“Next to Ruin” ottavo album del trio toscano punk rock LATTE+. Uno dei dischi teen punk per eccellenza, verrebbe da dire. Album che si scopre adulto e che dal punto di vista dei contenuti, differisce di poco dal suo predecessore “Stitches”, che ha comunque il merito di aver saputo stupire chi aveva classificato i LATTE+ a gruppo sopravvalutato e prigioniero del proprio sound. La band di Santa Maria con questa auto-produzione, passando per la distribuzione alla Phocomelic Music, ha saputo realizzare un’opera molto più ambiziosa dimostrando di essere veramente cresciuti. Influenzati dalla scena nordcaliforniana votata al punk melodico con a capo band del calibro di Mr.T Experience, Screeching Weasel, Green Day, Riverdales, rappresentato il ritorno del punk rock nostrano per le nuove generazioni, con una versione edulcorata del punk, tra il divertente e lo scanzonato, tra il fumettistico e l’adolescenziale. “Next to Ruin” in sintesi rappresenta quel thrash pop aggressivo, esplosivo, carico di adrenalina e testosterone, un beat accelerato con melodie e distorsioni degli ultimi Hüsker Dü unite alla spavalderia dei Replacements, passando nella tradizione del pop punk americano, quali Dickies, Rezillos, Ramones, cui non sarà sfuggito l’alterato accento di Joey.
A proposito di frontman, non si può dire assolutamente che di scrittura Chicco mancasse di immediatezza, tutte le 13 tracce di “Next to Ruin” sono la dimostrazione di come si può miscelare grinta e melodia. La tracklist, come di consuetudine, snocciola una dopo l’altra una serie di canzoni brevi (nessuna raggiunge i quattro minuti) ma risultano essere dannatamente intense e ruffiane (nel senso buono della parola), sia quando possono contare su una strofa ficcante, sia quando sono fondamentalmente strumentali.
In conclusione dopo sette centri discografici consecutivi, la prova della maturità per i LATTE+ arriva con l’ottavo lavoro. La band mostra grande classe ed eclettismo, facendo un altro tuffo nel passato, ma riuscendo a restare coi piedi ben piantati nel 2019 e a convincere in todo. Nell’attesa di vederli live, per non farvi cogliere impreparati una rispolverata alle vostre vecchie converse e chiodi in pelle converrebbe darla…
Minchia che trash
Però avrebbero potuto mettere i salveenee sulla maglia