Band di spicco della primissima scena hardcore punk italiana ed europea, attivi tra l’82 e il ’97, ancora oggi sono fonte di ispirazione per i nuovi gruppi.
I Kina si raccontano su Punkadeka.it con un’intervista biografica da non perdere!
1) Come prima domanda ti riporto agli inizi … come sono nati i Kina?
In una maniera molto banale: io ero uno dei pochi ad ascoltare la musica punk ad Aosta e conducevo una trasmissione in una radio libera. Gianpiero faceva il mixerista e spesso toccava a lui seguire il mio programma. Ci prendevamo sempre in giro perché lui era un fricchettone, ma c’era una buona intesa tra di noi. Insomma, quando nell’81 gli ho chiesto se avrebbe accettato di suonare in una band assieme a me ha detto di si. Con altri amici del bar abbiamo formato gli Autofed, … punk rock molto 77, poi la band ha preso una piega new wave e io e Gianpi ci siamo avvicinati all’Hardcore. Abbiamo reclutato nuova gente e sono anti i Kina.
2) Ripercorrendo la vostra storia … riesci a raccontarci le tappe più importanti?
Come nelle migliori tradizioni abbiamo avuto un periodo di assestamento con la formazione per stabilizzarci in 3: Gianpi, Alberto ed io. Abbiamo iniziato a fare un sacco di concerti: in ogni posto dove era possibile; tieni presente che all’epoca i gruppi punk non suonavano nelle discoteche, i pub non facevano concerti e le sale da concerto non prendevano assolutamente in considerazione l’Hardcore (e in più noi non avremmo mai accettato di suonare in situazioni considerate commerciali). La cosa grande è che avevamo una buona rete di contatti e la scena era molto attiva e unita e posti come il Virus di Milano o il Tuwat di Carpi o il Centro incontri di Vanchiglia a Torino (senza dimenticare il Victor Charlie di Pisa) creavano sempre situazioni interessanti.
Come noi, tante bands si sono formate o consolidate grazie all’attività di quei posti e all’impegno dei collettivi che li gestivano.
Nel 1984 registriamo il nostro demo con 10 pezzi in studio e 10 live, nell’estate di quell’anno facciamo i primi concerti in Germania. Da quel momento la nostra rete di contatti ha cominciato ad ampliarsi notevolmente, soprattutto perché nell’autunno abbiamo registrato il 1° LP e sono iniziati tour all’estero che sono proseguiti per tutta la durata dell’esistenza dei Kina.
Anche all’estero avevamo buoni contatti, anzi, direi che più che contatti si trattava di amicizie profonde, tant’è che nel 1986 siamo riusciti ad organizzaci un tour europeo durato oltre due mesi e mezzo.
Nel 1990 dopo 3 LP alcuni 45 giri, e centinaia di concerti, Alberto ha deciso che era ora per lui di prendersi un periodo di riposo e al suo posto sono entrati Marco Brunet e Stefano Giaccone fino al 1994, quando Alberto è rientrato nella band.
Siamo andati avanti fino al 1997 quando Gianpiero ha detto Basta, e così è stato, salvo alcune sporadiche reunion.
3) Dal punk all’hardcore.. a chi vi siete ispirati? Come nascevano i pezzi dei Kina?
Siamo sempre stati paragonati agli Hüsker Dü … e pensare che quando è iniziata questa cosa noi neppure sapevamo chi fossero! Quando abbiamo saputo chi erano e abbiamo ascoltato la loro musica ci sono subito piaciuti. Chissà, forse ci accomunava il fatto di non provenire da metropoli dove il movimento punk era molto radicale. In effetti le affinità erano molte tra noi e loro (solo che poi loro hanno firmato per SST e poi WB e hanno guadagnato un sacco di soldi, noi invece abbiamo fondato la nostra etichetta Blu Bus che ci ha mangiato tutti i risparmi!!).
I nostri pezzi sono sempre nati casualmente, senza voler per forza seguire un filone specifico. Probabilmente è stata la nostra fortuna. Ci piacevano i cantautori, ci piaceva il metal, ci piaceva il beat. Passavamo le giornate in sala prove (che poi era una ex stalla freddissima umidissima e senza riscaldamento) e lì a forza di suonare, provare, diciamo anche sperimentare, venivano fuori le nostre cose. Sempre diverse, come i dischi che abbiamo registrato.
