico si esalta e già dalle prime note si scatena il pogo selvaggio, i Plakkaggio che sono ben abituati a ste cose non accennano a ridurre l’adrenalina fino all’ultima bestemmia collettiva, con gli occhi fradici e felici di tutto il pit che ringrazia. Ci spostiamo nuovamente sul palchetto per ascoltare le belle cover con l’ukulele di Camilla a.k.a. Skytea fo Warriors, molto brava fa cantare e ballare tutti i presenti, un bellissimo intermezzo molto apprezzato da quel che ho sentito, poi dopo una birretta rinfrescante, che ho perso qualche liquido coi Plakkaggio, ritorno sotto il palco che stanno per iniziare Gli Ultimi, ora forse se vi è capitato di leggere le recensioni o qualche live report saprete che ho un certo debole per loro, anche qui dopo la primissima nota si fa subito a spintoni, le dita puntate e le vene gonfie sono tantissime, mi avventuro anche nel pit ma non ci si muove con la reflex, c’è una bella calca e non ce n’è uno che non canta, e ad un certo punto prima di “favole” Maurizio si ferma per fare gli auguri alla mia bambina che l’indomani compirà 8 anni, inutile spiegarvi l’emozione mia ma soprattutto di Camilla che è innamorata di sti ragazzi, grazie di cuore a voi, e grazie di cuore a Deka ed Amanda, si capisce che mi vogliono bene nonostante sia un vecchio rompiballe. Pensavate fosse finito il momento emo? Manco per il cazzo perché giusto un paio di giri di basso dopo salgono sul palco due giovini, lui si inginocchia davanti a lei tra le urla del pubblico, e quel “si” che fa esplodere il pit come quando Totti ha fatto “er cucchiaio”! Riprende il concerto tra canzoni della strada e poesie che ti strappano il cuore, stiamo cantando tutti ed è bellissimo.
Ultimo giro allo stage acustico con la leggenda milanese Viboras, oggi in duetto con Irene e quel bell’uomo di Sal, beh ragazzi quelli della mia età sono cresciuti con sti pezzi e l’acustico gli dona qualcosa di malinconico, tantissimi fanno semicerchio e non c’è praticamente spazio davanti, la splendida voce di Irene riempie le casse e concludono come sempre tra scroscianti applausi, un’ottima pausa dal pogo prima del gran finale, si stanno preparando i Bull Brigade e che vi piaccia o no per quanto mi riguarda sono forse la band più seguita in Italia in questo momento, complice la penna incredibile di Eugenio e la bravura di chi butta fuori note e sudore senza una sbavatura manco a pagarli, il pit s’incendia, io do fuori di testa con “cuori stanchi” ma vedo che bene o male un po tutti sono nella mia stessa situazione, mi allontano un momento dalla comfort zone, lascio la mia preziosa reflex nelle mani di mia moglie e mi butto in mezzo anche io, succede anche un siparietto comicissimo con il mio cappello ed il cappello di Gabba dei Viboras, ci voleva un video cazz, comunque alla fine ho preso confidenza col crowd surfing nonostante i miei quasi 90kg, bravi i ragazzi nel pit che vanno in palestra per far contenti gli anziani panzoni…i Bull Brigade non mollano un cazzo, sale Giusti degli Erezione Continua per fare “sommersi”, poi dopo il medley e qualche pezzo le luci si spengono e così di colpo il secondo giorno del Low-L è finito, tra applausi e litrate di sudore, occhi stanchi ma felici e sorrisi stupendi…e sulla musica del DJ SET del mio amico Alessandro ce ne andiamo che i bambini stanno crollando dal sonno.
Cosa dire quindi? Dico GRAZIE a chi si è messo in gioco, a chi ha lavorato duramente e solo per passione per la riuscita di questo grande evento, a chi mi ha offerto l’ennesima birretta così, solo perché era felice di vedermi, alla mia famiglia ed ai miei amici che mi hanno seguito in sta cosa, a tutti quelli che hanno preso in mano uno strumento ed hanno unito migliaia di kidz, a chi ha inventato gli abbracci, perché dopo due anni senza contatti cazzo se ne avevo bisogno, alla splendida redazione per la quale scrivo puttanate da 10 anni…ci vediamo l’anno prossimo? CONTO I GIORNI!

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