Nati a Verona nel 2002, i Kuroi (che in giapponese significa “nero”) propongono un nu-metal sulle scie di Slipknot e Korn, includendo elementi del buon vecchio trash e del buon metallo che fu.
Escono per la prima volta su cd, lo chiamano “Ikon” e il fatto che la tedesca Fuel li abbia presi per mano e che la Self li distribuisca in tutta Italia non è certo irrilevante.
Il disco suona molto bene, la voce gutturale, stridente, a volte implorante o indemoniata cavalca riff di chitarra molto accattivanti, sotto una batteria che rulla molto bene.
Gli appassionati di Trash e Death non possono lasciarsi scappare l’ascolto di questo disco, registrato con i controcazzi, tralaltro. Ottima veste grafica, dodici pezzi da consumare, da segnalare il pezzo numero dodici “Spara” che da come si può capire è cantato in italiano.
Una band nostrana che merita di essere conosciuta, ottimo lavoro, continuate così.