Nonostante il loro andamento un po’ altalenante dal punto di vista discografico, i Less Than Jake ci hanno sempre abituato a concerti esplosivi, ultracoinvolgenti e (quasi) impeccabili dal punto di vista tecnico.
La loro discografia vanta capolavori come Hello Rockview” e Anthem, ciofeche come “In with the outcrowd” e vie di mezzo come “GNV FLA”…ultimamente hanno rilasciato un paio di album di EP, riuniti poi in un album solo col titolo “Greetings & Salutations”; ma dal vivo non hanno mai deluso, con questa sicurezza mi sono recato a vederli all’ottimo Honky Tonky, locale di Seregno che si sta distinguendo con una programmazione veramente interessante.
Aprono i 4th’n Goal del buon Mocho, boss della Slakeless Rec. E devo dire che sono rimasto favorevolmente colpito dalla loro esibizione, un curioso misto di hardcore di scuola new yorkese e pop-punk ipermelodico…2 cantanti, ritmiche non sempre lineari e impatto sonoro bello pesante. Da come stanno sul palco si vede proprio che ci credono ancora molto, e questo non può che essere positivo…immagino che li rivedrò in giro sui vari palchi brianzoli.
Dopo di loro salgono sul palco gli Acquabats di cui ignoravo totalmente l’esistenza, per chi non li conoscesse sono dei malati di mente, in giro dal 1994 che attraverso alterne vicende e qualche cambio di genere (hanno abbandonato quasi del tutto lo ska che facevano prima) giungono a noi vestiti da eroi dei cartoni animati e con canzoni assurde come la opener “Fashion Zombies”. Durante il set mandano i video della canzoni che sono quasi più di intrattenimento del concerto stesso…che si apre alla grande con la gente che risponde benissimo, specie durante il pezzo “Shark Fighter” tradotto malamente “Squalo Figa” tra le risate del pubblico…ma si protrae un po’ troppo (quasi un’ora) e per un gruppo che non ha un nome poi così grosso e i cui pezzi sono sconosciuti, questo non fa che stancare i presenti. Comunque dalle mie parole non si capisce quanto cazzoni siano questi Aquabats, quindi riporterò qualche video.
Dei Less Than Jake ho già detto, “All my best friend are metalheads” è sempre quella accolta con più casino, anche se molti dei più vecchi hanno fatto fatica a trattenere la commozione alla proposizione di “Liquor store” (“un pezzo scritto quando molti di voi indossavano ancora il pannolino”). Riaspettiamo i LTJ a quanto hanno detto probabilmente in qualche festival estivo in giro per l’Europa l’estate prossima.
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Una delle migliori live bands della scena! Fenomenali