Waiting Punkadeka festival 25th anniversary
Intervista ai Sud Disorder
Cosa ha significato per voi Punkadeka in tutti questi anni?
Ciao a tutt* e grazie Punkadeka che ormai da tempo siete diventati nostri complici e supporter impagabili! Infatti grazie a voi e al vostro lavoro instancabile, che portate avanti da anni, abbiamo avuto accesso a recensioni, report live, news, anteprime, concerti, quindi è stato un punto di riferimento importante per noi e per tutti i punk orfani delle zine cartacee. Un lavoro che ci ha unito soprattutto nel periodo del covid, quello nel quale noi abbiamo avuto la pazza idea di far uscire un disco con il grande rischio di non poterlo suonare in giro, è stato fondamentale il vostro supporto e sicuramente non possiamo dimenticare la bellissima idea di Eugy delle recensioni in anteprima di “Senza amor non vale nulla” pubblicate sul sito che crediamo ci abbia aiutato molto a far montare interesse verso il nostro disco e ci ha fatto lavorare come se fossimo una squadra in un momento dove eravamo troppo distanti e immobili
Punk e interessi per il sociale è, purtroppo, per molte bands una dicotomia. I Sud Disorder invece fanno di questa apparente dicotomia una vera e propria battaglia da perseguire: considerando che il mondo peggiora di giorno in giorno, pensate che il legame tra il punk e l’impegno politico e sociale possa rallentare questo inevitabile deterioramento?
Qui potremmo discutere di massimi sistemi per una settimana intera senza raggiungere un punto… Diciamo che secondo la nostra opinione non bisogna essere necessariamente impegnati per fare punk rock (e viceversa), d’altronde ci sono tante band che non portano testi e messaggi particolarmente impegnati però ci fanno divertire, ballare, essere spensierati il tempo di quel concerto, sotto il palco. Ma l’importante sarebbe conservare quell’attitudine di lotta e di critica che si traduce in tante azioni anche quotidiane, la condivisione di alcune pratiche, di alcuni pensieri, l’espressione sincera di sentimenti e stati d’animo. Non crediamo che il punk ci salverà dal declino ma per noi è uno strumento di comunicazione per trasmettere i nostri pensieri, e non a caso nel tempo i testi di Gigio si spostano dal “sociale” all’intimo. Forse non salveremo il mondo ma potremmo salvare qualcuno intorno a noi.
Avete da poco festeggiato i 10 anni di attività… E ad oggi siete tra le band più rappresentative e conosciute della scena punk del meridione e della puglia. Com’è cambiata la scena punk al sud?
Per quanto misconosciuta e un pò bistrattata la scena punk al sud esiste e resiste dagli anni 90 fino ad ora ed è in continua evoluzione e fermento. Ci sono diverse realtà che resistono nonostante una generale indifferenza. Ci sono i ragazzi di Bari della Caserma Occupata, a Cosenza l’Auditorium Popolare e Duff Records (adesso alcuni hanno aperto una stamperia di vinili), a Lecce la Biblioteca Anarchica. Noi stessi siamo impegnati in prima fila nel Rozz Fest e in tutti gli eventi della Masseria Foresta. Gigio Serena e Davide sono colonne che organizzano da tanti anni la maggior parte degli eventi punk nella provincia di Taranto. E’ vero, molti posti non esistono più. La gente è cresciuta e il ricambio generazionale fatica molto ma, ricollegandoci alla domanda precedente, se l’impegno viene meno adesso tutto quello che di buono è stato fatto andrà perso. Ma nonostante tutto non si molla un centimetro
Viaggiate tanto, quindi conoscete diverse realtà. Trovate differenze tra la scena punk del sud italia e del nord?
Abbiamo avuto la grandissima fortuna di andare quasi in ogni luogo d’ Italia e non e chiaramente ci sono tanti fattori diversi di città in città…la differenza più palpabile passando dalla nostra realtà a quella nordica è sicuramente la percezione di fare le cose un pò più “in grande” e in modo più, diciamo così, professionale, dato sicuramente dalla possibilità di arrivare a un bacino di utenza maggiore rispetto al nostro luogo d’appartenenza, dove per tanti motivi i ragazzi giustamente scappano cercando altrove di realizzare i propri sogni e di trovare un minimo di dignità in particolare nelle realtà dello studio e del lavoro. Però dalle nostre parti chi resta lascia un segno forse un pò più profondo, quasi mettendosi in sfida con la realtà che lo circonda e forse tutto prende un peso emotivo diverso…un pò come per noi che abbiamo deciso di restare quì e fare musica vivendo nel bene e nel male le contraddizioni della nostra terra.
Dopo “Senza Amor Non Vale Nulla” le aspettative sono alte, c’è qualcosa che bolle in pentola? So che state registrando il nuovo album.. cosa ci dobbiamo aspettare? Anticipazioni?
Sì, stiamo lavorando e scrivendo il nuovo disco, al momento abbiamo in cantiere qualche brano.. Ce la stiamo prendendo con calma per essere concentrati al massimo e infatti abbiamo interrotto l’attività live con sole 3 importanti eccezioni (Rozz Fest, Sudestudio e Punkadeka!). E’ il terzo disco con la terza formazione diversa ed è passato diverso tempo tra uno e l’altro. L’idea è quella di esplorare territori per noi nuovi mantenendo l’attitudine di sempre. E speriamo che vi piaccia davvero, noi ci stiamo divertendo tantissimo e non vediamo l’ora di farvi ascoltare il frutto del nostro lavoro. Ci risentiamo l’anno prossimo e ci vediamo sopra e sotto i palchi! Un abbraccione da parte di tutti e grazie ancora
PUNKADEKA FESTIVAL
25th Anniversary
1 Settembre – Magnolia Open Air – Milano
Biglietti
INFO: http://www.punkadeka.it/punkadeka-festival
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BIGLIETTI: https://link.dice.fm/K9d1d96a5717
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