LOVE EQUALS DEATH

Se dovessi fare una classifica delle 100 interviste più coinvolgenti che ho fatto in vita mia direi che questa faticherebbe a trovare posto tra le ultime cinque posizioni. Fortunatamente se con la lingua non sono cosi loquaci quantomeno ci sanno dannatamente fare con gli strumenti. A pochi giorni dall’uscita del loro primo full-length abbiamo intervistato Chon Travis voce dei “Love equals death”.
Bene Chon eccoci alla prima intervista e quindi a te l’onere di presentare la band:

Chon: La band è composta da me, Chon Travis, alla voce, Dominic Davi al Basso, Tonio alla batteria e Duffs alla chitarra.

Come mai avete scelto il nome “Love equals death” per la vostra band? Non trovi che sia almeno un po’ pessimista e forte come concezione dell’amore?

Chon: L’amore è come la morte. Se ami qualcosa veramente di cuore sei disposto anche a morirci. Se ami tua madre, non arriveresti a morire per lei?!

Beh, da questo punto di vista devo dire che hai ragione. Iniziamo a parlare di musica ora: come definiresti il vostro sound?! Trovo il vostro album molto interessante e le uniche due tracce che non mi sono piaciute sono quelle ove cercate di emulare gli Alkaline Trio.

Chon: Alkaline Trio?! No, assolutamente non mi trovi d’accordo con quello che dici. Al massimo ti direi Depeche Mode se proprio vuoi trovare un influenza per quelle due song meno tirate. Per quanto riguara il nostro sound direi…hmm…soddisfacente.

Quali sono le band che hano influenzato il vostro sound nel passato e vi hanno influenzato?

Chon: Ce ne sarebbero tantissime ma su tutte ti direi Misfits, New Order, Depeche Mode, Tsol, Billy Idol, Nofx, Bad Religion e last but not least i The Clash.

Quali sono i film che un vostro fan deve aver visto per capire la vostra musica?! Fate parte del nuovo filone thriller/horror o preferite quello degli 80’s?

Chon: Sicuramente devono avere visto i “The Goonies”, “Smokey”, “The Bandit” e forse anche “Caddy Shack”. I B-Movie horror degli anni ’70 ma in particolar modo degli anni ’80 trovo siano terribili.

Devo ammettere che l’artwork del disco è molto bello ma allo stesso tempo un po’ shockante. Vista la sensibilità yankee non hai paura che ve lo censurano?!

Chon: Con tante cose che ci stanno vanno a pensare proprio a noi secondo te?! Non credo assolutamente che avremo alcun tipo di problema e nel caso succedesse sarebbe soltanto un guadagno per la promozione involontaria che avremmo (ride).

Nel press-kit siete definiti come “Horror-punk” ma sinceramente nella vostra musica non ho trovato i cliché del genere. Più che horror vi definirei, in maniera forse un po’ sui generis, una political band. Concordi con me?!

Chon: Hai perfettamente ragione!

Perfetto. Ma allora perché avete scelto questa maniera un po’ oscura per mandare il vostro messaggio?! Pensi che le persone lo recepiscano?

Chon: Abbiamo scelto questa maniera perché era quello che ci sentivamo al momento. Non puoi fare cose che non ti senti secondo noi. Penso che cosi raggiungeremo le persone che volevamo raggiungere.

“Butteranno bombe, le butteranno ovunque e il tutto nel nome del controllo. Ci siederemo nelle nostre case e vedremo le bombe arrivare alle nostre porte” cosi scrivete nella prima canzone del vostro full-length “Bombs over Brooklin”. Quanto tempo dovremmo aspettare prima che si avveri la vostra profezia?

Chon: Penso prima di quanto tu possa pensare. Non penso che passerà tanto tempo prima che qualche nazione si scagli contro gli Usa. Un gioco è bello quando dura poco!

Avete suonato con un sacco di ottime band: Avenged Sevenfold, Tsol, Distillers etc etc. Adesso dimmi quale è stata a migliore secondo voi e quella che vi ha fatto più schifo?

Chon: La migliore band secondo me sono i nostri amici Tiger Army mentre i peggiori sicuramente i “The Eyeliners”

Ho letto nel press-kit che siete appena stati in tour con i Pennywise. Questa domanda esula la vostra band e me ne scuso ma da grandissimo fan loro quale sono non posso esimermi dal farvi. Sono vere le news che compaiono su moltissimi siti su di un loro scioglimento?

Chon: Amiamo anche noi i Pennywise e sono sicuro che non si scioglieranno mai! A parte questo lo stanno dicendo da dieci anni che si sciolgono.

Quali sono i vostri progetti per il futuro e quando avremo la possibilità di vedervi?

Chon: Ancora non sappiamo nulla ma vogliamo venire presto in Europa e sicuramente includeremo qualche data in Italia.

Bene ragazzi, grazie per l’intervista. Ora microfono a voi per salutare i vostri fan italiani.

Chon: Sinceramente non penso che abbiamo ancora fan in Italia. Magari qualcuno dopo che ha letto questa intervista vorrà conoscerci chissà. Vogliamo ringraziare se esiste qualche fan italiano e speriamo di poter venire presto a suonare dalla vostre parti.

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