LINEA: Frontiera

Per ragioni di età purtroppo io non ho mai potuto vivere l’esperienza degli ultimi anni ’70 in cui il Punk esplose in tutta la sua potenza e “virulenza” andando a contaminare generazioni divise da centinaia di chilometri e culture completamente diverse ma che volevano reagire all’immobilismo e al perbenismo che imperava in quegli anni. Guardo con occhi sognanti a quegli anni e in cuor mio vi è grande tristezza nel constatare come anche questo movimento purtroppo si inginocchi alle logiche del Music Business. Questo vale per molti ma, fortunatamente, non per tutti ed i Linea rientrano a buon diritto in questa seconda categoria.

Se dovessi dare una definizione non potrei esimermi dal definirli una delle cosidette band “Clashiane”, (neologismo molte volte usato impropriamente) e i Linea sicuramente non si offenderebbero per questo (anzi penso ne vadano fieri!). Giustamente voi potreste obiettarmi: beh allora perchè dovrei sentirmi i Linea se posso sentire gli originali?! Domanda giusta ma che non avrà la risposta che voi vi aspettate. Molte band hanno cercato di ispirarsi al sound dei, potrei usare mille aggettivi per definirli ma penso INIMITABILI sia il migliore, Clash creando buoni album che però difettavano di quel quid che serve per uscire dalla copia e fa rivivere un determinato spirito.

I Linea hanno proprio questa caratteristica: non vogliono imitare i Clash ma vogliono far rivivere lo spirito di quella Musica, che non si limita solo a quelle classiche note strumentali, ma che è fatta in eguale misura soprattutto di passione, rabbia e lotta. Questo album trasuda di quello spirito che purtroppo si va perdendo oggi giorno.

Hanno il coraggio di perseverare con costanza e grinta con questo sound che non si vuole assoggetare ai clichet imposti da grassi industriali musicali. Lotta, divertimento, potenza e voglia di gridare la propria rabbia al mondo, con queste poche parole penso di aver tradotto il messaggio che i Linea vogliono darci. Un altro aggettivo che vorrei usare per definire questo album è utile. A volte ci troviamo in balia delle onde modaiole e possiamo perdere la strada maestra e questi album servono proprio a questo…riportarci alle origini di quello che i nostri avi fondatori volevano dire.

Permettetemi una piccola parentesi polemica…invece che sbavare dietro ad una”scenetta del cazzo fatta di frocetti con i capellini a caschetto che sgambettano ignorantemente da una parte all’altra del palco e credono di essere i profeti della musica non capendo che fanno solo venire da cagare al cazzo” (si ringrazia per la citazione un caro amico, ti arriverà un vaglia per diritti) fate un regalo alle vostre orecchie e continuate a mantenere lo spirito vivo!
Stay alive, be punk! STAY FREE
Voto: 8 (London’s burning!!!!!)
Tracklist:
1. Ossigeno2. Gas3. Stesse madri4. Senza amore5. Jack Daniel’s Midnight6. Temporaneo7. Sei tu8. Ali 9. Frontiera10. Ritorno11. Per sempre unico12. Push

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