A cura di Raffaele Manca
“Thousand Traitors” è l’esordio per quella che , a mio avviso , è una delle migliori realtà isolane degli ultimi tempi.
La band cagliaritana nasce ufficialmente nel 2017 come side project dei vari componenti (tra le file si possono notare membri di Abysso, Riflesso e Stigmatized ed una menzione particolare per Mirko già bassista in gruppi fondamentali per la scena hc sarda come Truth In My Hands e Gold Kids).
Nel Gennaio 2019 sputano fuori il primo singolo: La struggente “Forever Cursed”.
E’ la traccia che va a chiudere l’album ed è dedicata, insieme all’artwork della copertina , a Carlo Articolo (Amico, voce nei Rise After Defeat / Scornthroats e fondatore della Strikedown Records) che il 23 Agosto del 2018 ha scelto di andare via.
I Lastbreath suonano un hc di chiara matrice americana anni 90, alternando nelle loro 9 canzoni parti veloci tipicamente old school a bordate mosh con riff di chitarra belli solidi. Nonostante questo sia un genere dove sia stato già detto tutto, loro riescono a non annoiare e anzi a non cadere nei soliti stereotipi.
L’album è curato nei minimi dettagli, dalla registrazione all’artwork ed il concept , da cui il titolo appunto “Thousand Traitors”, è una chiara dichiarazione di intenti contro chi , ogni giorno veste una maschera e chi vive non aspettando altro che pugnalare il prossimo alle spalle. Liriche intrise di rabbia contro l’ipocrisia la fanno da padrone in questi quindici minuti scarsi di violenza in musica.
Numerosi i feat, tra cui spiccano quello con Alessandro Blasi degli Strenght Approach che si alterna al ruggito di Matteo Montis in “To Gain Respect” e quello coi Joulie Rouge e dj Krevitz nell’omonima “Lastbreath” che ci riporta indietro al periodo in cui Hc e Hip Hop andavano a braccetto.
1) FOR THE UNDERDOGS
2) TO GAIN RESPECT
3) THOUSAND TRAITORS
4) C.A.H.C
5) NO VICTORY IS WITHOUT SACRIFICE
6) OLD DEMONS/NEW SCUM
7) WOLFPACK
8) LASTBREATH
9) FOREVER CURSED