Day 1
Parto col dire che il festival in realtà sarebbe iniziato il giorno prima. Ma un pò per motivi lavorativi, un pò perchè stare fuori casa tre giorni per me da disabile vuol dire più fatica che 2 giorni e un pò per contenere le spese per gli alberghi, sono partito per questo gran festival a Juneda in Catalogna venerdì, 9 giugno 2017. Macchina fino all’Aeroporto Bergamo, volo di due orette scarse fino a Barcelona e poi in Blablacar direttamente fino a Juneda (vicino a Lleida per dare un punto d’orientamento ai lettori).
Insomma, rieccomi al Kalikenyo Rock, ovvero il festival al quale proprio un anno fa il secondo giorno di festival era saltato interamente (eccezion fatta per sei! canzoni dei mitici Boikot dove il meteo per 20 minuti tra pioggia, trombe d’aria ecc. aveva dato tregua). Quest’anno sole e soprattutto un gran caldo. Arrivato all’entrata, ho subito visto un cambio nella running order. Purtroppo i Kaotiko (per me uno dei gruppi più attesi) per motivi di salute di uno della band avevano dovuto saltare. Auguri di pronta guarigione anche da qui!
Entrato, due chiacchiere con la gente dei Rat-Zinger e via coi concerti. Prima band vista i punk rockers baschi Manifa che erano stati chiamati all’ultimo momento per sostituire i Kaotiko. Col loro Punk Rock che suonano parecchio bene, riescono subito a scaldare il pubblico (scaldare forse non è un termine da usare quando si è sotto un sole battente in pieno pomeriggio, ma vabbe).
Avanti con The Locos. Che dire? Sempre una grande band. I mitici Ska-P hanno caratterizzato come poche altre band tutta la mia adolescenza. Finchè non tornano a suonare loro (speriamo questo succeda presto), ci accontentiamo anche dei progetti “secondari” dei loro vari componenti. Pipi e compagnia bella convincono sempre per la carica e anche la voglia di ballare, di far festa che riescono a trasmettere. E a me durante il loro live passano per la testa mille cose: i fantastici live degli Ska-P in Italia e anche il fatto che al primo mio concerto dei The Locos a Bolzano nel 2007 mi aveva accompagnato mio padre, ora, 10 anni dopo, riesco a vedermeli a mille e passa chilometri da casa, affrontando viaggi un pò folli da solo.
Avanti con i Porco Bravo. Band molto apprezzata e conosciuta, ma che io vedo la prima volta. E infatti con il loro Rock e i testi molto interessanti mi piacciono parecchio. Spero di rivederli presto.
Dopo il turno dei Narco. Loro con il mix molto particolare tra Punk, Metal e Rap sono sempre seguitissimi – anche perchè sul palco sono sempre carichissimi e trascinano il pubblico.
Finito il concerto dei Narco, salgono sul palco i Riot Propaganda, gruppo rap/rock composto da musicisti dei Los Chikos del Maiz e degli Habeas Corpus. Se mi chiedete per le foto, devo purtroppo ammettere che eravamo andati un attimo alla zona campeggio per prepararci per i prossimi concerti.
Tornati nell’area festival, salgono sul palco i anche in Italia famosissimi Toy Dolls. Gli inglesi col loro Fun-Punk piacciono a molta gente e il live è davvero godibile e bello (detto da uno che la scena inglese la segue sinceramente poco perchè follemente innamorato di quella dei Paesi iberici).
Avamti con i Gatillazo del mitico Evaristo. Belli come sempre con il loro Punk. Suonano parecchi dei loro classici e il pubblico numeroso si diverte ad ascoltare l’ennesimo grande live di questa bellissima band.
Mi sarei voluto anche vedere Juantxo Skalari (componente dei mitici Skalariak), gli amici Rat-Zinger e gli ska-punkers degli Oferta Especial. Però vista l’ora, la stanchezza tra volo, spostamenti vari, caldo e soprattutto il secondo giorno che mi attendeva, ho preferito andarmi a riposare.