4) L’album o il pezzo al quale siete più affezionati?
Non siamo stati mai molto prolifici, nel senso che ogni disco era il frutto un grande lavoro, per noi ogni pezzo era importante, per questo registravamo proprio solo quello di cui eravamo convinti.
Ogni disco è molto diverso da precedente, anche perché facevamo uscire un disco ogni 2/3 anni, così puoi ascoltare le cose più HC in Irreale realtà, quelle più metal in Cercando, quelle più conosciute in Se ho vinto se ho perso, quelle più elaborate e mature in Parlami Ancora e in Città invisibili.
Indubbiamente Se ho vinto se ho perso è il disco per cui siamo più conosciuti, soprattutto grazie a Questi anni, una canzone nata come ballata acustica, che è stata ripresa nel corso degli anni da decine di bands e riproposta in moltissimi dischi, ultimo dei quali quello degli Shandon, dove Alberto ed io siamo stati invitati a cantare.
5) La storia dei Kina è affiancata dalla storia della loro label l’attivissima Blu Bus: cosa puoi raccontarci in proposito?
Blu Bus è nata come piccola etichetta pirata, come si usava all’inizio degli anni 80, dove ogni band si autoproduceva il proprio lavoro dandosi un nome. Anche noi abbiamo fatto così, il nome che abbiamo scelto è stato Blu Bus, solo che oltre a produrre le nostre cose abbiamo iniziato ad aiutare anche molte altre bands. Così abbiamo prodotto il secondo disco degli Impact, i dischi dei Franti, gli Youngblood, gli Stinky Rats. Nel 92 vista la mole e il ritmo di lavoro a cui viaggiava Blu Bus (sia come etichetta che come distribuzione) abbiamo deciso che sarebbe stato meglio darci una copertura legale. Noi non ci guadagnavamo niente, ma all’epoca Aosta era terra di confine, con la Guardia di finanza sempre a caccia di contrabbandieri e di evasori.
Abbiamo costituito una cooperativa, cioè la forma migliore e più vicina allo spirito con cui abbiamo sempre fatto le cose. Con Blu Bus e con Circus, abbiamo prodotto decine e decine di bands, dai Tempo Zero ai 6 Minute War Madness, Ariadigolpe, Mirafiori Kidz, Eversor, Ishi, Peggio Punx, Ifix Tcen Tcen. Un lavoro immane!
6) Siete una delle band che tuttora ispira i nuovi gruppi. Che consiglio puoi dare alle nuove leve?
Ascoltare tanta musica e soprattutto i testi delle canzoni; essere sempre curiosi e frequentare i concerti; non accontentarsi delle amicizie sui social ma cercare di coltivare quelle reali; vista la confusione e l’ambiguità che spesso si vede in giro bisognerebbe cercare di dare sempre un senso a quello che si fa; mantenere la coerenza tra il dire e il fare (non puoi cantare fuck the system e cercare un’etichetta che ti metta sotto contratto …. Piuttosto cambia slogan, oppure cambia scena … ma è solo un esempio)
7) Avete praticamente suonato molto più all’estero che in Italia.. come mai?
Provenivamo da un posto dove non c’era niente. Solo un’autostrada che portava verso Torino (130 chilometri) e Milano (200 chilometri), per noi arrivare a Berna era un tragitto uguale a quello che facevamo per arrivare a Milano. Francoforte era più vicino di Roma. Berlino o Amburgo erano lontane come arrivare a Lecce. Ma non è solo una questione di chilometri, il fatto è che noi volevamo scoprire il mondo, metterci in gioco, vedere cosa succedeva in altri posti.
8) Miglior band con la quale avete condiviso il palco?
Tante, posso citare gli Scream, Fugazi, Hostages of Ayatollah, Free Yourself, … ma per restare in Italia io direi CCM, Indigesti e Negazione
9) Con quale band invece vi sarebbe piaciuto condividere il palco?
Beh, dai direi Hüsker Dü, Black Flag, Dead Kennedys, Adolescents, i Bad Brains no erano troppo bravi, avremmo avuto delle serie ripercussioni psicologiche…
10) C’è un ricordo di un concerto che conservate in particolare?
