Pubblico delle grandissime occasioni stasera al Transilvania Live di Milano, pieno fino all’orlo; d’altronde era facile aspettarsi un successo così enorme di affluenza per un concerto che riunisce due delle bands più amate attualmente in giro: Lo skacore più core che ska, ultramelodico ed incentrato sui fiati dei Less than jake e il folk-punk birraiolo e festoso dei Dropkick Murphys…un’accoppiata semplicemente perfetta.
Dropkick Murphys + Less Than Jake23/04/2006Transilvania Live, Milano
Era lecito quindi aspettarsi un pienone devastante, e così è stato…aprono la serata i Far from finished con un onesto punkrock dalle forti venature street, onesto, e ben suonato; l’apice della loro esibizione lo hanno toccato con la proposizione di Knowledge di OperationIvyana memoria.
Dopo di loro un piccolo cambio palco e…BOOOOM Il transilvania esplode sulle note di Short fuse burning, un’esplosione che si calmerà solo sulle note conclusive di Skins on the MBTA fatta in chiusura del concerto dei Dropkick con la consueta invasione di palco…una vera e propria polveriera quindi, che prende fuoco con gli LTJ, che sparano All my best friends are metalheads subito in scaletta e il pogo diventa enorme…vengono proposte poi Escaping from the A-Bomb house, Gainesville rock city, Look What Happened, She’s Gonna Break Soon e per la splendida The Science of Selling Yourself Short invitano chiunque a salire sulle spalle del proprio vicino creando un effetto spettacolare, un macello incredibile…dopo questo pezzo reagge bello melodico ancora delirio con la commovente e scatenata Al’s war e dopo qualche pezzo i Less than jake salutano il pubblico entusiasta sparando un’altra salva di coriandoli mettendo la parola fine ad uno show assolutamente incendiario…speriamo di rivederli presto sui nostri palchi.
A pochi minuti dall’ingresso sul palco dei Bostoniani, l’eccitazione è alle stelle e l’attesa è spasmodica, finalmente perfettamente in orario sulla tabella di marcia le luci si spengono, le figure della band si stagliano sul palco,l’urlo LET’S GO MURPHYS riempie l’aria e For Boston esplode letteralmente creando lo scompiglio più totale…due anni e mezzo di attesa sfogati in neanche 3 minuti di pezzo. L’apoteosi è vicina e siamo solo all’inizio del concerto. Per il resto grazie a dio i DKM si sono ricordati di aver composto uno dei migliori album mai realizzati in ambito punk: Sing Loud, Sing Proud, e stasera molti pezzi vengono fuori dritti da lì: The legend of Finn MacCumhail segue For Boston, poi iniziano ad essere proposti anche pezzi da Blackout e dall’ultimo The warrior’s Code…l’andamento del concerto è assolutamente frenetico: The kid ha una presenza scenica devastante, Al Barr e Ken Casey si scambiano le vocals in maniera studiata e perfettamente sincronica…i suoni sono chiari e potenti e il resto della band gira a 1000 km/h, cornamuse comprese.
Ormai il clan Murphy ci ha abituato a prestazioni ben al di sopra del livello medio…d’altronde cosa ti puoi aspettare da una band capace di scrivere un inno come Sunshine Highway (ovviamente proposto anche stasera)? Io mi aspetto un concerto perfetto, e stasera è quello che ci hanno dato: caldo, emozionante, divertente, stancante dal punto di vista fisico ma appagante da quello mentale. Insomma, un’esperienza che tutti dovrebbero fare una volta nella vita…alla prossima Murphys! Salute!