Day 2
Torno a Juneda il primo pomeriggio, me la prendo con molta calma. La prima band con il caldo pazzesco che c’è, la saltiamo totalmente, preferendo un pò di riposo all’ombra in zona campeggio e quattro chiacchiere tra Amici.
La prima band del giorno per me gli storici Porretas di Madrid. Con il loro Punk questi veterani convincono proponendo vari dei loro classici, suonandoli perfettamente. Una band che vorrei vedere più spesso.
Dopo di loro, il concerto da me più atteso del festival, ovvero quello degli Amici Kaos Urbano. Rivederli pochi giorno dopo la pubblicazione della videoclip del singolo “Hermanos De Sangre”, il quale contiene anche una foto sulla quale figura il sottoscritto, è qualcosa che non accade tutti i giorni. Loro con il loro Oi!/Street Punk sono un’autentica garanzia. Tra classici come “Años Salvajes” e pezzi nuovi come la bellissima “Nuestros Mejores Momentos” c’è di tutto e così la band di Alcobendas si conferma una vera e propria certezza – sul palco per i loro live così coinvolgenti e sotto il palco per la contagiosa simpatia di tutta la band che dopo ci ha invitati in backstage per stare un pò insieme a loro.
Subito dopo il turno degli asturiani Desakato che col loro Rock come in ogni festival convincono anche questa volta.
Avanti con gli storici El Ultimo Ke Zierre. Loro con il loro Punk semplice ma sempre bello li avevo già visti varie volte. E non deludono proprio mai!
Dopo il cambio Palco arriva l’ora dei Lendakaris Muertos, famosa Punk band di Navarra. Solo dopo la fine del loro live mi accorgo che con loro adesso suona un personaggio famosissimo della scena anche dalle nostre parti, ovvero il mitico Joxemi degli Ska-P alla chitarra.
Dico sempre “Vedere le band italiane spaccare i culi all’estero è una delle cose più belle”. Bene, salgono sul palco gli Amici Talco. Se penso che questa band dalle nostre parti purtroppo fino a non tanto tempo fa era seguita da pochi intimi, e poi li vedo letteralmente conquistare interi festival enormi all’estero, sono proprio felice per loro. Il loro live come sempre è perfetto. E per dirvi cosa succede sotto il palco basta dirvi che, nonostante in possesso del bracialetto per salire sul palco (GRAZIE, Emanuele), ho preferito godermi la festa in prima fila.
E avanti con furore. Dopo questo grande live, sale sul palco un’altra delle mie band preferite: i Non Servium. In realtà bastano poche parole per descrivere il loro live: semplicemente agguerriti e bellissimi come al solito. Non per niente sotto il palco c’è il delirio.
Vista l’ora, la stanchezza e la giornata che mi attendeva, la mia esperienza a questo bellissimo festival termina qui. Dispiace per non aver visto i KOP e soprattutto i miei Amici No Konforme, che spero di rivedere al più presto.
Ma siccome una persona in sedia rotelle, durante due giorni interi ad un festival, anche se decisamente esperta di concerti e festival, ha bisogno di aiuto, non me ne potrei mai andare senza esprimere un ringraziamente ENORME nei confronti di Clara e i suoi amici. Tutti quanti mi hanno dato qualsiasi aiuto non facendomi mancare davvero nulla e facendomi sentire a casa. Questa è uno dei motivi perchè sono orgoglioso di appartenere alla nostra scena – perchè tutto questo va (molto) oltre alla sola musica. Muchisimas Gracias!
Arrivato in hotel alle 4.30, ho il piacere di incontrare gli Amici Talco per due chiacchiere. Due orette di riposo, alle 7 di nuovo in viaggio con un Blablacar un’oretta e mezza fino a Barcelona. Metro fino all’aeroporto, volo e ritorno da Bergamo a casa in macchina. Stanco, ma con il cuore gonfio di emozioni. Juneda Sempre Punk!