Più di uno sono stati veramente speciali.
- la notte di capodanno tra l’84 e l’85 ad Amburgo
- luglio 1990 a Palermo in un ex convento occupato
- dicembre ’86 in un teatro occupato a Copenaghen
- primavera 1992 in piena guerra in ex Jugoslavia a Capodistria
- dicembre ’85 a Venlo Olanda con CCM e Negazione
- primavera ’91 a Roma al Villaggio Globale
- agosto ’90 a Trondheim in Norvegia
- …….
11) Spazio libero dite ciò che volete…
Grazie per aver pensato a noi. Ogni tanto ci si chiede se una volta spenti i Marshall sarebbe rimasto un eco del nostro rumore e delle nostre storie. Sembra di si, qualcuno sta ancora ascoltando, speriamo che queste memorie possano servire per nuove storie.
Non è pubblicità lo giuro. Se volete leggere di più, è uscito un libro su questa storia. L’ha pubblicato una casa editrice di nostri amici, gente che ha condiviso queste storie e questi posti tanti anni fa. Contattateli ve lo manderanno.
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BIOGRAFIA
Il gruppo si forma nel dicembre ’82, il primo concerto e’ del gennaio ’83. Fin dall’inizio molto attivi nel circuito punk anarchico italiano, hanno da subito la possibilita’ di suonare in numerosi Centri Sociali di tutt’Italia. Nell’estate ’84 si svolge la prima tournee in Germania seguita in breve da una seconda nel dicembre dello stesso anno. Nella primavera ’84 viene fondata la BLU BUS Dischi. L’etichetta e’ formata dalle idee e dal denaro di due gruppi: i Kina e i Franti. Nasce qui un’amicizia e una collaborazione che dura tuttora anche se in diverse forme.
Il primo LP dei Kina “Irreale Realta'” e’ anche il primo LP della neonata Blu Bus ed esce nel gennaio ’85. Nel medesimo anno, oltre alla normale attivita’ concertistica italiana si svolge anche il primo tour in Olanda assieme a C.C.M. e Negazione. Nell’86 esce il secondo LP “Cercando…” in Italia per Blu Bus e contemporaneamente in Inghilterra per la C.O.R.. E’ sempre dello stesso anno il primo tour europeo del gruppo che da ottobre a dicembre fa 33 concerti suonando in Spagna, Svizzera, Francia, Germania, Olanda, Belgio e Danimarca. Alla fine di questo tour viene registrato in uno studio di Lubecca il 7″ “Troppo lontano” che uscira’ per Blu Bus nell’aprile ’87.
Nei due anni successivi seguono diversi concerti all’estero, numerosi concerti in Italia e la pubblicazione dello split 45 giri con gli Sphere “Come tu mi vuoi”. E’ dell’89 il successivo tour in Germania cui segue la pubblicazione del 12″ Kina + Howth Castle, che vede i Kina alle prese con gli strumenti e Stefano e Lalli (ex Franti) alle voci, e la pubblicazione del terzo LP “Se ho vinto, se ho perso”.
Tutto il ’90 viene dedicato alla promozione di questi due dischi con intensa attivita’ concertistica in Italia e all’estero; in maggio un concerto viene registrato e pubblicato su disco con il titolo “Your Choice Live Series” dall’etichetta tedesca che porta lo stesso nome. Segue un nuovo tour europeo che tocca Germania, Danimarca e Norvegia. In questo tour i Kina sono affiancati da Stefano Giaccone alla voce, chitarra e sax. Catturando l’atmosfera di uno dei concerti del tour, viene pubblicata la cassetta live “La gioia del rischio”; nel ’93, dopo essere stata rimasterizzata viene pubblicata anche su CD.
In settembre Alberto abbandona l’attivita’ musicale e viene sostituito da Marco (ex Atelier Nouveau), mentre la neonata etichetta CIRCUS (emanazione della Blu Bus e lanciata nella promozione dei nuovi gruppi italiani) pubblica il suo primo prodotto: il 7″ compilazione “Klein Circus” con Kina, Madhouse, Eversor e Paul Chain. Poco dopo esce il 7″ “Mondo mai visto”, diviso a meta’ con i tarantini ACT; il disco viene anche allegato alla rivista Urlo.
