Dopo il Bay Fest, giovedì 17 agosto è la volta dei Fratelli NH3 in quel di Brescia. Parto in compagnia dell’Amico Lukas e sono decisamente molto felice di tornare in un bel festival come la Festa Radio Onda D’Urto. Ormai è un classico per me e quindi appena c’è una band che mi piace, ci vado sempre.
Incontriamo subito Simo & co. Al loro banchetto. Di fianco c’è anche quello di Sea Shepherd, organizzazione che lavora per la salvaguardia degli oceani con la quale gli NH3 collaborano ormai in maniera stretta e continua.
Oggi gli NH3 aprono la serata agli Irie Révoltés. Il loro concerto è come sempre carico di energia ed entusiasmo. Da anni i pesaresi sono una delle mie band preferite sia per quello che sono sotto il palco che per la musica che fanno che anche per quello che dicono con le loro canzoni. La setlist contiene sia qualche pezzo del nuovo album “Hate And Hope”, tra le quali la bellissima e (purtroppo) sempre attuale “No Borders” o anche “Sscs”, brano dedicato proprio all’organizzazione Sea Shepherd. Ma non mancano nemmeno i loro classici come “Against Racism” o l’ultima canzone “Il Resto Non Conta”.
Gli NH3 non deludono proprio mai. Una band che ormai giustamente è apprezzata in giro per l’Europa e soprattutto una di quelle band che indifferentemente dal contesto in cui suona o dal numero di persone al concerto, ci mette sempre il cuore. Peccato solo che stavolta, essendo “solo” il gruppo spalla, abbiano potuto suonare solo una quarantina di minuti.
Poi spazio agli Irie Révoltés. La band di Heidelberg in Germania sta facendo l’ultimo tour. Io non li avevo mai visti, ma con il loro strano mix tra Reggae, Dancehall, Hip-Hop, Ska e Punk viene fuori un live molto seguito e apprezzato dal pubblico. Una particolarità: loro cantano alcune delle canzoni in francese. Anche i loro testi parlano di questioni socio-politiche.
Alla fine viene fuori la solita bella serata alla Festa Radio Onda D’Urto e alle 2.30 siamo già a casa.