Durante l’estate i Kina si cimentano in un tour italiano che li porta con una dozzina di concerti dal Trentino alla Sicilia. Nel frattempo Stefano Giaccone diventa ufficialmente il 4° Kina. Con questa nuova formazione viene registrato il 45 giri “Biko” che esce per l’etichetta tedesca X Mist.
Per festeggiare il 10° anno di attivita’ nel dicembre ’92 si svolge al Centro Sociale occupato El Paso di Torino un memorabile concerto al quale partecipa anche Alberto e nel quale viene presentato tutto il repertorio dei Kina.
Nel gennaio ’93 esce l’attesissimo 4° LP “Parlami ancora” su Blu Bus e parallelamente su X Mist. Dopo l’ennesimo tour in Germania, sul finire del ’93 Stefano annuncia il suo “ritiro dalle scene”; e’ l’occasione buona per Alberto di rientrare in organico e per il gruppo intero di prendersi un po’ di riposo, chiudersi in sala prove e preparare qualcosa di nuovo dopo la ristampa su CD di tutto il materiale gia’ pubblicato su vinile e una nuova tournee italiana nel mese di maggio 94; vale la pena di ricordare anche la partecipazione del gruppo al concerto per Silvia Baraldini tenuto al Villaggio Globale di Roma nell’estate assieme a Bisca 99 posse, Casino Royale, ecc.
Il ’95 inizia con una serie di concerti in Germania, Olanda nonchè con la stampa su vinile della ormai esauritissima cassetta “Nessuno schema nella mia vita” contenente le prime registrazioni dei Kina firmate nel lontano 1984. In maggio dopo insistenti inviti che si susseguivano ormai da anni, il gruppo accetta finalmente di fare un tour in Polonia (dove alcune etichette indipendenti hanno gia’ pubblicato i lavori dei Kina), il rientro dal tour coincide con la data di Milano assieme ai Fugazi.
Con la fine del ’95 i Kina fanno uscire un nuovo 7″ split assieme al gruppo HC De Crew; il disco, inserito nella collana singles club di Blu Bus “In 1° fila” contiene un brano nuovo di pacca e l’ormai celebre cover dei Ribelli “Chi mi aiutera'” ed il CD “Troppo lontano …e altre storie”, raccolta di materiale ormai introvabile uscito su 45 giri, su compilazioni varie e inedite registrate e mai pubblicate nel corso della lunga carriera del gruppo.
Durante il ’96 la band è stata impegnata in una serie di concerti un po’ per tutto il nord e centro per promuovere il nuovo LP CD “Citta’ invisibili” uscito ad inizio maggio ’96.
All’inizio del ’97si è in svolto l’ultimo tour in Germania con 10 date fissate dal 16 al 25 gennaio.
Nel maggio di quell’anno l’ultimo ingresso in studio per registrare con Diego due covers degli Huskers poi pubblicate sulla compilazione “Hüsker Dü Land Speed Sonic”
DISCOGRAFIA
ALBUM
Nessuno Schema Nella Mia Vita – Subvert – 1984
Irreale Realtà – Blu Bus – 1985
Cercando – Blu Bus – 1986
Se Ho Vinto Se Ho Perso – Blu Bus – 1989
Kina & Howth Castle – La Diserzione Degli Animali Del Circo – Inisheer – 1989
La Gioia Del Rischio – Live Tour ’90 – Blu Bus – 1990
Your Choice Live Series ?- Your Choice Records – 1991
Parlami Ancora – Blu Bus, X-Mist Records – 1992
Irreale Realta’ / Cercando – Blu Bus – 1993
Città Invisibili – Blu Bus – 1996
Troppo Lontano E Altre Storie – Blu Bus – 1996
SINGLE & EP
Troppo Lontano ?- BLU BUS – 1987
Kina / The Sphere – Come Tu Mi Vuoi – Blu Bus – 1988
Kina / Paul Chain / Eversor / Madhouse – Klein Circus – CIRCUS- 1990
Kina / The Act – Mondo Mai Visto / Occhi Sbarrati / Third Degree / Come On – Urlo – 1991
Biko Chicago – SiS Records – 1992
Kina / De Crew – Circus – 1996